Incantevoli particolari

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Prompt n. 30 Grabbing onto their arm

Flash fic Rating Arancione



Naruto sbircia da sopra la spalliera della poltrona, concentrasi nello studio ormai è inutile. L'immagine che occhieggia è uno spietato dittatore, se ne frega del suo collo dolorante e della tesina da preparare.

Il tiranno è Itachi, accartocciato su una sedia della cucina mentre si impegna a non generare rumori molesti per la concentrazione di Naruto; l'unico suono da lui prodotto, di tanto in tanto, è il fruscio della rivista che tiene sulle ginocchia al voltarsi delle pagine. Alle sue spalle borbotta fiacca una pentola di ragù, il profumo è allettante, Naruto ha già lo stomaco che ringhia nonostante debba aspettare ancora un'abbondante ora.

Ma, no, non è la fame a monopolizzare l'attenzione di Naruto, se così fosse stato non avrebbe esitato a cacciarsi in bocca una barretta di cereali pur di continuare a studiare.

È la crocchia scomposta in cui Itachi si è raccolto i capelli, i ciuffi disubbidienti che lui non prova neanche più a raccogliere. La fascia elastica, nera e infruttuosa, con cui ha provato a ingabbiare quelle ciocche talmente lisce da diventare ribelli. Naruto potrebbe impazzire davanti alle sue orecchie leggermente prominenti, ora scoperte.

Sono gli occhi senza trucco, le fosse orbitarie scavate adesso non mimetizzate dallo strategico correttore, le ciglia che Itachi insiste ad acconciarsi ma che al naturale sono ancora più seducenti.

Naruto ordina mentalmente al gonfiore che gli aumenta tra le gambe di ritirarsi, perché, sì, la felpa sformata indossata da Itachi è di un grigio diverso dai leggins, tutto indossato senza attenzione.

E perché, dai, le pantofole calzate da Itachi sarebbero state perfette per suo nonno, se mai Naruto ne avesse avuto uno. Però... suo nonno avrebbe avuto le ossa della caviglia così perfette e le vene dei piedi astutamente tracciate?

Naruto sbuffa, gonfia le guance incaponendosi sul libro. Un istante più tardi gli occhi di oceano fanno di nuovo capolino dalla poltrona.

Itachi si mette di tre quarti per lanciare un'occhiata alla pentola, perché Naruto non si è mai complimentato con lui per quanto è bello il suo naso? Il biondo si annota nella testa di rimediare al più presto.

Tutto a posto, Itachi riabbassa gli occhi sul giornale. Accavalla le gambe, l'orrendo grembiule verdognolo si alza. Naruto vede la sua coscia, è snella, ma da quando si allenano regolarmente nella palestra di Juugo, Itachi ha tirato fuori i fasci muscolari in poche settimane. Per forza, non ha mai avuto un filo di grasso.

Naruto deglutisce a secco, produce persino uno sgraziato suono. Lo sguardo gli scivola sulla natica di Itachi, leggermente squadrata, dura come il marmo, ben piantata sulla sedia. La pressione ne accentua la forma. È ridiventato un mangione e Naruto ne è sollevato.

Il cazzo di Naruto scalpita, reclama a gran voce la sua parte.

"Naruto..." Itachi alza lo sguardo, si stringe nelle spalle trovandosi davanti la furia bionda scatenata.

"Spero tu ti renda conto quanto questa posizione sia illegale, Itachi."

Forse no, Itachi è interdetto dall'inaspettato potere del suo look da casalinga depressa.

Senza misurare la forza, Naruto ghermisce un braccio di Itachi per tirarlo in piedi e trascinarlo verso la poltrona. Il moro perde una pantofola, Naruto, accecato dal desiderio, neanche se ne accorge.

Il biondo raccoglie l'oggetto della sua vana concentrazione dal cuscino, lo scaraventa sul tappeto incurante dell'eventuale ramanzina di Itachi a proposito del rispetto dovuto ai libri.

"Naruto... il tuo pranzo" Itachi recalcitra ritrovandosi pressato tra il bracciolo della poltrona e il corpo del compagno.

"Che vada a farsi benedire" Naruto afferra Itachi dalla vita e da una coscia, lo solleva per fargli passare il bracciolo e sbatterlo sul soffice, poi gli si sdraia sopra "Meglio morire di fame che d'infarto."

Gli occhi di Itachi brillano, agguanta le spalle di Naruto per tirarlo giù con una forza straordinaria. Il bacio è solo l'inizio.


Parole, 630

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