Bagno di lava

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Prompt n. 34 Washing the other's body

OS rating Rosso



Naruto sogghigna alzandosi dalla poltrona, intanto si congratula con sé stesso per non aver dato seguito, anni fa, alla balzana idea di smantellare la vasca da bagno. Mangia troppa acqua quell'aggeggio, però Naruto non si è mai potuto permettere la sua rimozione. Dal momento che il bagno dispone anche della doccia, la vecchia è andata in pausa... fino a oggi.

D'accordo, è fondamentale per Itachi che ancora non può stare in piedi, ma non è sbagliato trasformare l'utilità in diletto, qualche volta.

La concentrazione di Naruto si smarrisce in un buco nero allo scrosciare del rubinetto. Ha accompagnato Itachi; il moro tiene alla sua autosufficienza, perciò Naruto è uscito dal bagno dopo essersi fatto promettere di essere tenuto in considerazione in caso di bisogno.

L'udito di Naruto, all'inizio, si aguzza in buonafede, conosce le alte dosi di amor proprio e contegno di Itachi. Naruto lo adora per questo, però bisogna stare sempre in allerta per evitare che Itachi chieda aiuto solo quando ormai è troppo tardi.

Ma adesso è altro a impedirgli di concentrasi sul primo manuale di Operatore Sanitario nuovo di zecca. L'annodarsi dello stomaco assume una connotazione anelante, impaziente, cresce a dismisura a ogni infimo guizzo d'acqua prodotto da Itachi. Le fluttuazioni di piacere invadono il bassoventre di Naruto sempre più imperiose, finché il divampare di lussuriose e prepotenti fiamme non lo costringono a balzare in piedi e sgombrarsi in fretta dei vestiti.

Il cazzo già teso sussulta solo al casuale sfregamento dei boxer, Naruto si morde il labbro inferiore concentrandosi per scongiurare l'orgasmo. Itachi può farlo venire con la sola immaginazione.

E ora eccolo lì, nudo, fermo sulla soglia del bagno. Itachi e Naruto si contemplano a vicenda per lunghi istanti. Le spalle del moro emergono candide dall'acqua, uno spesso strato di schiuma gli sfiora i capezzoli, i lunghi capelli appiccicati gli disegnano linee sinuose sulla pelle prima di sparire sotto la superficie. La serenità gli addolcisce i fini lineamenti, Naruto intuisce al volo che Itachi indovina le sue intenzioni.

Un sorriso allusivo si disegna sul volto di Naruto, è asimmetrico e questo lo rende ancora più irresistibile: "Posso darti una mano a lavarti Itachi?"

Ormai, però, non ha più senso mascherare il tutt'altro piano.

Il moro rannicchia le gambe per lasciare spazio al compagno. L'acqua ondeggia veemente, in parte tracima accogliendo l'irruenza di Naruto. Si siede poi con cautela, Itachi ha ancora una ferita dolente.

Naruto allunga le gambe insinuandole tra quelle snelle di Itachi, gli occhi di oceano si accendono di lussuria mentre con i piedi scava sotto le natiche del moro. Con un movimento brusco, Naruto contrae i piedi a martello per caricarci sopra Itachi, la smania di piacere lo lascia in apnea quando vede il corpo del compagno sobbalzare a causa della spinta.

Itachi gli scivola sulle gambe, le risale lentamente percorrendole con i glutei, le dita affusolate si allungano sulle cosce di Naruto. Il biondo inspira lentamente quando Itachi gli agguanta a piene mani la morbida pelle rugosa dei testicoli, trattiene il fiato, poi espira lentamente lasciandosi scappare un gemito strozzato. Gli occhi di oceano sono disfatti, mezzi chiusi e quasi ribaltati; quelli di ossidiana fissi in lui, limpidi e accoglienti.

Naruto non fa in tempo a riprendersi che le mani di Itachi gli tolgono di nuovo il respiro serrandosi sul suo cazzo, una dolce morsa letale.

"Oh..." Naruto non riesce a dire di più quando le dita di Itachi iniziano a lavorare.

Su e giù, accarezzano, indugiano sulla consistenza gommosa della cappella, tastano la durezza dell'asta.

Naruto ansima con la testa reclinata su una spalla, apre gli occhi un istante per incontrare il deciso sguardo di Itachi. Ritorna languido a godersi il piacere, l'intraprendenza di Itachi è rara e appassionante.

Le mani di Itachi si staccano da lui, un lieve sciabordio dell'acqua. Naruto apre gli occhi facendo in tempo a cogliere un microscopico mulinello, punte di capelli neri scompaiono nella schiuma.

Singhiozza, il cuore gli esplode, i fianchi gli scattano verso l'alto appena sente le labbra di Itachi indugiare sulla cappella. Il tocco è tenue, le labbra vellutate di Itachi lo sfiorano leggere, lasciva delizia offusca la ragione di Naruto.

Stavolta Naruto esala un gemito, Itachi lo accoglie nella bocca, lo lambisce con la lingua scivolosa e bollente. La punta ruota, poi torna a lappare la cima. Le gambe di Naruto tremano, punta i talloni sul fondo della vasca, è costretto a ritirarsi prima che le ondate di piacere diventino incontrollabili.

Itachi riaffiora, scruta Naruto con gli occhi vitrei; si risucchia solo un attimo il labbro inferiore, lo pinza con i denti prima di lasciarlo andare. La minuzia istiga Naruto, già stremato dal prolungato tenere a bada il vulcano nel bassoventre. Accarezza le cosce di Itachi, le tira per posizionarsele ai fianchi, sotto le ascelle, poi si posa in grembo i glutei del compagno. Afferra il viso di Itachi per baciarlo con brama, gli maneggia i capelli spremendone acqua.

I movimenti di Itachi, al contrario, sono garbati. Avvolge dolce le spalle di Naruto e gli accarezza la nuca.

Finora persuaso di poter resistere, la ragione di Naruto si offusca del tutto al lieve poggiarsi del sedere di Itachi sul suo cazzo. Spalanca gli occhi, quelle natiche le palpa, poi le artiglia con forza e si mette in piedi, fuori dall'acqua, alza Itachi così in alto da ritrovarsi con il viso affondato nel suo petto. L'ondata ricade violenta al sollevarsi simultaneo dei due corpi, sciaguatta rumorosa e tracima ancora.

Naruto borbotta incomprensibile accomodandosi il peso di Itachi. Quando è stabile, gli deposita piccoli baci cadenzati sul petto, gli mordicchia i capezzoli rosa. Itachi mugola flebile, gli occhi chiusi, le braccia posate sulle spalle del compagno.

Naruto ha imparato a decifrare ogni minuscolo aspetto del linguaggio corporeo di Itachi; adesso è immobile, col fiato sospeso, le natiche poggiate indolenti sulle sue braccia, il cazzo piantato sul suo stomaco. Pur non dandolo a vedere, Itachi sta impazzendo di piacere.

Senza sollevare le labbra e continuando a occuparsi del petto di Itachi, Naruto sbircia con un solo occhio il tanto che basta per scavalcare il bordo della vasca.

L'acqua cola dai loro corpi, inonda il pavimento. La scia li segue in corridoio, oltrepassa la soglia della camera. Naruto si siede sul letto incurante d'infradiciare il piumone, con un ultimo poderoso slancio solleva il più possibile Itachi, poi si stende di schiena con il compagno sdraiato sopra.

Quando realizza di avere le natiche di Itachi posate alla base del collo e la sua testa appoggiata sul cazzo, Naruto è costretto a fare una pausa, respira per non essere sopraffatto dall'eccitazione.

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