22.Il mio cuore di Ghiaccio ~ GHOST P.O.V

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Attendo che le cicatrici si rimarginino.
Non è facile.
Sento il cuore che pompa ad una velocità che mi spinge a respirare più forte del normale.
L'ossigeno manca.

La mia vita non è stata mai semplice
È come se Dio si fosse impegnato ad attivare la modalità difficile , come se ogni giorno mi presentasse una sfida nuova e mi volesse mettere alla prova per testare la mia forza.

Quando ero piccolo , ho visto mia madre morire . Stringevo a me mio fratello , guardando il suo corpo venire portato via dall'ambulanza . Lo stringevo a me sotto il braccio , sentendo il suo corpo tremolante e i suoi singhiozzi farlo sobbalzare . Una donna entrò dalla porta , la stessa che mia madre attraversó per scomparire, si avvicinò ad entrambi e disse "adesso andrà tutto bene , venite con me" . Non sapevo chi lei fosse , ma in quel momento mi sembrava la cosa più rassicurante del mondo. Mi afferrò la mano e mi portò fuori dalla nostra casa. Mi voltai guardandola , diventava via via più nebbiosa . Dentro di me sapevo che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei vista.

La grossa macchina sulla quale eravamo saliti , un suv abbastanza grande da contenere almeno 6 persone , sembrava un bunker. Aveva i finestrini oscurati e i sedili in pelle nera. Mi guardavo attorno e battendo le palpebre fiducioso che in realtà fosse solo un incubo.
Stringevo ancora la mano di mio fratello che a sua volta stringeva tra le braccia un peluche tutto raggrinzito e rovinato , il suo preferito.

Dopo svariati minuti di silenzio , spostai finalmente lo sguardo sulla donna , che era seduta di fronte a noi . Stringeva sulle gambe una cartelletta , sulla quale appuntava qualcosa. I suoi occhiali posati sul ponte del naso . Poi alzó lo sguardo incrociando il mio .

- stiamo andando in un posto bellissimo, con tanti bambini e tanti giochi -

Cercava di rassicurarci, come se si potesse rassicurare due bambini che in un pomeriggio tranquillo d'estate , vedono la propria madre strafarsi di cocaina e morire sul divano in preda alle convulsioni. Come se bastasse illustrarci la meta dei sogni , per cancellare quello che le nostre menti avevano appena assistito.
Scossi la testa ritornando a guardare per terra.

Avevo solo 6 anni

.......

Una forte esplosione
Il silenzio
Solo fumo
Detriti che lapillano in aria
Non riesco a respirare

Mi tolgo il caschetto gettandolo per terra . Sento tossire , da qualche parte . Non riesco a vedere nulla , solo una foschia che riempie i miei polmoni levandomi ossigeno. A carponi cerco di camminare per raggiungere quella voce . Non la trovo .

Continuo a strisciare per terra, sperando di non essere visto dai nemici. Loro sono ancora qua , da qualche parte . Mi avvicino finalmente ad una mano . Ma solo nel momento in cui l'afferro mi accorgo che è priva del corpo a cui era attaccata. La lancio in uno sgomento .

Mi viene da vomitare, mi sento come se anche la mia testa non fosse attaccata al corpo. Mi fermo rannicchiato. Le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso . Non voglio muovermi, non posso muovermi. Il panico ha completamente congelato il mio corpo. Riesco solo a trattenermi le ginocchia al petto.

Non so quanto sia rimasto in quella posizione.
Non mi importa più dei nemici tanto sono già morto , dentro.

Una mano sulla spalla mi fa sussultare.

Presente.

I ricordi mi attanagliano la mente , non ricordavo da quanto non risalivano in superficie. Riprendo fiato , scrollando il capo, in modo tale da scacciarli.

Mi è costato molto portarla qui , dove tutto è iniziato, ma l'ho fatto allo scopo di spogliarmi , di mettermi a nudo . Lei deve sapere . Lei deve capirmi . Ed era l'unico modo .Avevo deciso di aprirmi, perché volevo vedere fino a che punto poteva resistere. Al momento non è scappata , ma sono sicuro che dentro dentro ha capito che io sia un uomo rotto . In tanti mille piccoli pezzi.

Le scosto le lacrime dal viso e le accarezzo i capelli . Poi mi sfugge un bacio . È incredibile come non mi senta mai sazio con lei .

Le spingo con una mano la schiena per indirizzarla alla macchina . Ho bisogno di andare via da qua , e tornare concentrato. Non succederà più mi ripeto .

La lascio a casa e aspetto che sia dentro . Poi guido verso la base operativa.

Una volta arrivato mi butto sulla sedia girevole e accendo i monitor. Devo tornare a vivere il presente perché il passato è duro da scacciare.
Inizio a digitare vari codici sulla tastiera e balla sotto i miei polpastrelli e finalmente viene riprodotto sul monitor quello che cercavo .

Mi era stata affidata una missione delicata negli ultimi mesi. Mancava poco a prendere quel figlio di puttana che ormai si era nascosto in vano. Lo avevamo localizzato e sapevamo dove prenderlo . Dovevamo stare attentissimi, il rischio era molto alto . Aveva una protezione da re.

Mi aspettava un viaggio lunghissimo e poi finalmente sarebbe stata finita.

Io e lui . Finalmente avrei messo a tacere questa parte della storia .

————-
Mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto.
Ma ero molto impegnata e per di più mi veniva difficile scrivere a mente piena .

Spero vi piaccia e spero soprattutto che siate carichi per quello che succederà dopo ❤️
Cercherò di mettermi a scrivere il prima possibile appena ho tempo

Come sempre ringrazio i nuovi e i vecchi
Per i commenti e i voti 🫶🏻🫀🥹

Mi fate emozionare 🫀

Un bacio
CollapseDky 💀

The Bench | Simon Ghost Riley x Y/N (Call of duty)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora