23. Tutto può cambiare in un attimo

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Marianne tornò dal suo viaggio di lavoro. Il cielo era di un azzurro limpido, e io ero lì, in attesa, con il cuore che batteva all'impazzata per l'eccitazione. Avevo organizzato tutto nei minimi dettagli , se pur in ritardo , per il suo compleanno, sperando di renderlo indimenticabile. Avevo invitato tutti i suoi amici , e ci stavamo nascondendo nei posti più disparati . Quando Marianne spalancò la porta, il suo sorriso illuminò la stanza più di qualsiasi raggio di sole. Tutti esplosero in un urlo di auguri , io ero la più vicina e mi si lanciò tra le braccia con un abbraccio che mi fece dimenticare l'attesa. La sua energia era contagiosa, e non potevo fare a meno di sorridere mentre le cantavamo 'Tanti auguri', guidandola verso il tavolo della cucina.

La torta era lì ad attenderla, con le candeline che scintillavano come piccole stelle. Accanto, la busta decorata che nascondeva il mio regalo. Marianne mi guardò con occhi interrogativi, ma non disse nulla, quasi temesse di rompere l'incantesimo di quel momento. Con mani tremanti, Marianne estrasse il biglietto dal suo involucro e lo lesse ad alta voce. La sua espressione passò dall'incredulità alla gioia più pura.

-Un viaggio? Per noi due?-

esclamò, e il suo urlo di gioia riempì l'aria, mescolandosi al profumo dolce della torta e creando un ricordo che sapevo avremmo custodito per sempre.
La sera passò abbastanza velocemente e mentre raccoglievamo bicchieri sparsi e tovaglioli ammucchiati, il silenzio tra me e Marianne si colmava di attesa. Lei sapeva che tra me e Simon era successo qualcosa e sicuramente era in trepidante attesta di saperlo
Con un sospiro, iniziai:

-Simon... ha avuto una sorta di epifania. Sai, dopo quella sera con Gabriel...-

Marianne mi guardò, gli occhi pieni di domande mentre passava un panno umido sul tavolo appiccicoso.

-Cosa intendi?-
chiese, mettendo da parte la spugna

-Ha cacciato Gabriel di casa,
non appena ci ha scoperti.
Ero mortificata, ma Simon...
non era arrabbiato con me.
Era arrabbiato con se stesso,
per non aver capito prima
i suoi veri sentimenti.-

Le parole uscivano a fatica, come se raccontare ad alta voce rendesse tutto più reale.

-Simon ha capito che forse... forse ha un cuore,
dopo tutto.
Che forse ha sempre avuto
paura di ammetterlo.-

Marianne mise una mano sulla mia spalla, un gesto di sostegno.

-E tu? Cosa hai risposto?-

Mi fermai, guardando i resti della festa che svanivano sotto i nostri sforzi congiunti.

-Gli ho detto che avevo bisogno di capire cosa volesse da me ... ma ora, non so cosa pensare. È tutto così complicato..-

Marianne annuì, comprendendo.

-Le cose del cuore lo sono sempre. Ma forse questa è l'occasione per voi di ricominciare, su basi più sincere-

Ci buttammo sul divano stanche morte

-Forse hai ragione-
dissi, guardando la luna fuori dalla finestra .
-Prima o poi parlerò con Simon. Vedremo se il suo cuore è davvero pronto per questo-

Marianne mi strinse la mano,
-Qualunque cosa accada, sarò qui per te.-

E in quel momento, nonostante l'incertezza, mi sentii un po' più forte.

Mi buttai nel letto, sprofondando la testa sul cuscino. Era stata una mattina intensa , ed ero sfinita. Ma ero molto contenta di essere riuscita ad organizzare la festa per bene e soprattutto di essere riuscita nell'intento di sorprendere la mia migliore amica con il viaggio . Tirai un sospiro crollando nel sonno.

Durante la notte , mi sentii girare la testa . Come se fossi ubriaca . Avevo una nausea pazzesca . Cercai di alzarmi dal letto , con scarsi risultati , non riuscivo a mettere a fuoco la stanza intorno a me . Ma non riuscivo a muovermi, mi sentivo come paralizzata , avevo il braccio destro che mi faceva male, inoltre il mio respiro si fece affannoso . Mugugnai e cercai di aprire gli occhi , volevo liberarmi da questa nebbia che offuscava la vista. Oltre la vista , anche le orecchie erano ovattate , sentivo un ronzio che mi faceva esplodere la testa. Mi ci volle qualche minuto per realizzare che non ero sola .. e non ero nella mia stanza.

- Un'altra dose la farà dormire fino all'arrivo- disse qualcuno. Poi sentii una fitta al braccio, dopo di che il nulla totale.

Dove ero finita ?

Dove ero finita ?

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Grazie per essere arrivati fin qui ❤️
Come sempre vi ringrazio dei commenti e dei voti 🔥

Ci sono tante persone nuove che sono arrivate e sono senza parole 🫶🏻

Grazie davvero .

Procedo a rilento ma ci siamo .
Adesso succede il bello .. o il brutto 🥲💔

Fatemi sapere se vi è piaciuto e grazie ancora ❤️
Un bacio CollapseDky 🫶🏻💀

The Bench | Simon Ghost Riley x Y/N (Call of duty)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora