𝐓𝐞𝐧

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"che schifo" dissi io entrando in cucina

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"che schifo" dissi io entrando in cucina.
"Chi? Io?" Mi chiese Mida.
"No cretino, la cucina, guarda, è tutta sporca, il piano cottura, i piatti e anche i mobili! Possibile che qua puliscano sempre i soliti!?" Dissi io arrabbiata.
"Vabbè dai fin ora non è arrivato nessun provvedimento."
"Tra poco arriverà"
Detto questo mi misi a pulire i piatti e tutto il resto, sinceramente mi faceva veramente tanto schifo mangiare con la cucina in quelle condizioni, pieno di germi e batteri, tutto infetto... Sarò anche io schizzinosa però.
"Ragazzi, tutti sulle grandinate" disse Maria.
Io mi sedetti vicino a Mew sul ripiano più in alto...lei e Matthew finalmente si erano messi insieme...stanno veramente bene, sono molto belli entrambi.
"Allora, volevo farvi vedere le condizioni della casetta" disse per oi facendo vedere un filmato.
Io mi girai verso Vale facendo una faccia disgustata.
"Queste erano le condizioni della casa, la cucina ora se guardate non è più così perché qualcuno, Emily,si è messa a pulire" disse Maria appena terminò il filmato.
"Ogni anno è sempre la stessa storia, come sempre la metà pulisce e la metà no...la regia ha già i nomi però vi chiedo di scendere uno alla volta e fare un nome o dei nomi di chi non pulisce."
Quando arrivò il mio turno scesi le scalinate e dissi il nome di Ezio...la persona che proprio non ha mai pulito.
Dome di me toccò a Ezio che fece il mio nome.
"Scusa? Io? Sta mattina chi è che si è fatto il mazzo per pulire la cucina che anche tu hai sporcato e ora ti permetti di fare il mio nome? Quando c'è il mio turno pulisco, il mio letto e lei mie cose sono sempre in ordine, qui quello che non pulisce sei tu" Dissi io nera dalla rabbia.
"Io non ti ho mai vista pulire"
"Basta guardare il suo letto" disse Mida difendendomi.
Io gli sorrisi.
Lo so che per una nominazione non sarei andata in sfida però mi dava fastidio comunque perché mi facevo sempre il culo per poi non essere ripagata, anche no.
Detto questo me ne andai in camera e mi stesi sul letto a guardare il soffitto.
"Mimì, non te la prendere...La redazione sa che pulisci." Mi disse Kumo.
"Non è per questo, è perché io mi faccio il culo e guarda"
"Lo so tata, lo so."
"La Celentano non butterebbe mai via la sua ballerina migliore, sei forte...poi ti ha nominata una persona che non fa niente...La redazione ha i nomi"
"Grazie cucciolo" dissi alzandomi dal letto e abbracciandolo.
"Di niente Mimì, questo significa che ci tieni e non poco."
Io mi limitai a sorridere e poi mi rimisi sul mio letto e mi addormentai.
Appena mi svegliai sentii che qualcosa mi teneva ferma la vita, quando mi voltai vidi che era Christian, aveva il viso appoggiato alla mia spalla e dormiva come un bimbo.
Non lo svegliai, era troppo bello e cuccioloso...restai ferma ancora per un po' e poi mi girai verso Mida e lo abbracciai anche io.
Quando iniziò a muoversi capii che era sveglio.
"Ma buongiorno" sussurrai.
"Che ore sono?" Mi chiese.
"Le diciannove"
"Pensavo fosse giorno"
"Se fosse giorno non sarei qui, domani ho lezione alle sette" dissi sbuffando.
"A che ora finisci?"
"In teoria finisco alle nove, però voglio stare ancora un'ora in sala per provare una cosa che non mi esce...quindi finirò alle 10"
"Io finisco alle nove e quarantacinque, ti aspetto."
"Va bene, grazie"
"Sei agitato per il compito della Petty?"
"Non tantissimo dai"
"Questa settimana io sono tranquilla, per ora e spero fino alla puntata."
"Sei carina quando ti arrabbi, diventi tutta rossa"
"Tu quando dormi"
"Lo so"
"Che vanitoso del cavolo che sei"
"Tu sei monella, super monella"
Io gli feci la linguaccia e nascosi la faccia nel cuscino.
"Soffri il solletico?" Mi chiese.
"No"
"Vediamo"
"Non credo che ci sia così tanto bisogno di vedere."
"No? Invece si"
Dopo questo iniziò a farmi il solletico e io inizia a ridere.
"Smettilaaaaaaaaaa"
"Va bene dai"
"Monella"
Io mi girai e misi il finto broncio.
"È prontooop" Urlò Petit dalla cucina.
"Arriviamo" urlò Midam
"Andiamo?" Mi chiese
"Andiamo".
Dopo aver mangiato un po' di pollo, andai in cortile.
In cortile trovai Simone che piangeva.
"Oi Simo, guarda che sei forte." Dissi sedendomi vicino a lui.
"Puoi farcela a superare il compito, poi se non lo superi fa niente tu ci hai provato e ci hai messo tutto te stesso,sono sicura che c'è la farai" continuai io.
"Si, ma è difficile sono stato scemo ad accettarlo..."
"Fai una cosa, ora puoi usare il telefono, chiama i tuoi genitori o chi vuoi...parlaci, ok?"
"Grazie,ci provo"
"Prego cucciolo, rimango qui a farti compagnia.
Mentre parlava con i suoi genitori io sorridevo, non ho mai avuto un bel rapporto con i miei genitori...e non lo avrò mai.
Dopo poco arrivò Holy e quando se ne andò mi sedetti vicino a lui.
"Ciao Emily" disse la mamma di Simo.
"Ciao signora" dissi io salutando con la mano.
"Dai, vieni qui" dissi appena chiuse la chiamata aprendo le braccia.
"Guarda che sei bello, non devi ascoltare Garrison, sei bello e bravo" dissi abbracciandolo.
"Grazie" disse quando smise di piangere.
"Prego" risposi entrando in casetta.
"Sei troppo buona con tutti" disse Kumo appena entrai dentro.
Io sorrisi e lo abbracciai.
"Vado a dormire se no domani non riesco ad alzarmi dal letto."
"Buonanotte Mimì"
"Notte Kiki"

Spazio autriceee
Heilà, ho scritto questo capitolo durante le vacanze di Carnevale e ho continuato oggi visto che sono a casa da scuola visto che ho la febbre...❤️
~Nene

𝐋'𝐞𝐬𝐭𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚// 𝐌𝐢𝐝𝐚 IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora