Capitolo 7

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Draco si sedette vicino a Hermione, la quale si spostò leggermente. Teoricamente durante la lezione parlarono dei bezoar ma il ragazzo non ne era sicuro. Aveva passato tutta la lezione a fissare la riccia e a riflettere: riflettere sul perché ce l'aveva tanto con lei, riflettere sulla prima volta che aveva scoperto la verità sul suo sangue e infine a riflettere su come andavano le cose prima. Al primo anno, quando non sapeva ancora niente sulle sue origini, la considerava simpatica, addirittura adatta ad essere sua amica. Ma stava sempre con Weasley e Potter. Potter, colui che aveva rifiutato la sua amicizia. Quindi niente.
Quando finalmente la lezione finì, si alzò e rivolto alla Granger disse "A stasera. E ricorda che tocca a te evocarla." e se ne andò.
Quella sera quando arrivò al settimo piano vide la ragazza già lì. Ghignando le si mise alle spalle e poggiandole una mano su un fianco le disse "Impaziente di iniziare eh, Granger?"
"Leva quella mano Malfoy o te la amputo."
Hermione si concentrò e passò tre volte davanti alla parete. Draco la guardava e nel mentre si chiedeva perché mai gli era venuto in mente di prendere la ragazza per un fianco.
"Dai, entra."
La stanza era molto accogliente, con scaffali pieni di libri e provette, due grandi tavoli in legno pieni di pergamene e bilance.
"Però, carino!"
La ragazza parve arrossire e, chissà per quale assurdo motivo, anche il biondo si sentì arrossire.
Lavorarono fino alle 22, poi Hermione esausta e col viso arrossato per i fumi della pozione sbadiglió.
"Oh scusa!"
"No tranquilla. Per oggi abbiamo finito. A domani."
"Tocca poi a te, ricordatelo Malfoy!"
"Ma certo Granger!"
Draco si stese nel letto ma prima di addormentarsi lasciò che i suoi pensieri tornassero a Hermione: in fondo non era mai stato giusto con lei e non solo per colpa delle sue amicizie o del suo sangue. Non sapeva nemmeno lui per quale assurdo motivo era sempre stato così attratto da lei, qualcosa lo aveva sempre "legato" a quella ragazza, per questo motivo se la era presa tanto con lei.
Decise che il giorno dopo avrebbe fatto qualcosa per farsi scusare.
Non aveva idea del perché gli fosse venuto questa pensata assurda, ma sapeva che sarebbe stato, come dire, liberatorio. Cercando un bel modo di scusarsi, si addormentò, scivolando in un sogno con lui e Hermione, la ragazza correva e piangeva, lui la prendeva tra le sue braccia, le asciugava le lacrime e le chiedeva scusa. Scusa per tutto.

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