Capitolo 12

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*6.45*
"Ginny svegliati!" la riccia stava scuotendo l'amica. Non era riuscita a dormire, doveva sfogarsi con qualcuno su ciò che era successo la notte prima.
"Herm, si può sapere che vuoi?"
La ragazza le raccontò tutto e Ginny rimase senza parole
"LUI ti ha baciata?!"
"Sì ma se non lo urli a tutta Hogwarts è meglio."
"Scusa scusa però..è incredibile!"
"Lo so. E ora che faccio?"
Hermione si ributtó sul suo letto, mettendosi un cuscino sulla faccia.
"Hermione?" Ginny aveva un tono molto serio
"Sì?"
"Ti è piaciuto?"
La ragazza si tirò su a sedere: sì, il bacio con Malfoy, che tra l'altro era stato il suo primo vero bacio, le era piaciuto. E molto anche.
"Sì, mi è piaciuto molto. Però non ci credo Gin: è Malfoy, è dal 2° anno che ci odiamo e poi sai che ha la fama di latinlover!"
"Boh, non si sa mai!"
Visto che nessuna delle due riusciva più a dormire, andarono a fare colazione e quando anche Harry e Ron le raggiunsero, Hermione andò a lezione. Seguì praticamente niente per due semplici motivi: quel giorno c'erano gli allenamenti dell'ES e alla sera doveva rivedere Draco. E quindi doveva decidere i suoi sentimenti.

Il Serpeverde camminava a passo spedito per cercare di fuggire ai suoi amici: raccontare loro ciò che aveva fatto non era stata una buona idea, non lo mollavano più!
"Draco!" Zabini gli si parò davanti mentre Theo lo bloccava da dietro.
"Si può sapere che volete?"
"Beh intanto congratularci: non è da tutti riuscire a baciare la Granger!" sghignazzó Nott, guadagnandosi una gomitata fra le costole.
"Scherzi a parte Dra, stasera dovrà dirti se ti ama anche lei così vi mettete insieme e saluti."
"Sai Blaise ti credevo più furbo: non potremo mai metterci insieme! Immagina le reazioni di Lenticchia, Sfregiato, di tutta Hogwarts e" Draco tremò "di mio padre!"
"Ma infischiatene!"
"La fai facile tu."
E prima che riuscissero ad aggiungere altro, il biondo sgusciò via.

Quella sera toccava ad Hermione evocare la Stanza, perciò la ragazza arrivò con qualche minuto d'anticipo. Non era riuscita a fare ordine tra le sue emozioni ed aveva paura di affrontare il ragazzo.
<Parli del diavolo e spuntano le corna!>
Un elegante Malfoy era appena apparso da dietro una colonna.
Prima che Hermione se ne rendesse conto, le fu accanto, si chinò al suo orecchio e le sussurrò "Ciao Hermione!"
La riccia, frastornata, riuscì a balbettare "Ciao D-draco."
Non lo aveva mai chiamato per nome e dovette ammettere che l'effetto le piacque. Evocò la Stanza ed entrò, seguita dal ragazzo.

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