Capitolo 26

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Hermione stava correndo giú per le scale. Era in ritardo per Pozioni e anche se il professor Lumacorno l'aveva presa in simpatia, non avrebbe gradito un'assenza ingiustificata. Oh bé, una giustificazione ce l'aveva: era rimasta sveglia tutta la notte a pensare a Draco, alla confessione che, inconsciamente gli aveva fatto. Mentre svoltava l'angolo per arrivare alla sua classe, una mano le afferrò il braccio. Una mano fredda, con un tocco deciso ma allo stesso tempo dolce. Draco.
La Grifondoro si voltò e fissò quegli occhi di ghiaccio. Si sforzò di non piangere, ma piano piano, grosse lacrime le rotolarono dalle guance. Si gettò tra le braccia del ragazzo che la strinse forte, accarezzandole i capelli. Poi Malfoy tirò fuori la bacchetta. Hermione saltò di lato. L'ultima volta che Draco lo aveva fatto, era stato il giorno in cui era iniziata la fine.
"Tranquilla, voglio solo forniti un'alibi per non dover andare a lezione."
La punta della sua bacchetta sfioró la testa della riccia, poi fece uscire qualche scintilla e alle spalle della Granger comparve una ragazza uguale a lei.
"Vai alla lezione di Pozioni e fai la saputella come fa sempre lei."
Draco accennò a un sorriso e mentre la nuova Hermione si dirigeva a lezione,lui prese la sua dolce ragazza e la portò sulla torre di Astronomia. Là Hermione gli raccontò tutto
"Mentre eseguivi l'incantesimo, io ho evocato uno Scudo. Però a un certo punto l'ho sentito incrinarsi e ho avuto paura. Lanci degli Oblivion davvero potenti."
"L'ho fatto per te!"
"Lo so amore, lo so. Ora però non abbiamo più motivo di nasconderci. Voglio dire..."
Non le lascio finire la frase. Le prese il viso tra le mani e la baciò.
"E questo cos'era Malfoy?"
"Il mio modo per dirti 'ti amo' Granger."
Rimasero accoccolati per tutta l'ora successiva, scambiandosi baci e dolci parole.
"Draco?"
"Sì tesoro?"
"Mi presenterai a tua madre?"
Il ragazzo rimase in silenzio. Sua madre non era come suo padre. Era molto meglio.
"Certo Hermione. A Natale verrai con me a Malfoy Manor."
La Grifondoro rabbrividí e si sfiorò il braccio. L'ultima volta che c'era stata, era stata torturata da Bellatrix Lestrange, che le aveva inciso la parola 'Mezzosangue' sul braccio.
Draco intuì i suoi pensieri. Le tirò su la manica rivelando la cicatrice e gliela baciò. Poi mostrò anche la sua cicatrice. Il Marchio Nero. Hermione sorrise e dopo averglielo accarezzato mormorò
"Noi siamo la coppia più strana. Mezzosangue e Purosangue. Grifondoro e Serpeverde. Draco e Hermione. In comune però abbiamo i segni del passato."
"Adoro quando fai questi ragionamenti."
Rimasero ancora un po' abbracciati, poi scesero e andarono a pranzo, rifacendo quello che avevano già fatto: baciandosi sulla porta della Sala Grande. E come tanti anni prima, furono successivamente travolti da domande.

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