Capitolo 19

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La Umbridge aveva fondato la Squadra d'Inquisizione, un gruppo formato da alcuni ragazzi Serpeverde e Gazza che avevano il compito di far rispettare le regole imposte dalla professoressa. Quando aveva avuto una soffiata sull'esistenza dell'ES, la donna non aveva esitato a sguinzagliare i suoi scagnozzi, tra cui aveva anche arruolato Draco.
Avevano sorpreso Harry, Ron e Hermione fuori dalla Stanza delle Necessitá e i due fidanzati erano rimasti a fissarsi a bocca aperta. Non potendo parlare liberamente con il suo amore, il biondo lanciò uno sguardo molto eloquente a Hermione.
'Cosa stavate facendo?'
'Te lo spiegheró poi.'
La sua Hermione: l'unica che riuscisse a capirlo solo con uno sguardo.
"Bene bene, penso che questi tre giovanotti dovranno spiegarci un po' di cose. Andiamo nel mio ufficio."
La voce orribilmente dolce della prof lo scosse dai suoi pensieri e Draco scortò il Golden Trio con i suoi compagni.
Il resto fu molto confuso: la Umbridge che chiedeva dov'era l'arma che volevano usare contro di lei (di cui il ragazzo non sapeva niente), il Prescelto e Lenticchia che si dimenavano dicendo che non avevano nessun arma e poi la Granger che mentiva. Sì, ormai la conosceva abbastanza da sapere quando diceva una bugia. E mentre gridava che l'arma si trovava nella Foresta Proibita, Draco vide una luce accendersi negli occhi della ragazza.
La professoressa disse loro di liberare Harry e Herm. Poi si diresse verso la foresta con loro.
Di nuovo i ricordi si fanno confusi: Ron che si libera e scappa, la Umbridge che non torna, un forte rumore di zoccoli, seguito da uno di ali e, dopo molto tempo, urla, grida e pianti.
Draco, che senza sapere come era finito disteso sul suo letto, balzò in piedi e corse verso la fonte delle urla: l'infermiera.
Davanti alla porta trovò Potter che gridava e piangeva con Silente davanti a lui. Entrò di corsa e vide Weasley, Lovegood e Longbotton distesi nei letti. Riportavano tutti tracce di una recente battaglia. Poco più in là, c'era Hermione. Era svenuta, Draco si avvicinò e, piangendo, le si mise vicino e le prese le mani tra le sue. Pregò con tutte le forze che si svegliasse e pianse ancora più forte quando si rese conto di che orribile notizia avrebbe dovuto darle appena si fosse svegliata.

Ehilá, sono tornata!!!
Mi scuso per il capitolo che fa parecchio schifio....
Però preparatevi, i prossimi saranno molto meglio (o peggio vedete voi)
Okay, ora basta con gli spoiler.
A prestissimo,
                                     Incanto Patronus

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