4º capitolo

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La mattina seguente, dopo aver fatto colazione, Fabrizio uscì molto presto insieme ad Angelo, dovevano andare assolutamente a fare un giro per le cascine e distribuire del danaro per gli abitanti malati che avevano bisogno di cure. Da giorni, infatti, l'epidemia prevista da Ceppi ,colpì la maggior parte dei contadini e Fabrizio si preoccupava di far pesare il meno possibile queste devastazioni alla sua gente. Erano le dieci quando Elisa arrivò in biblioteca più radiante che mai, i capelli raccolti sembravano di colore oro, il suo collo era ornato dalla splendida collana che le aveva lasciato la Contessa Agnese, un abito color ocra vestiva il suo corpo e accennava delicatamente la prima curvatura della pancia. Anna l' aspettava in quella stanza che fu per Rivombrosa il suo cuore, pieno di intrighi e misteri, e al suo primo sguardo verso la dolce Contessa rimase come impietrita; le parole le uscirono a stento dalle labbra...
Anna:Elisa oggi sei veramente splendida, sei bellissima. La gravidanza ti rende ancora più bella!
Elisa che intanto aveva fatto portare il tè si sedette accanto ad Anna e presele la mano.....
Elisa:Anna non merito tanto compiacimento, la vera bellezza è quella che sussurra il cuore
A sentire quelle parole Anna rabbrividì e il suo viso mostrò subito un espressione malinconica. A quell'espressione così triste e distrutta, Elisa si alzò di scatto dalla poltrona: Elisa:Anna cos'hai? Stai male? Faccio chiamare Antonio?
Dopo pochi minuti di silenzio, che per Elisa furono interminabili, uscì una voce debole e tremante dalla bocca della bella Marchesa.
Anna:No Elisa, non sto male ,sto solo pensando che io non avrò mai quella bellezza.. in passato ho fatto tanto male a te e a Fabrizio... Il mio è un cuore cattivo e senza speranza ormai.
In quel momento sembrava che l'espressione di Anna fosse passata dal suo volto a quello di Elisa, ma in quello della bella contessa si intravedeva anche un senso di disaccordo oltre che alla tristezza
Elisa:No Anna, non puoi dire queste cose! Tutti possiamo sbagliare ma le persone migliori sono quelle che si pentono dei loro errori e cercano di rimediare... questa è una qualità che Dio concede ad alcune persone speciali come te...
concluse poi con una dolce carezza sulla guancia per confermare le sue parole. A quelle parole Anna sembrava più tranquilla ma la sua espressione continuò ad essere cupa e insoddisfatta. Dopo aver fatto colazione le due cognate rimasero a parlare a lungo sedute in giardino... mentre i loro bambini erano sotto la guida dell' insegnante e la piccola Agnese che correva qua e là per i giardini con in mano la girandola colorata di Martino. Al cospetto delle gradinate del palazzo c'era il Conte che sognava ad occhi aperti la serenità della sua famiglia in quel momento. Il Conte avanzando verso di loro con un sorriso che quasi vinceva il bagliore del sole...
Fabrizio:Buongiorno! Mie belle signore Buongiorno amore! (Disse poi baciando la sua dolce Elisa)
Per non farla sentire di troppo ,Fabrizio coinvolse Anna in quella che sembrava essere l'inizio di una chiacchierata
Fabrizio:Anna, domani è domenica, Antonio verrà a pranzo?
Anna con gli occhi dell'amore, occhi neri, grandi con una luce che illuminavano le sue pupille rispose:
Anna:credo di si... se naturalmente per voi non è un problema.
Fabrizio con espressione severa e protettiva nei confronti della sorella....
Fabrizio:Anna non dire sciocchezze, questa è ,e, rimarrà per sempre casa tua, qui siamo cresciuti, abbiamo passato i momenti più belli della nostra vita, è stato il tuo rifugio nei momenti più brutti; questa è soprattutto casa tua, quello che è mio è tuo e mi sembrava di averlo ribadito più volte, cara sorella.
Ora gli occhi di Anna brillavano di felicità ;amava sentire il fratello parlare di lei in quel modo e avrebbe dato la sua vita pur di sapere che dopo quello che aveva combinato in passato, Fabrizio continuasse a sentirla legata alla sua vita. Poi, la bella Marchesa dagli occhi ebano si voltò verso Elisa;
Anna:Elisa oggi pomeriggio posso lasciare Emilia a Rivombrosa? devo tornare a Torino per prendere delle cose necessarie per i prossimi mesi
Elisa:Certo Anna... più tosto vuoi che venga io con te? I bambini possono stare con Amelia.
Anna:No, non ti preoccupare Elisa ,ci vado da sola. Devo solo far preparare i bagagli e predisporre il loro arrivo a Rivombrosa nei prossimi giorni...
Così nel pomeriggio Anna si recò a Torino, Fabrizio continuò il giro per le cascine ed Elisa rimase alla tenuta per occuparsi dei bambini. Tra giochi, letture e passeggiate all'aria aperta la sera era calata con tale rapidità che nei ricordi di Elisa rimase il riflesso di un breve ma intenso pomeriggio d'autunno rischiarato dal sole. Dopo aver addormentato la piccola Agnese,Fabrizio ammaliato dagli occhi smeraldi di Elisa,disse...
Fabrizio:sei il raggio di luce che illumina la mia vita, senza di te io non potrei esistere
La bella Contessa,colpita più che mai da quel meraviglioso sogno che stava vivendo
Elisa:non esisterebbero vite migliori, senza la tua presenza.
I due con un bacio si abbandonarono l'una nelle braccia dell'altro.

Elisa di Rivombrosa-Tutta un'altra StoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora