17º capitolo

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CONTE: Ma non ti vergogni Celeste? Come hai potuto fare una cosa del genere ? Ad Elisa! Te lo ricordi che ti ha accolto in casa impedendoti di morire di fame? Vergognati Celeste,lei credeva di aver trovato un'amica invece si è messa in casa la peggiore delle nemiche, UNA TRADITRICEE! (Disse lanciandole contro la lettera che teneva in mano)

CELESTE: (piangendo) la Marchesa mi ha costretta! Ha minacciato di uccidere mio fratello e la sua famiglia in Francia! Io non potevo, dovevo proteggerlo! Non ho avuto scelta.

CONTE: Voglio che sparisci per sempre dalla nostra vita(disse guardandola con occhi infuriati e pieni di odio). ADESSO!

Fabrizio,vedendo le Celeste non accennava a muoversi, aprì l'armadio prese le poche cose che c'erano lì dentro, li mise in una sacca e trascinò la ragazza per un braccio fuori dal cancello della servitù.

FABRIZIO: VIA PER SEMPRE DA RIVOMBROSA. SPARISCI!

Intanto in un'ala remota di un castello abbandonato il vecchio Duca pensava alla atroci vendette che avrebbe potuto ideare,fino a quando non sentii dei passi. Allora prese la pistola e si nascose dietro una colonna in periferia della stanza. Spiando da lì dietro, sperava si trattasse di uno degli uomini del re che lo informavano che il sovrano aveva preso la sua decisione ma, rimase stupito e allo stesso tempo esterrefatto quando vide davanti a se quella donna che per mesi e mesi era stata la sua amante.

LUCREZIA: Avanti Ottavio, so che sei qua! Ci ho messo un pò a trovarti ma poi ho ricordato di quando mi parlavi di questo vecchio castello abbandonato dicendomi che era un buon nascondiglio per chiunque scappasse! Vieni fuori, noi due dobbiamo parlare.

OTTAVIO: Ho sempre saputo che confidarmi con te era un errore! Sei sempre stata attenta alle parole perché in un modo o nell'altro te le facevi servire per i tuoi scopi!

LUCREZIA: e quali erano i miei scopi?

OTTAVIO: Per esempio la ricchezza o meglio il potere, soprattutto sulle persone!

LUCREZIA: credo che siano stati obbiettivi comuni non credi?

OTTAVIO: Il potere forse! La ricchezza no!!! non ho mai avuto di questi problemi, non sono stato io a sposare il consigliere del re per danaro! Ma guardami, adesso non ho un titolo, non ho soldi, non ho potere, sono ridotto come il più povero dei servi! È tutto questo grazie a te! Se non fosse stato per il tuo squallido sentimento verso Ristori questa storia sarebbe finita molto tempo fa e soprattutto in un modo migliore di questo!

LUCREZIA: Anche voi però non siete stato uno degli amici più fidati! Devo ricordarvi che poco prima dell'esecuzione di Fabrizio avete
mandato a casa mia le guardie per arrestarmi? Devo la libertà e la vita al mio informatore, che poi era uno delle vostre guardie! Grazie a lui sono fuggita dalle vostre grinfie!
Ma..... dimentichiamo tutto Ottavio (disse avvicinandosi a lui) riprendiamoci quello che ci hanno tolto! Insieme siamo più forti!

OTTAVIO: in fondo la tua astuzia mi è sempre stata molto utile ! Ho paura che debbo servirmi di te anche questa volta

LUCREZIA: (con il suo solito sorriso meschino) Elisa sta morendo, se non lo é già! L ho fatta avvelenare dalla sua stessa serva! Ristori da solo sarà più debole. Ma temo che il Conte abbia seguito la serva nel nostro ultimo incontro per questo sono sparita dietro i cespugli facendogli credere con una lettera che sono andata via per sempre dal Piemonte.

OTTAVIO: (sorridendo avidamente) il conte é sormontato da debiti contratti dal vecchio Alvise! Non credo che quanto mi avete raccontato gli interessi molto! Voglio togliergli la possibilità di salvare la sua tenuta ! Ma prima voglio farlo tremare! Il re mi darà la libertà di cui mi friggevo un tempo e poi agiremo. Voglio togliergli tutto!
Ma adesso vattene!

LUCREZIA: non posso. Mi serve un nuovo nascondiglio. Ristori potrebbe venire a cercarmi! Piuttosto( disse accarezzando la spalla di Ranieri) che ne dici di riprendere quei discorsi di un tempo??

Dicendo così, Ranieri non tenne più al suo orgoglio, le sue labbra si avvicinarono a quelle di Lucrezia e i due si abbandonarono l'uno nelle braccia dell'altro!

Intanto a Rivombrosa, Fabrizio era in biblioteca e aveva appena terminato di raccontare quello che era successo con Celeste ad Anna e ad Antonio.

ANNA: Non è possibile! Quella ragazza non mi aveva mai soddisfatta. Però Sei stato troppo buono con lei, Fabrizio! Dovevi consegnarla ai gendarmi.

FABRIZIO: Ha già pagato abbastanza! In fondo é stata costretta per salvare il fratello! Non aveva scelta.

ANNA: Capisco benissimo ma ne poteva parlare con noi, l'avremmo aiutata.

ANTONIO: Anna conosciamo tutti Lucrezia, l'avrà sicuramente minacciata di non raccontare nulla!

Fu proprio in questo momento che entrò Bianca, sembrava molto agitata tanto da dimenticare le buone maniere.

BIANCA: Signor Conte, la Contessa si è svegliata!

Antonio corse subito a visitarla e intanto Fabrizio ed Anna aspettavano impazienti davanti la porta della stanza di Elisa. Poi, finalmente, Antonio uscì dalla stanza!

ANTONIO: Elisa è molto debole, ci vorrà del tempo prima che si riprenda completamente ma.... è fuori pericolo!

Gli occhi di Fabrizio si riempiono di gioia e senza esitare entrò nella stanza correndo verso il letto e inginocchiandosi accanto, seguito da Anna ed Antonio che commossi guardavano la scena.

FABRIZIO: (prendendole la mano) Amore mi senti? Come stai?

ELISA: Fabrizio ma cosa è successo ?non ricordo nulla....

FABRIZIO: Nulla amore, non ti preoccupare!

Dicendo così le lacrime iniziarono a rigargli le guancia e per nasconderle appoggiò la testa sulle gambe di Elisa abbracciandole teneramente!

FABRIZIO: Sono tornato in vita assieme a te, amore mio !

Elisa di Rivombrosa-Tutta un'altra StoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora