20 CAPITOLO

636 19 12
                                    

Elisa e Fabrizio, stremati dalla stanchezza e dalla sofferenza nel vedere quelle simili persone atteggiarsi liberamente, passarono la notte a Palazzo Radicati. Nessuno dei due chiuse occhio quella notte, sia il Conte che la Contessa pensavano a come sarebbe stata la loro vita da quel momento! Felice O sofferente? La risposta che,almeno Elisa, dava era la convinzione di soffrire fino a quando i due fossero liberi per il regno; o meglio fino a quando FOSSERO VIVI! Fabrizio,invece, cercava di essere più positivo. Il coraggio che la sua figura di soldato prevedeva, gli permetteva di rassicurare Elisa,almeno in parte.

FABRIZIO: Amore mio, non gli permetterò di toccarci e farci del male. Noi saremo al sicuro ugualmente. Saremo felici anche circondati dalla loro presenza. É una promessa.

ELISA: Abbracciami ti prego! Assicurami che questo nostro momento duri per sempre! Assicurami che le tue braccia riscaderanno per sempre le mie e quella dei tuoi figli. Promettimelo amore!

FABRIZIO: Te lo giuro su quanto ho di più caro al mondo Elisa. Te lo giuro sul nostro amore.

La mattina seguente Elisa e Fabrizio ritornarono a Rivombrosa. Al loro arrivo i bambini si precipitarono dalle scale per abbracciarli felici.
La piccola Agnese correva così veloce tanto da essere ben lontana dalla Contessa Anna che cercava di raggiungerla. I due scesero dalla carrozza e accolsero tutti quei baci e quelle carezze dei bambini.

ELISA (disse abbracciando Agnese): AMORE, ti é mancata la mamma ??

AGNESE: EHH SI! (disse ridendo innoquamente e solo come una bambina di quell'età sa fare)

FABRIZIO: E il tuo papà ?

AGNESE: EH no (iniziando a correre convinta che il papá la inseguisse per giocare con lei).

FABRIZIO: Brutta monella adesso ti prendo!

MARTINO: Avete fatto buon viaggio Elisa??

ELISA: SI piccolo mio! Voi avete fatto i bravi?? (Disse baciandolo sulla fronte)

ANNA: SI cara cognata! Sono Stati degli angioletti! Perfino Clelia e Alessandro sono stati buoni.

MARTINO: Elisa raggiungo papà e Agnese giù al gazebo!

ELISA: SI Martino! Stai attento a non farti male!

ANNA: Non ti ha nemmeno sentito Elisa! É subito corso via! Che bambino vivace! (Disse con tono scherzoso e ironico).

Anna guardò Elisa come a cercare la sua approvazione in quello che aveva appena detto, ma la Contessa sembrava non averla neppure sentita. Teneva gli occhi bassi e sembrava molto incentrata in pensieri che erano di certo cattivi.

ANNA: Elisa che hai? Non mi senti neppure.....

ELISA: Come dici Anna?

ANNA: Dimmi la verità..... che é successo a Torino?

ELISA: Qualcosa che non ti puoi neppure immaginare Anna....

ANNA: Vieni! andiamo a prendere un Thé così mi racconti, se ti va!

ELISA: SI! Andiamo!

Le due donne lasciarono così il giardino. Un giardino immerso nel verde e nella fioritura d' estate che accoglieva le grida e le risate innocenti dei bambini e quelle forzate di Fabrizio che anche se non lo dava a vedere ai propri figli, era molto preoccupato per il futuro di tutti loro.

ELISA:....... capisci Anna? Il Re ha calpestato il volere di suo padre e ha permesso che Ranieri e Lucrezia tornassero liberamente in Piemonte.

ANNA:Come ha potuto fare una cosa del genere? Ora capisco la sua improvvisa voglia di volervi al suo ricevimento. Non capisco come possa essere tanto ingenuo!

Elisa di Rivombrosa-Tutta un'altra StoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora