Tutti parlano di questa roba: essere hip hop.
Spesso scorro i commenti sotto i video o sulla mia pagina facebook e leggo:《Killa non è hip hop》.
Ok, ma lasciate che vi dico come la penso: io credo di essere così grazie a come sono cresciuto.
Ho la terza media, non ho neanche provato a studiare, ho fatto mille lavori, ho passato anni seduto su un muretto a rappare, sono stato in ogni genere di posto e ho pittato graffiti in giro per l'Italia, ho vinto competizioni di freestyle e il rap è diventato il mio mestiere. Mi spiace deludervi, ma sono hip hop, punto. Ho fatto la mia gavetta e quello che ho ottenuto me lo sono sudato.
Molti non immaginano che sia andata così perchè da un pò di tempo tutti vogliono essere rapper, ma dieci anni fa la scena era completamente diversa. Adesso non c'è un cazzo di reality in cui non passi il rapper di servizio e i ragazzini che vogliono fare musica non guardano più come negli anni Novanta a Eros Ramazzotti o a Laura Pausini. Ma è un fenomeno recentissimo.
Quando muovevo i primi passi nel rap la gente mi considerava un alieno, non potevo condividere questa musica con nessuno, o quasi. Scoprire un fan dell'hip hop italiano era un pò come ritrovarsi su un'isola da soli e incontrare altri superstiti.
《Anche tu ascolti rap? Magnifico, cosa ascolti?》
Era una rarità.
Non c'erano rap in tv, in radio, e attenzione attenzione, neanche su YouTube, perchè non c'era. Quindi capitava che ascoltavo dei rapper magari per due o tre anni senza sapere nemmeno che faccia avessero.
Tutto questo era sano, c'era amore per il prodotto. Ascoltavo i dischi con attenzione, non c'era la sovraesposizione che c'è adesso, e nemmeno i finti fan. Persino le ragazze di una volta, se ascoltavano rap, ne sapevano molto di più di tanti ragazzi di oggi.
In questi ultimi anni, invece, il rap è diventato la musica del momento, è diventato il mainstream in Italia.
Lamentarsi di questo non ha senso, però se ci ragiono su un pò mi dico che avrei preferito continuare a crescere e raggiungere questi risultati gradualmente rispetto a come invece è successo anche a causa dell'esplosione del rap, specialmente se poi vengo infilato in un calderone insieme a presunti rapper che in realtà non lo sono.
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Bus323 - Viaggio di sola andata
RandomEmis Killa (pseudonimo di Emiliano Giambelli), nato nel 1989, ha cominciato a fare rap a quattordici anni. Dopo il suo primo album L'Erba Cattiva (2012) - disco di platino, in classifica per oltre un anno -, è diventato uno dei protagonisti della sc...