Bus323 - Viaggio di sola andata

C'è ancora una cosa che volevo dire

Mi scuso, ma voglio tornare ancora agli insulti. Lo so che non bisogna prendersi male, lo so che rispondendo, andando dietro a quelli che rompono i coglioni, si fa il loro gioco. Sto cercando di prenderla sul ridere, come ho provato a fare anche con Il peggiore.

Non so dirti perchè ma a tanta gente do fastidio,
ai miei concerti ce n'è sempre uno che fa il dito.
Di solito sotto i miei video trovo commenti tipo:
fa troppo schifo, è bravo, ma fa troppo il figo.
Faccio una strofa sopra il disco dei colleghi e dicono:
che bomba il disco, peccato per Emis!
Mettono mi piace alla fan page e lasciano gli insulti,
ti piacciono gli insulti ma che fan sei?
Hai detto che qualsiasi cosa tocco è commerciale,
allora sappi che hai la fidanzata commerciale.

Ma, se devo essere sincero, non mi ci diverto molto perchè è tutto vero.
È vero ad esempio che alle mie serate c'è quasi uno stronzo che rompe le palle, che fischia, che mi insulta. All'inizio della mia carriera, quando facevo l'apertura, ci poteva anche stare: uno è li magari da ore e gli salta fuori questo ragazzino, anche più giovane di lui, che deve aprire e per venti minuti lo ammorba con la sua musica che non è quella che gli piace e quella per cui ha pagato. Non ci pensa, se ne sbatte e lo manda affanculo. È normale. L'unica cosa che gli gira per la testa in quei momenti è: fuori dai coglioni che voglio sentire l'altro.
Mi è capitato di aprire vari concerti e ovviamente non c'era troppo entusiasmo nei miei confronti: sono situazioni difficili in cui l'unica cosa da fare è cercare di essere umile e non prendersela a male. Te ne stai buono, tanto dura poco più di un quarto d'ora e te ne vai. Magari sono i minuti più lunghi della tua vita ma poi ti levi dai coglioni e ciao. Mi ricordo una volta in particolare: ero al Leoncavallo, suonavo prima di Entics e tutti volevano lui che in quel periodo era molto più famoso di me. Io rappavo e loro facevano i cori:《ENTICS, ENTICS, ENTICS》. Dopo un paio di canzoni mi ero anche un pò rotto il cazzo di sentirli urlare. Quindi, cercando di mantenere la calma ho detto:《Ragazzi, Entics suona fra un pò, lo sapevate. Se vi fa cagare 'sta roba andate a farvi un giro, vi levate dal cazzo e tornate tra venti minuti》.

Più strano, invece, è che adesso ci sia spesso sotto il palco qualcuno che mi insulta o mi fischia. È per sentire me che qualcuno ha pagato il biglietto.
Di sotto fermo il concerto e dico:《Senti, sei l'unico coglione che spende venti euro per fischiare tutta la sera》.
Una volta ad Alessandria c'era uno che fischiava quando parlavo fra una canzone e l'altra. Parlavo e questo fischiava, uno, due, tre, quattro volte e allora mi sono girate le palle e gli ho detto:《Ma che cazzo fischi? Hai rotto il cazzo》.

Io mi arrabbio perchè sono uno di cuore, nel bene o nel male. Quelli che mi conoscono lo sanno: il vero riconosce il vero, come succede ai lupi. Questo non vuol dire che sono un lupo, vuol dire che sono vero.
Quindi le offese mi fanno incazzare. Puoi imparare a fare i cocktail al bar, a tirar su le case, ma se non sei vero non lo sarai mai. Chi nasce tondo non muore quadrato: è la cosa più vera del mondo, non puoi pretendere di cambiare la tua natura.
Io ho tanti difetti, ma la gente mi vuole bene per i pregi che ho. E il successo non mi ha reso cinico: il fatto che venda non fa di me un venduto, io vendo e sono hip hop, basta.

Quello che dico quando rispondo agli insulti è sostanzialmente questo: bambino di merda, io ero dissociato, paranoico, piangevo con le cuffie nelle orecchie e mi tenevo in vita solo col rap, e tu coglione di quindici anni vieni a insegnare a me cos'è l'hip hop? Non puoi.

Voglio aggiungere un altra cosa che mi fa incazzare, forse l'ultima, davvero assurda: tutti aprono bocca senza sapere niente. Quando ho fatto il pezzo assieme a Skin, ad esempio, c'era un sacco di gente che diceva:《Ma chi cazzo è questa?》. D'accordo, molti dei miei fan sono giovanissimi e magari non ce l'hanno presente quando era con Skunk Anansie, ma non è un buon motivo per non chiedersi chi sia, no? Metti mano a quella fottuta tastiera e vai a vedere chi è, ok?
《Perchè non l'hai fatto con Guè?》è stato quello che mi ha scritto un sacco di gente.
Guè è un amico, uno che stimo moltissimo, ma che minchia c'entra? Non posso lavorare con un'artista internazionale solo perchè tu non la conosci?
Skin è una cantante di fama mondiale che è venuta fisicamente nel mio studio a Milano, dopo essersi letta una cosa che avevo scritto e averla amata, a ha cantato il pezzo assieme a me come se in quel momento fosse per lei la cosa più importante da fare. È stata gentile, umile, disponibile. Una soddisfazione enorme per me.
《Ma chi cazzo è Skin, Emi?》
Ma chi cazzo siete voi.