Firmare con la major

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Nel 2008, passato un anno dalla vittoria a Tecniche, sono ancora lì che cerco di capire come cazzo si fa a fare un disco.
Conosco per sentito dire la Blocco Recordz, un'etichetta piccola indipendente, ma con una certa fama e con alcuni artisti che stimo moltissimo. Mi piace il fatto che abbiano un approccio molto black, mi piace il loro modo di porsi. A Tecniche Perfette ho conosciuto un pò quel mondo, in giuria c'era gente già affermata, e in qualche modo riesco ad arrivare all'indirizzo messenger di uno dei membri della Blocco, un tale Andrea che però tutti chiamano il Freddo.
《Perchè il Freddo?》chiedo.
《Non lo so》mi risponde quello che mi passa il contatto.
Tempo dopo scopro una strana storia secondo la quale da Andrea qualcuno aveva cominciato a chiamarlo Andrea, nessuno sa perchè, e da lì si è arrivati a Freddo.
Quindi scrivo a questo Freddo, gli dico chi sono e che voglio fare delle cose con loro. Lui mi risponde, è gentile, mi promette cose tipo《Ne parliamo》, 《Volentieri》. Prende tempo, ma già il fatto che mi abbia risposto è una bomba.
A quel punto aspetto e intanto vado avanti a fare le mie robe: le serate, i graffiti, mi diverto con gli amici, insomma il solito. Dopo un pò lo risento e gli dico che sto facendo un disco, che mi piace il loro modo di lavorare e che vorrei parlargliene. Lui mi risponde, ma mi tiene in sospeso. Dice che verrà e ci vedremo ma non si presenta mai.

Un giorno, però, mentre sto tornando dalla solita giornata al muretto, mi chiama e mi dice che sa che quella sera devo suonare al Blanco Cafè e che viene a vedermi con Zanna. Arrivo, mi guardo intorno, ma non li vedo, faccio il mio show e sono piuttosto preso male. Finisco di suonare convinto che anche questa volta non se ne è fatto niente, invece poi, uscendo dal locale, sento la voce del Freddo. Di fianco a lui c'è un altro tipo con il cappellino e gli occhiali da sole, deve essere Zanna. Cazzo, sono venuti.
《Zanna》mi dà la mano.《È lui quello di cui mi hai parlato?》
《Si》gli risponde il Freddo.
Zanna mi prende un attimo da parte, parliamo un pò, mi dice chi è, che cosa fa, mi chiede di mandargli delle cose.
C'è un particolare divertente che poi torna sempre nella mia vita. Tempo dopo, diventati miei amici, Zanna e il Freddo mi raccontano che, quella sera al Blanco, Zanna aveva visto il mio taglio di capelli e ha detto qualcosa come:《Non sarà mica quello lì? Ma dove vuole andare con quei capelli?》. Neanche alla Blocco Recordz voleva uno zarro nella sua crew.

Il Freddo passa a Zanna le cose che avevo mandato e il giorno dopo vedo che mi ha aggiunto su messenger e mi ha scritto una e-mail:《Bella man, ho sentito due provini, spacchi》.
Mi sta dicendo che vuole collaborare con me... Caso vuole che quella mattina mi sveglio presto, avevo delle cose da fare, ma mollo tutto e mi metto subito a registrare un pezzo. Sento la base, ci rappo sopra e in realtà non so se fosse un granchè ma di sicuro gli faccio una buona impressione, vede che ci tengo, che sono uno che lavora e che può fidarsi di me.
Il giorno dopo mi chiama e mi dice che G. Soave ha sentito le mie robe ed è impazzito.
G. Soave in quel momento era uno degli artisti di punta, io ero un suo fan e sapevo che stava preparando il suo primo disco solista.
《Vuole metterti nel disco nuovo》aggiunge.

Quindi ci becchiamo dal Freddo e io vado a registrare questo pezzo per G. Soave. Mi sembra che vada bene, non so, ci provo.
《Stasera andiamo a Novara che c'è Dafa che fa un concerto. Ti va di sentirti un pò i suoi pezzi e poi salire sul palco a fare le doppie?》
Sono talmente carico che dico che va bene, non ho paura di niente.
Mi sto preparando per lo show, ascolto in cuffia i pezzi di Dafa per studiarmi le doppia che dovrò fare sul palco, quando Zanna viene da me e mi passa la maglietta della Blocco: salendo sul palco dovevo essere in ordine e vestito come gli altri.
Poi lì si guardano e dicono:《Bon, dai facciamo che sei dei nostri》. Chiamano tutti i soci di Blocco Recordz per comunicare che sono entrato anch'io e così in un attimo sono dei loro. Sono alle stelle.
Mi sono chiesto ogni tanto perchè mi abbiano preso subito. Forse pensavano fossi bravo, ma credo che più di tutto sia stata la voglia di farcela che trasmettevo. Avevo già vinto molte gare e, se sentivo che c'era una competizione in cui come premio davano mille euro, ci andavo, cercavo di vincere e con i soldi mi compravo i strumenti per registrare. Siamo alla fine del 2008.

L'anno dopo, con l'aiuto di Zanna e soci, comincio a fare questo mixtape, Keta Music, ossia un breve compilation non ufficiale che può avere dentro anche basi già edite. Lo sente gente come Guè Pequeno, molti rimangono colpiti. Insomma, piace.
Nel rap funziona così, quando ne salta fuori uno nuovo, c'è il passaparola e si sparge la voce. Faccio un piccolo tour, c'è il mio amico che mi porta in giro, mi fa da spalla, suoniamo sempre gratis a parte qualche volta che ci danno cento euro e facciamo dei brevi concerti da mezz'ora.
Mettiamo in piedi un tour di una settantina di date, in birrerie, posti piccoli, vendo i miei cd e guadagno qualche soldo. A questo punto decido di fare uno street album, un disco indipendente che a differenza del mixtape ha però solo basi inedite. Mentre sto finendo questo nuovo lavoro iniziano a cercermi un pò di persone.
Fibra mi chiede di andare in tour con lui, ma sto lavorando sulle mie cose e non accetto, anche perchè non voglio rinunciare alla mia indipendenza. Poi c'è Guè, che mi fa un discorso un pò spietato del tipo "tu puoi venire ma gli altri li devi mollare": non accetto, voglio rimanere con i miei.
La cosa bella che questo disco, Champagne e spine, partecipano un sacco di nomi della scena, da Marracash a Bassi Maestro, da Entics ai Club Dogo. È una bomba e preparo un nuovo tour con un pò di date in giro per l'Italia, finalmente inizio a portare un pò di soldi a casa con la mia musica.
Da questo momento nasce anche l'interesse delle Major nei miei confronti.
Ci contatta Carosello: Dario Giovannini ci fa una buona impressione, ci dice di prenderci tutto il tempo che vogliamo e di chiamarlo quando ci sentiremo pronti. Per assurdo, proprio il fatto che non si metta subito a parlare di soldi ci piace: abbiamo l'impressione che voglia fare il discorso di più ampio respiro, non cercare di monetizzare il ragazzino in ascesa, per poi spremerlo e gettarlo.
Mi ritrovo in una situazione molto strana: diverse case discografiche mi offrono soldi, anche dieci, dieci mila euro per fare un disco con loro. Per me, che non sono certo ricco, sono un sacco di soldi.
"Cazzo, per sei mesi sono apposto" il mio primo pensiero, ma tengo duro. Prendo tempo e faccio un altro mixtape, The Flow Clocker. Rimango in questo limbo per un pò, finchè nel 2011, quando di anni ne ho ventidue, Carosello ci fa l'offerta giusta, accettiamo, e io entro in un tipo di processo completamente diverso in cui devo rendere conto a delle persone, devo ascoltarne i consigli, lottare per difendere le mie idee quando penso che siano migliori delle loro, farmi proteggere ma intanto farli guadagnare sapendo che quella è l'unica condizione per garantirmi la prima.

Il 19 dicembre del 2011 pubblico in dowloand digitale l'album Il peggiore e il mese dopo L'erba cattiva, il mio primo disco in senso tradizionale.
Il resto lo sapete.

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