Ambra
Arriviamo a casa sua, è bellissima, fuori città, grande e accogliente. In salotto non appena entriamo ciò che attira la mia attenzione sono tutti i suoi dischi appesi alla parete, sono tantissimi e più li guardò più sono orgogliosa di lui. Ci mettiamo subito a preparare da mangiare, o meglio, io apparecchio e assaggio, lui cucina, è sempre stato bravo a farlo e ammetto che un po' mi sia mancata la sua carbonara. Ci sediamo a tavola e tutti sembra normale, come se non ci fossimo mai staccati davvero, c'è sintonia e buonumore nonostante tutto. "Sono ancora bravo a cucinare signorina?" Mi chiede lui dopo aver spazzolato tutto il piatto, "si, decisamente" rispondi io pulendomi la bocca con il tovagliolo, "più di mia madre?" azzarda lui, "non esagerare adesso Moriconi, la cucina di Anna è unica e inimitabile".
Ci siamo bevuti un caffè e ora siamo sul divano mentre mi racconta come è andata con la musica dopo che ci siamo lasciati, "è bellissimo vedere che hai raggiunto tutto questo, quando ho visto tutti questi dischi appesi mi è venuta la pelle d'oca, sono davvero fiera di te Niccolò.....o forse Ultimo" confesso io, "per te sempre e solo Nicolò, Ultimo è un po' la maschera che uso per espormi, ma con te non ho paura di farlo" dice lui guardandomi negli occhi, "ti piace la casa?" chiede subito dopo, "si....è esattamente quella casa che avevamo in mente, lontana dalla strada è in mezzo al verde" dico ricordando il discorso che avevamo fatto anni prima quando eravamo ancora travolti dall'amore, "comunque è molto bella, sia la casa che la canzone" risponde riferendomi al brano di 'colpa delle favole' che ha proprio quel titolo. Lui mi prende la mano e me la stringe, i nostri occhi tornano ad incastrarsi come ci succedeva una volta, nonostante non li avessi mai dimenticati ora fanno ancora più effetto di prima, e hanno la capacità di ipnotizzarmi, "questa casa l'ho comprata pensando che un giorno forse avrei potuto dividerla con te, proprio come sognavamo" sussurra lui accarezzandomi la mano, "Nic...." rispondo sussurrando a mia volta, lui mi interrompe però dicendo ciò che avrei detto io, "si, sei fidanzata", un sospiro esce dalla mia bocca e mi stacco da lui dirigendomi verso l'attaccapanni, "scusa, grazie della cena, è meglio che vada".
Ha tentato di fermarmi, di convincermi a restare, ma non potevo, come avrei potuto rimanere lì con i suoi occhi che mi facevano completamente dimenticare del mio ragazzo che mi aspetta a Milano mentre io sono a casa del mio ex? Non posso fare questo a Tommaso e ho capito che è pericoloso stare troppo vicino a Niccolò, in questo periodo in cui starò qua devo cercare di stargli lontano, vederlo solo in casi estremi. Non avendo la macchina sono andata a piedi per un pezzo di strada, poi ho chiamato un taxi, in teoria avrebbe dovuto accompagnarmi il moro ma è andata meglio così, nella mia testa frullano pensieri che non riesco neanche io a schiarire, stargli vicino peggiora la cosa.
STAI LEGGENDO
Tu mi hai salvato da me - 2
RomanceUltimo è ormai un cantante di alto livello, riempie stadi e i cuori della gente, Ambra invece ha continuato la sua vita laureandosi nell'Università più importante di Milano. Ci sarà per loro l'occasione di rincontrarsi?