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Ambra

"Avevi detto che saresti rimasta ancora un po', mi spieghi che è successo Ambra?" Mi chiede mia madre cercando di fermarmi dal mettere i vestiti in valigia, "mamma niente, devo solo tornare a casa mia" rispondo arrabbiata, è da ieri sera che penso al fatto che debba allontanarmi subito da lui, già l'errore di ieri è stato grave, non può più succedere una cosa simile, "Ambra o parli o tu da questa casa non esci" esclama lei alzando la voce, io mi limito a guardarla negli occhi per poi riabbassare lo sguardo, "è colpa sua non è vero? Chissà come mai ogni volta che scappi da qua è colpa sua.....sei grande e non ti dirò ciò che penso, anche perché è sempre uguale il mio pensiero, ma non lasciare che la vita che ti stavi costruendo venga rovinata da una vecchia cotta adolescenziale" conclude lei prima di scendere al piano di sotto lasciandomi finire di prendere tutte le mie cose e dirigermi in stazione, con direzione Milano centrale.

Non ho avvisato Tommaso che stessi tornando, non volevo vederlo subito, vado subito a casa e senza neanche aprire la valigia mi fiondo nel letto, dove ho passato la giornata. Come poteva una cosa che in quel momento sembrava essere così giusta, essere talmente sbagliata?, non so come dirlo a Tommaso, lui ha sempre riposto moltissima fiducia in me e questo rende il tutto più difficile. Il telefono h squillato infinite volte ma non ho osato guardare chi fosse, ora però è meglio che lo faccia, non vorrei che mia madre si preoccupasse, è già insopportabile così. Come previsto mi aveva chiamata è scritto non so quanti messaggi, poi c'erano 3 chiamate perse di Niccolò e 1 di Adriano.

"Eli ti giuro che non so cosa mi passa per la testa ultimamente" confesso alla mora che era venuta subito a consolarmi non appena le ho detto che fossi tornata casa a Milano, "Ambra può succedere, e poi sappiamo quanto tu abbia amato Niccolò e viceversa, non è neanche stato così facile per te dimenticarlo." Mi rassicura lei, ma dentro di me non riesco ad essere serena, "sì ma capisci che gli spezzo il cuore dicendoglielo?", "glielo spezzeresti il doppio se lo lasciassi senza dirgli come sono andate le cose e lo venisse a sapere da solo.....magari da tua madre conoscendola". "Non hai tutti i torti.....sia su Tommaso che su mia madre".

Passo una nottata terribile, e come fino a qualche tempo fa mi ritrovo a scrivere una lettera per il moro, proprio come facevo nei momenti in cui riaffiorava il suo ricordo nella mia mente. Ho una scatola piena di quelle lettere, mai spedite è mai pensato di farlo.....o forse infondo infondo l'ho sempre voluto fare ma non ne ho mai avuto il coraggio di farlo.

"Caro Niccolò,
Se oggi sono qui a scrivere non è per dire quanto il nostro amore mi manchi o
quanto stavamo bene, è per spiegarti quanto in realtà tu mi faccia male.
Dall'inizio si sapeva che fossimo destinati a finire ancora prima di iniziare,
ma ci abbiamo provato e ci abbiamo sbattuto la testa, dopo quel giorno
mi ero ripromessa di non fare più un errore del genere, non potevo finire
un'altra volta con il cuore spezzato da te.
Possiamo dire però con certezza che le coincidenze a volte è sono fin troppo
precise, e arrivano in momenti non indicati.
Da quando abbiamo iniziato a vederci da semplici amici a Roma le cose
hanno iniziato a prendere una piega strana e sappiamo bene come si è evoluta la cosa.
Mi trovo nel mio appartamento a Milano, sono scappata da Roma e da te e sto scrivendo
un'altra lettera, perché forse è l'unico modo per sfogarmi con te.
Cosa devo fare?
Come lo dico a Tommaso che il mio cuore ha per un attimo riniziato a battere insieme al tuo?
Non lo so, ma una cosa che so è che è la seconda volta in cui mi ritrovo in una brutta situazione
a soffrire, ed anche questa volta è colpa tua.

Forse ancora tua,
Ambra

Tu mi hai salvato da me - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora