10

213 7 1
                                    

Niccolò

L'altra sera con Ambra era come se quella bella sensazione di quando stavamo insieme fosse tornata dentro di me, però ho detto qualcosa di troppo, e lei se ne è andata. Eravamo rimasti che l'avrei accompagnata ma ovviamente non ha voluto ed è scappata da casa mia, dopo un po' le ho scritto per sapere se fosse arrivata casa e per fortuna era arrivata sana e salva. Sono passati tre giorni e non ci siamo sentiti nonostante lei non sia mai uscita un secondo dalla mia testa, oggi mia madre l'ha invitata a cena e lei ha accettato, ma un po' me lo aspettavo, lei per mia madre farebbe di tutto, anche stare a cena con me dopo il modo in cui ci siamo lasciati quel giorno a casa mia. Quando sono arrivato da mia madre mi sono dovuto subito una ramanzina infinita, diciamo che me la sono meritata, le ho raccontato tutto quindi me la sono un po' cercata, mi ha anche fatto una lista di regole per questa cena, tra cui non oltrepassare il limite con la bionda, così da non rovinare anche stasera il tutto.

Una volta arrivata fa il suo ingresso con una vaschetta di gelato della gelateria più buona di Roma che si trova ai Parioli, ci salutiamo normalmente, come se non fosse mai successo niente, e poi ci accomodiamo a tavola per mangiare insieme anche ai miei fratelli. "Allora che farai ora Ambrì?" Le chiede Lorenzo, "a dir la verità non ne ho idea, pensavo che dopo la laurea avrei avuto subito le idee chiare, invece non è così. Volendo potrei entrare nell'azienda dei miei.....però mi conoscete, vorrei guadagnarmi le cose da sola" risponde lei, confermando un'altra volta di essere incredibilmente matura e soprattutto così lontana da come sono i suoi genitori, che è anche il modo in cui l'hanno cresciuta. "È sempre stato un tuo lato bellissimo questo" dice mia madre leggendomi nel pensiero, "qua ormai siamo tutti dipendenti del coglione seduto qua, te pare vero?" Dice Valerio facendo ridere la ragazza e facendo intervenire nostra madre dicendo di moderare i termini. "Niccolò si è creato ciò che desiderava, come gli ho detto l'altro giorno a casa sua non potrei essere più orgogliosa di lui, nonostante tutti i disguidi tra noi" dice lei lasciandoli tutti stupiti, piacevolmente stupiti.

Dopo aver finito il primo, il secondo, il contorno che mia madre ha insistito per fare e la frutta siamo passati al dolce, alla vista dei gusti di gelato scelti da Ambra mi scappa una risata, mi ha ricordato quando stavamo insieme e voleva sempre i soliti gusti, esattamente questi. "Che te ridi?" Mi chiede lei facendo uscire la romana che ha dentro, "ho avuto come un dejavu, pistacchio e cioccolato fondente.....i tuoi soliti gusti" rispondo io, "si, sono ancora i miei gusti preferiti, proprio come qualche anno fa.....però vi ho preso anche altri gusti che so che vi piacciono, come la nocciola per Anna, cocco per Vale, fragola per Lorenzo e stracciatella per te" conclude lei facendomi sorridere un'altra volta e in qualche modo scaldandomi il cuore. Ecco uno di quei suoi particolari che tanto mi mancavano.

Tu mi hai salvato da me - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora