Ambra
Stamattina i miei genitori sono partiti e fino a domani sera sarò da sola, ho deciso quindi di rispolverare delle cose che non ho mai portato a Milano con il trasloco ma che vorrei portare stavolta. Nonostante abbia portato una valanga di vestiti, il mio armadio di casa a Roma è ancora straripante, per non parlare della scarpiera e di tutti i cassetti con i gioielli, ma infondo in me c'è un po' di pariolina viziata, infatti tutto ciò che non mi ero portata via l'ho ricomprato. Vola la giornata indaffarata nel riordinare il casinò che avevo creato nella mia stanza, il pomeriggio è venuta Eli per stare un po' insieme e ci siamo guardate un bel film con i popcorn, proprio come i vecchi tempi. Purtroppo a cena non poteva rimanere perché oggi Andrea le aveva organizzato un appuntamento speciale, quindi nel tardo pomeriggio è andata via.
Sento il campanello e senza avere la minima idea di chi potesse essere guardò dallo spioncino della porta ancora prima di aprire il cancello esterno, è Niccolò. "E tu che ci fai qui?" chiedo io sorpresa, "ti ho portato una cosa, te la lascio al volo, non vorrei disturbare i tuoi" dice lui lasciandomi velocemente un sacchetto, "rimani, sono sola" gli propongo io afferrandogli la mano, lui mi sorride e si fa strada dentro casa mia. Toglie il giubbotto e lo appende all'attaccapanni che c'è all'ingresso, "rieccoce, non è cambiato proprio niente qua dentro" continua lui lanciandosi sul divano, "lo sai che ti vedesse mia madre ti ucciderebbe per quello che hai appena fatto?" gli dico io ridendo, lei odia la gente che su butta sia sui letti che sui divani, specialmente con i vestiti di fuori, "menomale che non c'è!". Alla fine gli ho proposto di fermarsi qua a mangiare, tanto non avrebbe avuto impegni e io nemmeno, così ho iniziato a preparare qualcosa un cucina mentre lui appoggiato all'isola mi osserva in ogni mio passaggio, "pariolì se me avveleni passerai i guai eh, nun so i miei fan che te potrebbero fà" dice lui provocandomi, "addirittura? Ti informo che da quando sono andata a vivere da sola ho imparato a cucinare" gli rispondo facendolo scoppiare a ridere, era incredibile per lui che fossi riuscita ad imparare questa cos'è dopo aver vissuto tutta la vita con chi mi preparava qualsiasi cosa da mangiare.
"Allora che voto dai a questo piatto?" Chiedo io dopo che abbiamo finito, "un 7 dai, c'è margine di miglioramento diciamo" si diverte a rispondermi, "che stronzo!", in un secondo mi ritrovo ad essere sollevata da lui e portata sul divano su cui si lascia cadere insieme a me, "alla cuoca 10 però" dice lui mentre la distanza tra noi è decisamente minima, "Niccolò...." dico solo, "anzi, 10 con lode" continua provocandomi, passa un dito sul contorno delle mie labbra e poi mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio. È una situazione in cui sono bloccata, dovrei spostarmi all'istante, senza neanche pensarci mezzo secondo, eppure perché mi trovo a pensarci? "Che è Ambrì?" una scia di brividi percorre il mio corpo, "t'ho lasciato senza parole?" ecco che peggiora la situazione. Io sono quasi completamente sdraiata con la testa poggiata sul bracciolo del divano, lui è rannicchiato addosso a me ancora fermo alla poca distanza di prima, "cosa sta per succedere?" chiedo io insicura di volerlo sapere, "tu cosa vorresti che succedesse?" mi risponde lui lasciando un bacio umido sul mio collo, come poteva mandarmi in estasi già solo questo? "vuoi che te ne dia un altro?" chiede vedendomi boccheggiare e guardarlo con uno sguardo che ne chiedeva ancora, nonostante avessi già i sensi di colpa.
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Tu mi hai salvato da me - 2
RomanceUltimo è ormai un cantante di alto livello, riempie stadi e i cuori della gente, Ambra invece ha continuato la sua vita laureandosi nell'Università più importante di Milano. Ci sarà per loro l'occasione di rincontrarsi?