Tu mi hai salvato da me - 2

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Ambra

Il tour per quanto sia stancante è bellissimo, persino le ore di macchina, perché alla fine siamo tutti insieme e non c'è un momento in cui non si ride e si scherza, soprattutto io e Niccolò. Siamo arrivati da poco in hotel dove dormiremo stanotte dopo il concerto, lui ha già iniziato a scaldare la voce, misurare febbre e pressione, "appena torniamo a Roma te li butto tutti questi aggeggi" gli dico buttandomi sul letto accanto a lui, "io ti caccio da casa mia" risponde lui poggiando sul comodino tutti i suoi strumentopoli misteriosi, "non era mica casa 'nostra'?" Chiedo provocandolo, lui cerca di trattenere un sorriso non riuscendoci e mi stringe a se. "Quanto mi sei mancata Ambrina" mi sussurra, io mi stringo ancora di più al suo busto e gli lascio un bacio sulle labbra ammirando la sua bellezza che ogni volta mi lascia senza fiato.

Dopo qualche oretta di dormita ci siamo dovuti alzare e iniziare a prepararci, il moro è anche andato a fare il sound check, mentre io mi sono lavata con calma e sono anche riuscita a fare la videochiamata con Eli, e mi ha comunicato che ci sarà all'olimpico. Appena finisco tutto raggiungo lo stadio e vediamo le prime persone entrare riempiendo il prato in poco tempo, mentre camminiamo vicino al palco c'è anche qualcuno che ferma me e Anna e inizia a riempirci di domande, come "ma quindi siete tornati insieme?", in effetti non l'abbiamo proprio annunciato ma già la mia presenza all'altra data era un indizio.

Il concerto inizia e come ogni volta io e i miserabili siamo tutti ammassati a cantare a a squarciagola le canzoni, siamo veramente fan, indipendentemente dal fatto che abbiamo un rapporto con Niccolò, io e Gianmarchino ci scateniamo proprio, lui mi prende sulle spalle e io grido ogni parola di ogni sua canzone. Ciò che mi ha reso facilmente riconoscibile ai suoi concerti è però il fatto che io salto, corro, recito i suoi testi e coinvolgo anche persone che non conosco ma che mi ritrovo affianco, devo dire che con tutto il movimento che faccio questo è meglio di un allenamento in palestra per me.

Il divertimento che sto provando in tutte le date è inspiegabile, se non fosse per il mal di testa e la fatica a digerire ciò che mangio, ho anche sentito il medico e mi ha consigliato di mangiare leggero e in caso di mal di testa prendere subito un medicinale. Ovviamente Niccolò non sa nulla, altrimenti ogni 10 minuti mi chiedere come sto, se mi serve un oki o se ho ancora lo stomaco ribaltato, "andiamo?" Mi chiede lui uscendo dagli spogliatoi dello stadio fresco di doccia post concerto, raggiungiamo la macchina e andiamo dritti dritti in hotel. Il mio intento di passare inosservato con i miei sintomi ovviamente fallisce, infatti sono costretta a catapultarmi in bagno nel giro di 3 secondi appena dopo 10 minuti che eravamo finalmente a letto. "ti ha disturbato la macchina?" Mi chiede mentre tiene i miei capelli in una coda e la mia faccia è esausta dopo tutto ciò che ho tirato fuori dal mio corpo rimettendo, "non credo, comunque sto bene non preoccuparti" gli rispondo, e dopo essermi sistemata torniamo a dormire.