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Niccolò

Oggi è stata una giornata strana ma bellissima allo stesso tempo; Ambra ha dormito qui e sa quando si è svegliata ha indossato il suo miglior sorriso, facendomi sorridere anche a me più di quanto io facessi ultimamente. È stato come tornare a quando stavamo insieme, solo che a quei tempi vivevamo con i genitori, ora invece abbiamo vissuto queste 24 ore in questa casa, la mia casa.....quella che ho sempre sperato diventasse la nostra casa.

Stamattina abbiamo fatto prima una bella colazione, poi ci siamo allenati insieme in palestra con la mia musica, che quando esce dalla sua bocca è molto più bella, poi abbiamo pranzato e dormito, al nostro risveglio il caldo era talmente tanto che senza neanche metterci un costume ci siamo lanciati in piscina passando tutto il pomeriggio così. "Nic l'asciugamano?" Urla lei dal bagno dove stava facendo la doccia, le portò un accappatoio pulito che ha la chiave ricamata sopra, ormai è ovunque in casa mia, apro leggermente la porta e lo appoggio sul lavandino insieme ad una mia maglia e un pantaloncino, lei ha la valigia in macchina da quando è arrivata. "Che onore avere l'accappatoio ufficiale di Ultimo" dice lei ridendo venendomi incontro in salotto, "non sai quante ti invidierebbero" le rispondo io stando al suo gioco, "per aver fatto la doccia a casa di Ultimo ed essere davanti a lui in accappatoio? tantissime in effetti" continua ridendo, "in realtà non intendevo quello.....ma facciamo finta di niente hahaha". Lei prosegue verso la camera e io non riesco a non seguirla, mi ha fatto incantare da quando è uscita dal bagno, con i suoi capelli biondi bagnati e i suoi occhi chiari, il suo viso struccato e il suo sorriso.

"Che fai mi segui? non sono ancora diventata una ladra" mi dice ridendo notando la mia presenza, "non si sa mai, dai mi giro" dico facendolo davvero per darle modo di cambiarsi senza me che la guardo, dopo qualche secondo è vestita e mi da il via libera per rigirarmi, "mi fai sempre lo stesso effetto" le dico io dolcemente, lei mi guarda meglio occhi per poi abbassare lo sguardo e sorridere imbarazzata, non sa che dire. Mi avvicino a lei circondandole le spalle con il braccio e camminando verso il divano, "mi sa che dovrò farti pagare la tassa di soggiorno da domani" le dico prendendola in giro, "giuro che domani me ne vado haha" risponde lei, "rimani quanti vuoi, davvero" concludo accomodandoci sul divano e accendendo la tv.

Finito il film sono uscito a fumare una sigaretta e mentre sono qui che me la godo prima di andare a dormire, mi raggiunge anche lei sedendosi sul bordo del tavolo difronte a me. "Ricordi quando ti avevo chiesto di farmi fare un tiro?" Mi chiede lei sorridendo, "eccome, era una delle prime volte che ti portavo con me e i miserabili......quando ancora non mi sopportavi pariolì" le dico avvicinandomi per raggiungere il posacenere dietro di lei sul tavolo, un movimento che voleva essere innocente scatena in noi qualcos'altro però, dopo avere lasciato il mozzicone la vicinanza era fin troppa e tra i nostri volti c'era solo qualche centimetro a dividerci.

Spazio autrice
Il vento sta cambiando? Lo vedremo nel prossimo capitolo😇😇😇

Tu mi hai salvato da me - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora