217. Meritare di vivere bene l'amore (e non di meglio)

59 8 14
                                    

N/A: e dopo il mega capitolo di lunedì su "Una nuova casa (e vita?) per Lovino" (sì, dopo quattro anni quasi ho fatto uscire il secondo capitolo!), eccomi qua con un capitolo iper lungo sulla nostra coppia queer alcolizzata preferita, Aleksander e Giorgio!

Spero tanto vi possa piacere.
Sottolineo che è di oltre 4 mila parole e io di solito faccio i capitoli attorno alle 1000-1200 parole o massimo sulle 1300 parole o ancora più raramente 1400, quindi... è giusto un cicinino in più del solito!

Inoltre questo capitolo ha bisogno di avvertenze.
Infatti contiene riferimenti e discussioni riguardanti atti sessuali e scene di atti sessuali.

Con Giorgio e Aleksander.

Avete letto bene, cari lettori.
Provate a indovinare qui come sia possibile con il nostro 1000% sex averse ace Giorgio sia coinvolto in atti sessuali e chi vince otterrà un biscotto immaginario --->

Detto questo, buona lettura!


Aleksander strizza gli occhi chiusi con ancora più forza e cerca di capire perché.
Poi sente un movimento sul letto accanto a sé e un mugugno, un po' soppresso, un po' acuto.

Spalanca gli occhi all'istante e ci mette un attimo a non stupirsi del fatto che il soffitto è della sua camera a Trieste e non a Roma con gli altri.

Continua a fissare il soffitto e si gratta la pancia nuda (è estate, c'è caldo ed è già tanto che dorme con i boxer... A proposito di boxer, ha l'alzabandiera!) quando risente quel verso strozzato e si gira, trovandosi davanti la schiena nuda di Giorgio.

E poi qualcosa clicca. Sono insieme a casa sua a trascorrere un po' di tempo a fare la coppietta con più libertà e ovviamente dormono insieme ma non abbracciati perché c'è troppo caldo per quello, anche se sono entrambi in boxer.

Il friulano cerca di non fissarsi sul sedere del fidanzato coperto dal sottile tessuto e, confuso come suo solito, gli scuote una spalla al terzo verso che gli scappa dalle labbra e chiede: <Gigi? Gigi, che c'è? Svegliati-!>

E poi Giorgio geme.
No, Aleksander non sta avendo le traveggole, Giorgio ha proprio emesso un gemito. Un versetto acuto, lungo e lascivo che va dritto dritto al suo alzabandiera, ora peggio di prima.
Ma l'unica cosa che riesce a chiedersi è “Come?!”.

Aleksander rafforza la presa sulla spalla altrui, lo scuote ancora e lo richiama, anche se con voce più tremante: <Gigi, Gigi? Che c'è?>

E il veneto si gira di scatto dalla sua parte, spalancando gli occhi, il volto paonazzo.
Respira affannoso per lunghi secondi, fissandolo dritto nelle pupille. Manda giù un groppo in gola, abbassa le mani e borbotta: <Porca puttana.>
Si morde il labbro inferiore mentre trattiene un altro verso (questa volta non un vero e proprio gemito ma ci va vicinissimo) e si rannicchia un pochino.

E Aleksander, perspicace quanto un sasso e curioso come pochi, abbassa lo sguardo su dove sono le mani di Giorgio e...
E ora sì che i boxer gli fanno male, porca puttana.

Perché Giorgio è lì, steso sul suo letto, rosso, affannato, bellissimo come sempre e con una erezione delineata dai boxer.

Aleksander crede si star sognando perché non è possibile.
<Ehi!> strilla Giorgio e il friulano torna a guardare quello stupendo volto paonazzo, ora ancora più rosso (se possibile), e ora pure deliziosamente imbronciato.

<Non guardare! Porca troia quanto odio Feli-> alza una mano e copre con la bocca l'ennesimo mugugno <Chi cazzo ha voglia di fornicare a quest'ora del mattino?!>
Aleksander non risponde, ma vorrebbe tanto urlare «Io!» perché, beh, .

Casa Vargas 2 - Le regioni d'ItaliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora