La prima volta che ci riflette su, è molto piccolo.
Come un fulmine a ciel sereno, forse un cielo ignaro ma pur sempre sereno; è capitato durante la prima, e probabilmente ultima, volta in cui Romulus l'ha visitato.
Stava gironzolando e semplicemente l'Impero Romano l'aveva trovato, raggiante e possente come un Marte in terra, e gli era andato incontro esclamando: <Venetia!>
Nessuno lì attorno s'era domandato l'impossibile nome, perché Romulus li aveva piegati al suo enorme volere e tutti erano rimasti immersi nelle loro faccende e vite.
Ma ancor prima che parlasse, forse anche prima che registrasse che fosse in quella piazza qualsiasi, aveva saputo che c'era qualcosa in lui.
Perché era stato scosso.
Qualcosa dentro di lui lo riconosceva come suo capo, suo sovrano.
Il suo Impero.
L'unico e glorioso impero in tutto il mondo conosciuto, escluso il mistico Oriente.Romulus l'aveva abbracciato, quasi spaccandogli le allora gracili spalle, e una volta liberatolo da quella presa aveva esclamato: <Con il giusto allenamento, in fretta diventerai un grande uomo, degno di essere mio discendente!>
E poi aveva prestato poca attenzione al resto.
Perché più volte, a momenti anche casuali, sarebbe tornata la domanda che s'era fatto in quel momento."Uomo? In che senso uomo?"
Perché Romulus non l'aveva inteso come umano, bensì come uomo umano, diverso da donna umana.
Ma lui era già uomo umano, no?
L'uomo umano era diverso dalla donna umana per via di caratteristiche fisiche.Aveva già un pene, non doveva crescere; non tanto in lunghezza, quanto in spuntare dal nulla dal basso ventre. Ed era abbastanza sicuro che la seconda cosa non fosse possibile per gli umani (né per lui, probabilmente!).
Era nato uomo umano, per comodità, supponeva.
Per mescolarsi meglio.
Infondo, altrimenti, come avrebbe dovuto mescolarsi? Rimanendo un blocco di terra, con fiori e rampicanti e tutto il resto?Ogni tanto ci pensa e sorride, pensando che forse sarebbe meglio così.
Perché più continua a pensarci, più volte nel corso dei secoli accarezza quella domanda, più la confusione si complica.Cos'altro vuol dire essere uomo?
Ma quel giorno passò e, nel giro di un mesetto, la domanda sbiadì gradualmente con la venuta di Romulus.
La domanda ritornò con violenza un giorno qualsiasi in quel lungo e turbolento declino dell'Impero, durante una delle tanti invasioni barbariche che aveva attraversato anche i suoi terreni.
Al segnale di pericolo, aveva afferrato la prima arma a portata di mano e aveva iniziato a urlare a chi aveva attorno di seguirlo, principalmente i servi del palazzo in cui viveva, correndo alla ricerca di un rifugio per tutti loro.
Sperò disperatamente che la cantina più in profondità, la più fredda tra tutte, fosse abbastanza lontana per far desistere qualcuno dal trovarli.
E proprio mentre era pronto a barricare l'entrata, si palesò una guardia del palazzo che lo squadrò da cima a fondo e sbraitò: <Perché ti vuoi nascondere! Sii uomo e vieni fuori a combattere!>
E ancora una volta la domanda lo investì come un pugno nello stomaco, mentre fissò imbambolito l'umano di fronte.
Questi s'arrabbiò in fretta e lo trascinò via, lasciando quei poveri umani a sé stessi, mentre borbottava come fosse doppiamente non-uomo, in quanto voleva nascondersi con gli altri e, per di più, con dei servi.E continuava a non capire.
Cosa intendeva?
Era anche cresciuto, s'era allenato e aveva imparato a maneggiare le armi. Era ormai un ragazzo sviluppato agli occhi umani, un giovane adulto quasi, dalle spalle larghe e forti. La sua fisionomia era indubbiamente quella di un uomo umano, ma allora cos'era che mancava?
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Casa Vargas 2 - Le regioni d'Italia
FanficLe avventure e le storie delle nostre amate regioncine continuano senza nessuna modifica, semplicemente sono così troppe che una singola storia di Wattpad è insufficiente per contenerle tutte! Quindi imbarcatevi pure, non cambia niente dall'origina...