Vernon Dursley suonò il campanello dell'orfanotrofio e poco dopo una signora sulla quarantina aprì la porta.
Il viso della donna divenne cupo quando vide il bambino tra le braccia dell'uomo."Io e mia moglie abbiamo già un figlio che richiede la nostra completa attenzione. Non possiamo occuparci di un altro."
"In questo caso non potevate evitare la gravidanza?"
"Non è mio figlio."
La direttrice dell'orfanotrofio si rassegnò e prese dolcemente il bambino tra le braccia.
"Come si chiama?"
"Harry Potter."
Vernon scese dalle scale, ma poco dopo si fermò e aggiunse un'ultima cosa, prima di andarsene definitivamente.
"È muto."
La signora guardò l'uomo andarsene e poi osservò il bambino tra le sue braccia.
Era un bambino molto bello eppure vita lo stava già mettendo a dura prova.
Sospirò e chiuse la porta.***
— 5 anni dopo —
Tom fissò il nuovo ragazzo che era appena entrato nella sua stanza.
Era sempre stato solo visto che tutti lo temevano.
Tuttavia, quel giorno, la direttrice era venuto a trovarlo per dirgli che avrebbe condiviso la sua stanza con quel ragazzo.
Lei giustificò la sua richiesta dicendo che il ragazzo aveva dei bisogni speciali e non poteva essere collocato con tutti gli altri bambini della sua età.Tom rimase sorpreso quando scoprì che l'altro ragazzo era all'orfanotrofio da cinque anni, visto che non lo aveva mai visto prima d'ora.
Osservò la signora aiutarlo a sistemarsi.
Aveva dei capelli neri scompigliati e dei bellissimi occhi color smeraldo.
Tom notò con stupore l'atteggiamento affettuoso e tenero della direttrice nei confronti del bambino.
A lei non piacevano i bambini. Spesso li trovava troppo rumorosi, eppure, stranamente, si prendeva molta cura del nuovo arrivato."C'è qualcos'altro di cui hai bisogno, Harry?"
Il ragazzo scosse e la donna gli sorrise prima di uscire, chiudendo dolcemente la porta. Tom aveva notato molto chiaramente la differenza di come veniva trattato lui e gli altri bambini dell'orfanotrofio e voleva capirne il motivo.
"Quindi il tuo nome è Harry?"
Il ragazzino annuì e poi lo indicò, inclinando la testa da un lato.
Tom capì immediatamente la domanda silenziosa e non esitò a rispondere."Il mio nome è Tom. Per caso sei muto?"
Harry annuì tristemente e Tom gli sorrise gentilmente, comprendendo ora meglio l'affetto della direttrice: nessuno poteva accusare il ragazzo di fare troppo rumore.
Inizialmente Tom era piaciuto agli adulti dell'orfanotrofio perché era sempre calmo e educato, ma ora avevano paura di lui o si sentivano a disagio con lui.
Tom aveva capito da tempo che gli adulti lo trovavano strano e che quindi non sarebbe mai stato adottato, nonostante avesse solo sette anni.
Harry sembrava condividere la sua sfortuna perché, nonostante sembrasse un vero angioletto, nessuno avrebbe voluto adottare un bambino muto.Tom non sapeva più cosa dire e gli dava fastidio stare lì a fissare il nuovo ragazzo.
Tuttavia, al corvino non sembrava importare e salì sul suo nuovo letto, sedendoci poi sopra. Successivamente si guardò intorno, scrutando la stanza e non sembrava preoccuparsi della mancanza di lusso, cosa che rassicurò il suo compagno di stanza, visto che a quest'ultimo non piaceva le persone che si lamentavano costantemente di tutto.In quel momento Tom avrebbe voluto darsi un pugno: era ovvio che Harry non si sarebbe lamentato, non avrebbe potuto nemmeno farlo se avesse voluto. Tutto quello che poteva fare era tenere il broncio e non avrebbe fatto molta differenza visto che, come al solito, non avrebbe fatto alcun rumore.
Tom sorrise a quel pensiero e poi trovò un nuovo argomento di cui parlare.

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𝐈𝐥 𝐁𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐑𝐞𝐭𝐭𝐢𝐥𝐨𝐟𝐨𝐧𝐨
FanfictionHarry Potter è nato più o meno nello stesso periodo di Tom Riddle. Abbandonato nello stesso orfanotrofio di quest'ultimo dallo zio, lui e Tom si ritroveranno uniti dal loro passato. Insieme non si fermeranno davanti a nulla per raggiungere il futur...