"Hagrid, a quanto pare le voci sono vere. Hai davvero un'Acromantula in tuo possesso qua a scuola."
Essendo tali voci limitate a ciò che Harry gli aveva detto, non aveva mai dubitato della loro veridicità.
Il mezzo gigante si voltò di scatto, lasciando cadere il coperchio della scatola. Probabilmente aveva provato a nascondere la creatura con il suo corpo, ma era troppo tardi.
"Sono costretto a denunciarti. Dubito che volessi uccidere qualcuno, ma..."
"Fermati! Non hai capito niente."
"Sai che domani i genitori della ragazza saranno qui e è normale che la scuola voglia eliminare la cosa che ha ucciso la loro figlia, vero?"
"Aragog non ha ucciso nessuno. Lo so per certo!"
Ma era impossibile per lui dimostrarlo.
Sapere che un ragno così pericoloso si trovava nello stabilimento avrebbe cancellato tutti i sospetti su Harry.
Non avrebbero più cercato l'autore dell'omicidio.
Quanto al primo attacco, si sarebbero accontentati di pensare che si fosse trattata di una battaglia che si era poi intensificata, di un caso a parte.
Dopotutto era passato molto tempo da allora.
"I mostri non possono essere addomesticati. Ora fatti da parte."
"No!"
"Fatti da parte, Hagrid. Non lo ucciderò. Lo consegnerò semplicemente al preside e alle autorità competenti."
"Ma così lo uccideranno!"
"Probabilmente hai ragione e sicuramente è molto brutto, ma avresti dovuto pensarci prima di portare una creatura del genere a Hogwarts. A causa tua è morta una ragazza e dovresti fare quello che ti dico se non vuoi essere espulso."
"No!"
Tom perse la pazienza e lanciò un incantesimo che fece aprire la scatola, facendo sbucare fuori immediatamente l'Acromantula, senza dubbio comprendendo la serietà della sua situazione.
"Stupeficium!"
Il suo incantesimo mancò di poco la creatura, la quale riuscì a uscire dall'aula più velocemente del previsto.
"Aragog!"
I due stavano per inseguire il ragno quando Harry apparve sulla soglia, tenendo tra le mani l'Acromantula pietrificata. Hagrid fece un passo verso la sua creatura, ma Tom gli bloccò la strada.
"Ti consiglio di non compiere azioni avventate. Così sei già abbastanza nei guai."
Hagrid abbassò le braccia, arrendendosi.
"Il preside dovrebbe essere nel suo ufficio. Faresti meglio a seguirci. Una volta che lo scoprirà, ti chiamerà lo stesso."
Si avviarono dunque verso l'ufficio, prendendo la strada più affollata.
Harry teneva il ragno a debita distanza da sé per due ragioni molto diverse.
In primo luogo, trovava i ragni davvero disgustosi e doverne tenere uno, anche se pietrificato, non gli piaceva affatto e, in secondo luogo, era sotto lo sguardo di tutti coloro che incontravano sul loro cammino.
Lui e Tom avevano riflettuto attentamente sul loro piano d'azione e avevano deciso di diffondere la voce sull'Acromantula il prima possibile.
Questa notizia avrebbe presto sostituito quella sulla possibile colpevolezza del più giovane e, una volta resa pubblica e risolta la questione, nessuno se ne sarebbe più ricordato.
Fecero voltare molte persone mentre passavano, finché non raggiunsero finalmente la statua che sorvegliava l'ingresso dell'ufficio del preside.
"Vorremmo parlare con il preside. Si tratta di una cosa importante."
Il grifone sembrò osservarli per un attimo, prima di permettere loro di avanzare. Una volta in cima alle scale, fu Tom a bussare due volte.
"Avanti."
Il permesso di entrare fu dato quasi subito e il più grande lasciò entrare per primo il mezzo gigante.
"Che succede, signor Hagrid? Ah, signor Potter e Riddle, che sorpresa! Cosa ci fate tutti qui?"
Abbassando leggermente lo sguardo verso ciò che dondolava all'estremità delle braccia del più piccolo, esclamò: "Per la barba di Merlino! Per caso è un Acromantula?"
"È proprio così, signor preside. È anche la creatura responsabile della morte di uno dei suoi studenti."
La reazione fu immediata.
Il preside si fece cupo e si alzò dal suo posto.
"E sapete per caso come un simile mostro sia potuto entrare nel castello?"
"Non è un mostro! Aragog non farebbe mai del male a nessuno!"
Tom interruppe il mezzo gigante prima che potesse aggiungere altro.
"Rubeus si era sbagliato sulla sua specie quando lo aveva trovato. Pensava che fosse solo una tarantola golia e lo ha tenuto segreto perché sapeva che i ragni non sono accettati a scuola. Non intendeva niente di male."
"Voglio crederti, Tom. Posso vederlo?"
Harry si avvicinò e posò l'Acromantula sulla scrivania. Con le lacrime agli occhi, Hagrid implorò il preside.
"Non gli faccia del male. È innocuo."
"Nessuna Acromantula è innocua, signor Hagrid. E mi dispiace, ma la decisione non è mia. Dovrò chiamare gli Auror, saranno loro i responsabili di questa faccenda. Pur essendo consapevole che le lezioni inizieranno tra pochi minuti, mi trovo costretto a dovervi farvi rimanere qui. Visto che lo avete trovato voi siete i nostri unici testimoni."
"Certamente, signore."
"Ma a Aragog non succederà nulla, vero? Cosa succederà? Cosa gli faranno?"
"Mi spiace, signor Hagrid. Non posso prometterti nulla, ma sappi che, nella migliore delle ipotesi, il tuo 'Aragog' verrà spedito lontano da questa scuola e da te. Tuttavia, sarà ancora vivo."
"Ma…"
"Ha ucciso una studentessa. Non può continuare a vivere qui. È troppo pericoloso. Non hai comunque le qualifiche per prendertene cura e sarebbe più sicuro per te sbarazzartene, anche se non fosse accaduta questa tragedia."
Il preside si allontanò dalla scrivania, afferrando con le mani un po' di polvere volante.
"Tom, ti sarei grato se andassi a chiamare il professor Silente. Senza dubbio la sua presenza sarà presto necessaria."
"Vado subito, signore."
Diede a Harry un'ultima occhiata prima di voltarsi. Scese lentamente le scale e decise di andare nell'aula dell'insegnante: a quell'ora tarda avrebbe già finito di mangiare.
Pensò a cosa avrebbe dovuto fare una volta che trovatosi di fronte al professore.
Se il preside era pronto a credere a tutto quello che diceva, il vecchio professore non si lasciava di certo ingannare così facilmente. Doveva fare di tutto affinché, se mai avesse dubitato della sua storia, anzi, della loro storia, nessuna delle sue parole e nessuno dei suoi gesti lo tradissero.
Se avesse anche solo dei sospetti, non lo avrebbe detti a alta voce, ma se per errore gli avesse dato degli indizi...
Non era più solo per lui, ma anche per Harry che doveva svolgere un ruolo esemplare.
Se fosse stato scoperto, il suo amico verrebbe coinvolto e non voleva che venisse punito per i suoi errori.
Traendo un profondo respiro, bussò alla porta semiaperta, con una mano appoggiata alla maniglia.
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𝐈𝐥 𝐁𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐑𝐞𝐭𝐭𝐢𝐥𝐨𝐟𝐨𝐧𝐨
ФанфикшнHarry Potter è nato più o meno nello stesso periodo di Tom Riddle. Abbandonato nello stesso orfanotrofio di quest'ultimo dallo zio, lui e Tom si ritroveranno uniti dal loro passato. Insieme non si fermeranno davanti a nulla per raggiungere il futur...
