chapter thirteen

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"È stato magnifico quello che ho visto" mi dice Bill.

"Sapevo che ti sarebbe piaciuto,comunque divertiti al festival con le vostre fan italiane"

"Certo,prometti che ci guarderai quando ci esibiremo?"

"Ovvio" sorrido.

"Ti ricordi...quando ti chiamavo stellina?".

Risentire quel nomignolo riattiva tutti i miei deja-vù possibili nella mia mente.

"Si...si certo che me lo ricordo" rispondo timidamente.

C'è di nuovo silenzio,ma dai nostri sguardi sentiamo molto molto di più.

Non ci siamo nemmeno accorti di essere di nuovo vicini.

Parlano i nostri occhi,adesso.

Avviciniamo piano le punte dei nostri nasi per poi far unire le nostre labbra.

Stretti l'uno con l'altra ci baciamo dopo tanto tempo.

Lo volevamo entrambi,ma eravamo troppo orgogliosi per ammetterlo.

Con gli occhi chiusi,le mie mani sopra il suo petto,una che mi tiene dalla vita e l'altra che tiene la mia guancia continuiamo sempre più intensi.

Dopo un pochino interrompiamo e mentre riprendiamo fiato rimaniamo attaccati con le nostre fronti,a guardarci e guardarci.

Si sentono solo i nostri respiri affannati in aria,solo questo.

Accenniamo un sorrisino e lentamente ci stacchiamo.

"Io vado allora. Buonanotte,Meine Liebe"

"Buonanotte".

Chiusa la porta di camera mia continuo ancora a sognare ad occhi aperti quel bacio.


"Veronica oggi sei un po' distratta lo sai?" Kathrin ed io stiamo sistemando le stoffe a posto.

"Hai ragione,è che mi sono successe tante cose ieri sera"

"Tipo?"

"Tipo che ho toccato il letto a mezzanotte e mezza" cerco di sorvolare ciò che mi è successo veramente ieri notte.

Kathrin scoppia a ridere,e poi mi fa notare che il mio telefono sta squillando.

Spalanco gli occhi quando leggo il nome nel display.

"Ma buongiorno superstar,strano che mi chiami di mattina"

"Buongiorno,comunque ieri tra tutte le distrazioni che abbiamo avuto mi sono dimenticato di dirti che oggi sarei andato a visitare la tua accademia"

"Cosa?!"

"Scusami se te l'ho detto solo ora ma ho potuto prendere il telefono adesso"

Cerco di mantenere la calma.

"Ok ok tranquillo,ora dove sei?"

"Sono appena arrivato"

Un altra voce mi chiama.

"Signorina Fischer per favore è arrivato Bill Kaulitz,oggi sarà la sua assistente personale per la visita all'accademia. Vada fuori su!" mi dice la segretaria.

"Arrivo" chiudo la chiamata ed esco velocemente fuori.

Lo vedo,oggi indossa pure il giubbotto di pelle.

Io vado pazza per gli uomini con il giubotto di pelle,e se si tratta di Bill Kaulitz vado nel pallone.

"Ok allora ascoltami,la dentro c'è tipo un quarto delle tue fan,tu mantieni la calma che ci sono io a scansarle via"

Sweet Nothing~Bill Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora