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Respiro profondamente, cercando di ignorare il senso di astio immotivato che provo verso Beth mentre mi offro di andare a cercare degli strumenti musicali. Mi avvicino a lei con un sorriso forzato, cercando di nascondere i miei veri sentimenti dietro una cortesia di facciata.

Beth è l'incarnazione stessa della gentilezza e della timidezza, con il suo sorriso dolce e i suoi modi delicati. Mi sento ancora più irritata dalla sua presenza pacifica e innocente, e mi domando perché provo questo astio nei suoi confronti.

<<Hey, Beth,>> dico con voce falsamente cordiale, cercando di convincermi che la mia avversione per lei è solo frutto della mia immaginazione. <<Ho pensato che potrei andare a cercare io i strumenti musicali. Che ne dici?>>

Il mio sorriso si affievolisce mentre Beth risponde con gentilezza alla mia proposta. <<Oh, grazie mille, Sam,>> dice con un'espressione comprensiva. <<Ma Daryl si è già offerto di andare a cercare degli strumenti. Dice che dovrebbe partire tra qualche ora.>>

Una fitta di delusione mi attraversa mentre assorbo le sue parole. Non posso negare il senso di frustrazione che provo nel vedere Daryl prendere l'iniziativa e offrirsi volontario per qualcosa che avrei voluto fare io. Eppure, non posso biasimare Beth per aver accettato la sua offerta con gratitudine.

<<Ah capisco, chiederò a lui allora>> faccio un sorriso e lei ricambia, contenta della mia offerta.

***

Esco dalla prigione e mi avvicino al cancello, notando Daryl in piedi di fronte alla sua moto. Il suo profilo è definito dalla luce del sole che filtra attraverso le nuvole, mentre tiene una sigaretta tra le dita, il fumo che si solleva lentamente nell'aria.

La sua espressione è assorta, concentrata su chissà quale pensiero mentre osserva l'orizzonte. Posso vedere la tensione nei suoi lineamenti, la mandibola serrata e lo sguardo fisso verso l'orizzonte.

Mi fermo a qualche passo di distanza, incerta su come avvicinarmi. Anche se siamo nella stessa area, sembra che ci sia un abisso di distanza tra noi, una distanza che non so come superare.

Il suono del cancello che cigola leggermente sotto il vento attira la sua attenzione, e i suoi occhi si alzano per incontrare i miei. Non c'è un sorriso sulle sue labbra, solo un'ombra di riconoscimento mentre mi guarda.

Per un momento, rimaniamo in silenzio, immersi nel nostro mondo di pensieri e incertezze. Poi, con un cenno del capo, Daryl si volta leggermente, offrendomi un posto accanto a lui. Non c'è bisogno di parole mentre mi avvicino e mi siedo, sentendo il calore del sole sulla mia pelle e il profumo della sigaretta che fluttua nell'aria.

È un momento di quiete e comprensione mentre ci troviamo lì insieme, immersi nei nostri pensieri e nelle nostre speranze per il futuro incerto che ci attende. Anche se non possiamo cambiare il passato, posso solo sperare che questo momento segni un nuovo inizio per noi due.

Mi avvicino lentamente a Daryl, sentendo il peso del nostro silenzio condiviso mentre mi avvicino. <<Posso... posso chiederti una sigaretta?>> chiedo con voce timida, sentendomi improvvisamente incerta di fronte a lui.

Daryl mi osserva per un istante, come se stesse valutando la mia richiesta. Poi, senza dire una parola, estrae una sigaretta dal pacchetto e me la offre, insieme a un accendino. I nostri sguardi si incrociano per un breve istante, comunicando più di qualsiasi parola potrebbe mai fare.

Accetto la sigaretta con un lieve sorriso di gratitudine, sentendo il calore del gesto di Daryl risuonare dentro di me. Accendo la sigaretta con mano ferma, osservando il fuoco danzare sulla punta del tabacco mentre mi perdo nei suoi occhi intensi.

Immune priquel; daryl dixonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora