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Le candele che punteggiano la chiesa proiettano ombre inquietanti sulle pareti screpolate, creando un'atmosfera di mistero e tensione. Il prete, visibilmente impaurito ma anche speranzoso, si avvicina con esitazione mentre noi ci raduniamo nel cuore della chiesa.

Eugene, con la sua voce solenne e sicura, parla della sua missione a Washington e del potenziale per sviluppare una cura. <<Sam è l'unica con un DNA modificato>> rivela con serietà, i suoi occhi scrutando il gruppo con determinazione.

Io, con il cuore che batte forte nel petto, guardo intorno, cercando conforto negli sguardi degli altri. Daryl, al mio fianco, tiene saldamente la sua balestra, mi dà coraggio.

<<Che cosa significa?>> chiedo a Eugene, la mia voce appena un sussurro nell'aria carica di tensione.

<<Significa che potresti essere la chiave per salvare l'umanità>> risponde Eugene, il tono della sua voce grave e carico di significato.

Rick, il nostro capo, si avvicina con passo sicuro, il suo sguardo severo ma determinato. <<Dobbiamo andare avanti con cautela>> dice, la sua voce riempita di autorità. <<Ma se c'è una possibilità di trovare una cura, dobbiamo esplorarla>>

Mi sento sopraffatta dalla gravità della situazione, ma anche determinata a fare la mia parte. Con il sostegno del gruppo e la promessa di una speranza futura, ci prepariamo a intraprendere il nostro prossimo passo verso l'ignoto.

Nel bagliore incerto delle candele, sollevo una domanda che fa sobbalzare Abraham dall'altra parte della stanza. <<Ma quanto sei sicuro che questa tua teoria funzioni davvero, Eugene? Non sai dirmi nulla di più?>> punto il dito.

Abraham, con gli occhi che fiammeggiano di rabbia, si avvicina a me con passo deciso. <<Come osi mettere in dubbio le sue parole? Ha studiato questo problema per anni!>> lo difende e io rimango basita, mentre continua ad avvicinarsi.

<<Tu che ne sai eh? Lo conosci da qualche mese>> aggrotto la fronte.

<<Quindi è questa la ragazzina che deve salvare il mondo?>> la sua compagna Rosita sghignazza alle parole di Abraham e io mi alzo di scatto.

<<Tu, che cosa ti ridi? Ti ho visto.>> la fulmino <<Tu Abraham invece di guardami così, dovresti chiedermi scusa perché qualche ora fa eri appeso come un maiale e questa ragazzina ti ha salvato il culo!>> dico, sono forse troppo nervosa.

Daryl, pronto a proteggermi, si interpone rapidamente a noi . <<Calma, Abraham. Nessuno qui sta dubitando di te>> ci allontana.

<<Sam è solo nervosa, vero?>> mi guarda Rick e gli altri osservano la scena.

Ma non ha il tempo di finire la frase, Rick alza una mano . <<Abbiamo bisogno di discutere di questo in modo razionale. Tutti qui stanno cercando di capire la situazione.>>

<< Cazzate>> sussurro e Daryl mi fulmina, cercando di farmi tacere.

<<Ti ho sentito>> dice Rosita e io mi acciglio.

<<Basta! Questo chiasso mi sta facendo andare fuori di testa>> è padre Gabriel che interviene e io faccio un respiro.

Mi alzo in piedi con determinazione, le candele della chiesa proiettano ombre danzanti sulle pareti mentre rivolgo lo sguardo al gruppo di sopravvissuti. <<Cura o no, farò del mio meglio>> annuncio con fermezza, la mia voce risuona nella stanza. <<Tentare non nuoce e vi prometto che ovunque andremo, proteggerò tutti noi dai vaganti. Scusate per prima>> dico a denti stretti.
Devo far vedere che sono superiore.

Immune priquel; daryl dixonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora