16;

35 4 0
                                    

Mi sveglio di soprassalto al tocco di Glenn, il cuore batte forte nel petto mentre la sua voce squarcia il silenzio intorno a noi. Sono passati tre giorni, tre giorni di cammino lungo quei binari interminabili, e la sete che ci avvolge è diventata quasi insopportabile. Le mie labbra sono screpolate, la gola arida, eppure continuo a trascinarmi avanti, guidata dalla speranza e dalla determinazione di trovare un rifugio, un po' di acqua, qualcosa che ci tenga in vita.

Quando apro gli occhi, per un istante spero di veder comparire il volto familiare di Daryl, di sentire la sua voce rassicurante che mi sussurra parole di conforto. Ma la delusione mi travolge quando realizzo che è solo Glenn accanto a me, il suo viso segnato dalla fatica e dalla preoccupazione. Mi ributto a terra, nascondendo il volto tra le mani, sentendo l'angoscia stringermi il cuore con un'implacabile presa.

Ma Glenn è lì, al mio fianco, con le sue parole di incoraggiamento e il suo sostegno silenzioso. Mi stringe la mano, mi incoraggia a rialzarmi, a continuare a lottare nonostante la disperazione che ci avvolge. E così, con un respiro profondo e il cuore pieno di determinazione, mi alzo in piedi, pronta a affrontare ciò che il destino ha in serbo per noi.

Mentre procediamo lungo i binari, lo sguardo di Glenn si ferma improvvisamente su una scritta appena tracciata sulla parete di mattoni scrostati. Gli occhi si allargano di sorpresa e io mi avvicino per vedere cosa ha trovato.

<<Guarda, Sam!>> esclama Glenn con una voce tremante di emozione. <<C'è... c'è scritto qualcosa!>>

Mi avvicino, sentendo il cuore battere forte nel petto. La mia mente vaga tra mille possibilità, ma quando finalmente riesco a leggere le parole scritte con vernice fresca, la mia mente si ferma su un'unica parola: Maggie.

<<È... è per me!>> balbetta Glenn, la voce piena di emozione. <<Dice... 'Glenn, vai a Terminus, sono Maggie'!>>

Un brivido di gioia mi attraversa la schiena e gli occhi mi si riempiono di lacrime di felicità. <<Maggie?!>> riesco a dire a malapena, la voce soffocata dall'emozione.

Glenn non riesce a trattenere la sua gioia e mi abbraccia con forza, urlando di gioia il nome della sua amata. <<Maggie!>>

Mi stringo a lui, sentendo la sua felicità riversarsi su di me, e non posso fare a meno di sorridere anche io. Maggie è viva. Il pensiero riempie il mio cuore di speranza e gioia, spazzando via per un momento le paure e le preoccupazioni che ci hanno tormentato per così tanto tempo.

<<È fantastico, Glenn!>>gli dico, sentendo le lacrime scorrere lungo le mie guance. <<Sono così felice per te!>>

La vernice fresca sulla parete ci ricorda che non siamo soli, che qualcuno di noi è ancora in giro e ci aspetta. La speranza risorge nei nostri cuori, alimentando la nostra determinazione a continuare la nostra ricerca.

<<la vernice sembra fresca,>> dico con voce tremante. <<Dobbiamo andare a Terminus. Forse riusciremo a ritrovare Maggie e gli altri!>>

Il sole splende alto nel cielo, gettando una luce accecante sui binari ferroviari che si estendono all'infinito. Siamo stanchi, esausti, ma continuiamo a muoverci avanti, guidati dalla speranza di trovare un rifugio sicuro, di ritrovare i nostri amici, di riaccendere quella fiamma di speranza che sembra vacillare sempre più nel buio di questo mondo post-apocalittico.

Glenn solleva lo sguardo e scorge un vagante che si trascina pesantemente lungo i binari, i suoi lamenti echeggiano nell'aria, riempiendo il vuoto con il suono della disperazione. Con un sospiro, mi chiedo se sia davvero possibile che non ci sia tregua nemmeno per un momento, se non possiamo mai godere di un istante di pace senza dover affrontare la minaccia costante dei vaganti.

Immune priquel; daryl dixonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora