Capitolo 1 - MADDIE

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Sbatto il piede con impazienza sul pavimento, in attesa che arrivi qualcuno. Sono ore che aspetto e se nessuna anima viva varcherà la porta di questa baita nei prossimi cinque minuti, potrei dare di matto.

Sono arrivata ieri mattina, perché quando ho prenotato era l'unico volo disponibile, e adesso attendo che il resto della mia compagnia di amici si unisca a me. Pensavo di poter affrontare una notte da sola, in questa casa in mezzo alle montagne, ma non avevo preso in considerazione quanto potessero essere lunghe e buie le notti qui, in pieno inverno. Per non parlare del vento che ha soffiato tutta la notte, producendo suoni che mi hanno fatto rizzare i peli delle braccia.

Il problema è che non arriva nessuno. Sto provando a chiamare mio fratello e la mia amica da ore, ma quei pochi momenti in cui il segnale prende, scatta la segreteria. Dovevano arrivare oggi, qualcuno domani, ma è strano che non si sia ancora presentato nessuno. Ho il terrore di restare qui da sola perché se osservo il cielo grigio e nuvoloso, ho l'impressione che possa scatenarsi una bufera di neve da un momento all'altro. Se dovesse succedere, sono fottuta. Una volta, con la mia famiglia, siamo rimasti qui per tre giorni perché non smetteva di nevicare e le strade erano impraticabili. Tremo al pensiero che succeda adesso. Non voglio restare qui da sola.

Il sole, nascosto dalle nubi, sta tramontando, ma ancora non si fa vivo nessuno. Mi alzo e inizio a camminare, perché non riesco più a stare ferma. Sbircio dalla finestra, ma vedo solo alberi e uno strato di neve che ricopre la strada. Non è ancora così alta da rendere impossibile arrivare fin quassù, ma se dovesse prende a nevicare furiosamente, non si potrà salire o scendere. 

Devo smetterla di pensarci.

Decido di tenere la mente occupata e prendo il libro che ho portato con me. È un romanzo erotico che mi ha prestato la mia amica, uno di quelli con la copertina così carina che dà l'idea di una romantica storia d'amore, ma che poi in realtà si rivela un vero e proprio porno. Ma non mi dispiace, mi sto divertendo e poi è un buon libro da cui prendere spunto. Mi immergo nella lettura e cerco di lasciar fuori i pensieri intrusivi, mentre leggo di questa coppia che fa assurde acrobazie a letto.

Passano ore prima che senta qualcuno. Drizzo le orecchie, perché non sono sicura sia una macchina o qualche scherzo del vento. Ma sì, sembra proprio una macchina. Poggio il libro sul divano e mi alzo, affacciandomi dalla grande vetrata e sbirciando la strada in salita costeggiata da alberi. Ad un tratto, spunta un fuoristrada. Ha i vetri oscurati, perciò non riescono a vedere chi c'è all'interno, ma deve essere qualcuno del mio gruppo.
La macchina si ferma e io attendo impaziente di scoprire chi ne uscirà. Non mi azzardo ad aprire la porta, voglio essere sicura che sia qualcuno che conosco. Giusto per precauzione.
Quando gli sportelli si aprono e tre ragazzi scendono dal fuoristrada, stringo i denti.

No. Non loro, cazzo. 

Sapevo che sarebbero venuti, ma speravo che prima venisse qualcun altro. Tra stare in compagnia con loro e stare da sola, preferisco la seconda.

Il primo che vedo è Julian. Scende dall'auto con un balzo e io spero che scivoli nella neve e cada di faccia, ma per mia sfortuna, atterra con grazia sulla ghiaia. Si riavvia i capelli neri già perfetti e un sorriso arrogante affiora sul volto pallido. 

Cretino.

Poi è il turno di Noah. I suoi capelli dorati riescono a risplendere anche in una giornata grigia come questa. Sul viso ha un'espressione indecifrabile, mentre si guarda attorno con i suoi occhi azzurri, così tanto meravigliosi quanto freddi.
È il primo ad incontrare il mio sguardo. Mi fa un cenno con la mano, ma la sua espressione resta la stessa. Per lui sono alla stregua di un soprammobile, è già tanto che sia degnato di rivolgermi un saluto.

Stuck in the snow. Bloccati nella neve 🔞 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora