Capitolo 22 - JULIAN

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«Ma mi stai ascoltando?»
La mia mano si blocca tra i capelli di Olive. Siamo sdraiati sul mio letto e, inaspettatamente, entrambi abbiamo ancora i vestiti addosso. 
«Certo che ti sto ascoltando» mento in fretta e, prima che possa farmi il terzo grado per capire se effettivamente stessi prestando attenzione - spoiler: no, non lo stavo facendo -, cambio argomento. «Tu non hai fame? Io sto morendo.»
Lei aggrotta la fronte, confusa. «Abbiamo finito di pranzare nemmeno un'ora fa.»
«Evidentemente non ho mangiato abbastanza. Ho bisogno di molte energie» mi giustifico. Cerco di staccarmi dal suo abbraccio per mettere un po' di distanza tra di noi, ma Olive mi spinge di nuovo sul materasso.

«Ti darei ragione se solo le avessimo sprecate, le energie» mi dice con un'espressione a metà tra il seducente e l'infastidito, alludendo al fatto che siamo da soli da più di un'ora e non abbiamo fatto nulla. Mi irrigidisco, ma con uno sforzo riesco a rivolgerle un sorriso. In altre occasioni, l'avrei già spogliata, ma per qualche motivo a me estraneo, non voglio andare a letto con lei. Solo che non so come chiederle un po' di spazio senza sembrare uno stronzo o senza che lei si insospettisca. Non riesco a resistere alle avances delle donne e questo Olive lo sa, ma se la rifiuto, potrebbe fraintendere e pensare che io stia scopando con qualche altra persona. E l'unica donna in questa casa, fino ad un paio di ore fa, era Maddie e lei non vuole che gli altri sappiano quello che è successo in questi giorni.

Mi tornano in mente le sue occhiate torve e mi chiedo se il motivo non sia proprio questo, che Maddie non si fida abbastanza di me e crede che racconterò il nostro segreto agli altri. L'idea che lei possa pensare questo, mi offende. Non le avrò dato dei motivi per pensare diversamente di me, visto che ho sempre raccontato a gran voce le mie avventure sessuali, ma non sono così stronzo. 

Quando bussano alla porta, mi tiro su a sedere, in parte sollevato dall'interruzione, ma agitato che possa essere proprio Mad. Tiro un sospiro di sollievo appena sento la voce di Aaron. 
«Entra» gli dico in fretta, grato di avere una scusa per allontanarmi da Olive.
Il mio amico esita. «Sicuro?»
Alzo gli occhi al cielo e vado ad aprire io stesso. Aaron mi squadra dall'uscio con un'espressione circospetta. Cosa pensava, di trovarmi nudo? Come se poi non mi avesse già visto come mamma mi ha fatto proprio ieri sera. 
«Olive, posso rubartelo un paio di minuti?» chiede con voce tesa.
Io aggrotto la fronte, confuso dal cambio repentino. Perché ho l'impressione che stia per farmi una ramanzina?

Olive fa un sorriso a labbra strette e si dilegua. Aaron aspetta che sia in fondo al corridoio per chiudere la porta e incenerirmi con lo sguardo. 
«Che intenzioni hai?» mormora a denti stretti.
Io sbuffo, infastidito. «Spiegati.» Sono sicuro di non aver fatto niente di male. Se invece vuole addossare a me la colpa per quello che abbiamo fatto ieri, può andarsene a fanculo. Non è strano che Aaron si penta di qualcosa il giorno dopo, ma non mi prenderò la responsabilità delle sue azioni. Nessuno lo ha obbligato a scopare con Maddie, né ieri né questa mattina, quando entrambi si rotolavano tra le lenzuola come due innamorati. Il pensiero mi fa venire voglia di rompere qualcosa.

Le mie parole però, lo fanno infuriare. «Non sei contento se non mi fai venire un esaurimento nervoso, vero?»
«Non puoi pretendere che mi metta a leggere nella tua mente» dico in tono tranquillo, anche se sto iniziando ad irritarmi. Fa sul serio?
Aaron fa un cenno verso la porta. «Davvero non ne hai idea?» domanda sarcastico.
Stringo i denti, scocciato dalla poca fiducia che ripongono tutti nei miei confronti. 
«Non ho intenzione di dire a nessuno quello che è successo ieri...»
«Non mi riferisco a quello» mi interrompe in fretta, mentre lancia un'occhiata alla porta, forse timoroso che qualcuno possa ascoltarci.
Io aspetto paziente che continui, perché a questo punto non ho idea di cosa stia parlando.
Aaron deve averlo capito perché sbuffa irritato e prosegue. «Parlo di Olive» borbotta a bassa a voce.

Stuck in the snow. Bloccati nella neve 🔞 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora