Me ne sto distesa sul divano a leggere Cime tempestose, mentre Noah e Aaron giocano alla playstation 5. Non volevo restare chiusa nella mia stanza anche il pomeriggio, perciò ho dovuto sopportare la loro compagnia. Ad essere onesta, nessuno dei due mi ha prestato troppa attenzione e abbiamo passato delle ore piacevoli, interrotte solo dal suono della televisione e qualche imprecazione di tanto in tanto, perlopiù da parte di Aaron, quelle poche volte che suo fratello gli ha tenuto testa. Lui odia perdere, e non come lo odiano le persone normali. Per Aaron è una questione di vita o di morte, per questo non ho potuto fare a meno di ridacchiare quando il suo joystick è andato in tilt e Noah lo ha stracciato. Ha messo il muso per almeno mezz'ora.
Quando arriva Julian, avverto la tensione nell'aria. Dopo che mi ha toccata, è sparito al piano di sopra per fare ritorno soltanto adesso. Mi chiedo cosa abbia fatto da solo, visto che lui è un animale sociale e non gradisce molto la solitudine, e la mia mente comincia ad immaginarlo mentre si masturba. Devo fare uno sforzo per scacciare l'immagine dalla mia testa.
Julian prende il posto di Noah. Per un attimo, sento lo sguardo di quest'ultimo su di me e sono tentata di sedermi composta per lasciargli un po' di spazio sul divano, ma resto completamente immobile e lui va nella direzione opposta, a sbirciare i romanzi nella libreria di mio nonno.Aaron e Julian borbottano tra di loro e io mi chiedo se stiano parlando di quello che è successo in cucina. Il mio volto si arrossa al pensiero che Aaron venga a sapere quanto fossi eccitata. Mi domando se verrebbe da me, come questa mattina, per chiedermi se mi sia piaciuto essere toccata da Julian e immagino l'espressione che farebbe se dicessi di sì. Pagherei per vedere la sua faccia.
Li tengo d'occhio mentre faccio finta di leggere, ma sembra una normale discussione fra loro due: Julian che passa dall'annoiato al divertito, Aaron che alterna momenti in cui è irritato a momenti in cui è molto irritato. Ad un certo punto, però, so per certo di essere il loro argomento di conversazione perché sento lo sguardo di Aaron su di me. Trattengo il respiro, ma è tutto così veloce che penso di essermelo immaginato.
Poi succede una cosa bizzarra: Aaron spinge Julian, facendolo cadere dal divano. Quest'ultimo inclina la testa e scoppia a ridere, mentre Aaron, furioso, sembra maledirlo con lo sguardo.«Cosa avete da ridere, voi due stronzi?» chiedo io. Non mi interessa se parlano di me, ma se ridono di me li strangolerò nel sonno.
«Aaron ti stava guardando il culo» risponde Julian tutto d'un fiato.
Io ammutolisco, incapace di formulare una frase, ma interviene il diretto interessato. «Che cazzo dici!? Non è vero.»
Resto in silenzio perché non sono sicura che Julian stia dicendo la verità, però Aaron ha guardato davvero verso di me. Lo ha fatto perché stava ammirando il mio fondoschiena? In altre occasioni, lo avrei escluso, ma ieri sera mi ha fissato le tette, perciò non so cosa credere.
«Deve solo permettersi» dico infine. «Gli cavo gli occhi.»
«Vorrei vederti provare» risponde Julian con un mezzo sorriso. «Sarebbe divertente.»
Aaron sembra volerlo fulminare sul posto. «Non è assolutamente vero, Madison» mi dice, guardandomi negli occhi. Ed è così convincente che quasi ci credo, però, qualche minuto dopo, quando terminano la partita e Aaron si allontana ancora infuriato, non mi sfugge lo sguardo che lancia alle mie gambe. Forse Julian non è un completo bugiardo.Più tardi la routine è più o meno la stessa del pranzo: Noah cucina e io mi tengo impegnata nella preparazione della tavola. Faccio degli origami con i tovaglioli perché mi annoio e perché, una parte di me, vuole godersi ancora qualche minuto insieme a Noah. Non mi rivolge la parola e comincio a pensare che forse lui sia solo un ragazzo silenzioso e che non abbia nulla contro di me, però posso saperlo con sicurezza. Con gli altri Noah parla. Non lo definirei un chiacchierone, ma di certo non sembra afflitto da mutismo selettivo come quando è con me.
Durante la cena sono di nuovo seduta accanto a Julian e spesso sento la sua pelle che mi sfiora. Sembrano gesti casuali, ma è Julian e lo conosco abbastanza da sapere che è tutto calcolato. Sono la sua preda e lui sta tastando il terreno prima di fare la sua mossa. Vorrei poter dire di voler fuggire lontano, ma mentirei se non dicessi che la sua trappola mi tenti. Se continua a fare così, rischio di caderci a braccia aperte.
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Stuck in the snow. Bloccati nella neve 🔞 [COMPLETA]
RomanceUNA RAGAZZA. TRE RAGAZZI SEXY. UNA CASA IN MONTAGNA. COSA POTREBBE ANDARE STORTO? Maddie organizza una vacanza in montagna con i suoi amici, ma una volta arrivata, una bufera di neve impedisce agli altri di raggiungerla e si ritroverà intrappolata i...