Epilogo - MADDIE (tre mesi dopo)

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«Come va?»
La mia amica Zoe si impegna parecchio per nascondere l'espressione pietosa sul viso, ma la voce carica di compassione la tradisce.
Io ignoro il fastidio e faccio un sorriso a denti stretti. «Alla grande» cerco di rassicurarla, ma Zoe mi guarda sospettosa.
Sono passati tre mesi e, anche se sto facendo di tutto per dimenticare quello che è successo durante le vacanze invernali, in alcuni momenti è difficile far finta che le cose non siano cambiate.

Il lato positivo è che non ho più rivisto nessuno di loro tre e non lo farò ancora per molti mesi per via dell'università. Sono felice di essere ben lontana da quei tre, è più semplice così, perché sarei incapace di nascondere l'odio puro che nutro per loro. In realtà, sono consapevole del fatto che Julian e Noah non hanno colpe, ma è più forte di me. Per me sono come un'unica entità e se ce l'ho con uno, ce l'ho anche con gli altri due. E io al momento ce l'ho a morte con Aaron.

Per questo sto ignorando i messaggi di Noah. Mi scrive almeno una volta a settimana.
La sua chat è piena dei suoi:
Come stai?
Come stai?
Come stai?
Come stai?
Come stai?
Come stai?
Come stai?
Come stai?

Tutti senza risposta da parte mia. Perché, una parte di me, si sente in colpa per non avere scelto né lui né Julian. Forse, se lo avessi fatto, non sarei in questa situazione. O forse non avrei dovuto scegliere nessuno di loro. Sarebbe stata la soluzione migliore.
Di Julian e Aaron, invece, non ho più notizie. Mi chiedo se quest'ultimo sia ancora vivo, dopo tutte le maledizioni che gli ho lanciato. Se lo è, è una persona estremamente fortunata.

«Tuo fratello chiede di essere aggiunto alla videochiamata» si lamenta Zoe ad un certo punto della conversazione, riportandomi alla realtà.
Osservo lo schermo del computer e in effetti noto la richiesta di Matthew. Persa com'ero nei miei pensieri, non ci avevo fatto caso.

«Ho pensato ad una cosa» annuncia Matthew senza nemmeno salutare, quando accetto la sua richiesta.
Zoe fa una smorfia annoiata. «Sentiamo.»
«Stavo pensando alla nostra vacanza estiva» dice mio fratello, ignorando la mia amica.
«No» rispondiamo io e Zoe all'unisono. «L'ultima volta che hai organizzato un viaggio si è scatenata una tempesta, Maddie è rimasta bloccata in una casa con tre cretini e ho dovuto sprecare la mia vacanza in una squallida camera d'albergo insieme a te.»

«È stato un caso fortuito!» si giustifica Matthew, l'espressione di una persona stufa di tornare sempre alla solita conversazione. «Quante volte ancora dobbiamo parlarne?»
«Fino a quando avrà fiato in gola» ribatte la mia amica.
Matthew alza gli occhi al cielo. «Comunque, adesso che lo hai detto, sono sicuro che porterai sfiga e andrà tutto malissimo.»
Io scuoto la testa. «Dove vorresti andare in vacanza?» domando, cercando di stroncare il litigio, prima che quei due vadano oltre.
Il mio finto-interesse sembra illuminare lo sguardo di mio fratello e sul suo volto compare un sorriso eccitato. «Non ho ancora deciso, ma pensavo che potremmo fare un viaggio di tre settimane in un'isola.»
«Tre settimane con te non la chiamerei vacanza. Piuttosto direi sequestro di persona» interviene Zoe.

«Tre settimane mi sembrano esagerate, in effetti» aggiungo io, dando manforte alla mia amica.
«Due?» rilancia Matthew.
«Due potrebbero andare, ma ancora non ne sono sicura. Chi viene?» chiedo, senza indugiare troppo. Se ci saranno quei tre, non ho intenzione di partire. Non sarebbe più una vacanza.
«Ryan e Cassie ci sono. Non ho visto Noah, e Julian ha detto che non lo sa, ma dato che Aaron non viene, probabilmente non ci saranno nemmeno loro due.»
Oh, grazie al cielo, penso, ma il sollievo dura poco.

«In realtà... non lo so, sai?» aggiunge mio fratello, aggrottando la fronte in un'espressione pensierosa.
«Non sai cosa?» incalza Zoe.
Matthew resta un attimo in silenzio. «Credo che Julian e Aaron abbiano litigato. Nessuno sa il motivo e loro due non si sbilanciano, ma Julian gli sta alla larga e non gli rivolge la parola, questo è evidente.»
Sentire queste parole fa più male di quanto immaginassi. Lui e Aaron erano come fratelli e adesso, per colpa mia, non si parlano più.
No, non per colpa mia, mi dico. Per colpa di Aaron.
Eppure, il pensiero non mi fa sentire meglio. Ci vuole tutto il mio autocontrollo per mantenere la voce ferma quando chiedo: «Davvero?»

«Già. Ormai si unisce raramente a noi durante le nostre uscite. Quando accetta, penso lo faccia solo per Noah. Immagino dipenderà da quest'ultimo, se Julian verrà o meno.»
«Capisco» mormoro.
Distolgo lo sguardo dal computer perché, anche attraverso lo schermo, sento gli occhi di Zoe scavarmi dentro. Lei è a conoscenza di tutto quello che è successo, della scelta che ho fatto e del rifiuto di Aaron.
«Allora, cosa ne dite?» chiede Matthew con la voce carica di entusiasmo.
«Ti farò sapere» mi limito a rispondere. Non voglio rinunciare ad un bel viaggio con i miei amici per colpa di Julian, Aaron e Noah, ma non ho nemmeno intenzione di respirare la loro stessa aria.

«Oh, andiamo Maddie. Se non vieni tu, non verrà nemmeno Zoe perché non va da nessuna parte senza di te...»
«Ma chi te lo ha detto?» lo interrompe la mia amica, infastidita.
Mio fratello, però, continua come se non l'avesse sentita. «... se non viene Zoe, non viene nemmeno Cassie. Se non viene Cassie non viene Ryan e così via. Finirò per andare in vacanza da solo.»
«Io verrei comunque» ribatte ancora Zoe, il volto rosso.
Mio fratello sbuffa. «Sì, certo.»
«Sì.» Il tono di Zoe adesso è tagliente. «E ti dirò di più. Porterò anche una persona.»
«Certo, come no. Chi porterai? I tuoi colleghi del giornalino scolastico?» Mio fratello scoppia a ridere, mentre io osservo, confusa, la mia amica.
Zoe rivolge a Matthew un'occhiata gelida. «No, deficiente. Porterò il mio fidanzato.»

Alle sue parole, cala il silenzio. Il sorriso muore sulle labbra di mio fratello e anch'io devo ammettere che sono parecchio scioccata, perché Zoe non mi ha detto di star frequentando qualcuno.
«Certo, e chi sarebbe questo tuo fidanzato di cui non ho mai sentito parlare?» chiede Matthew con sarcasmo, ma sul viso ha espressione che non riesco ad interpretare.
Zoe fa un sorriso arrogante. «Si chiama Jonathan e no, non è nel giornale scolastico con me, ma è un giocatore di football, Matthew. Hai presente? Muscoli e...»
«... e poco cervello» conclude mio fratello con una smorfia di disappunto.
«Non è vero! È una delle persone più intelligenti che io conosca. Ed è bellissimo, sembra un modello» ribatte prontamente la mia amica.

Io alzo le sopracciglia. La storia mi sembra molto sospetta, ma non dico nulla.
Quando mio fratello mi chiama in causa per confermare la storia, io sbatto le palpebre.
«Oh, sì, è vero» mento. «Conosco Jonathan. È un amico di Zoe. O, almeno, erano amici, prima di mettersi insieme» dico io. «Amicizia improbabile» aggiungo a bassa voce e, almeno questo, è vero. So che un suo amico dell'università si chiama Jonathan, ma so anche che è molto gay, almeno l'ultima volta che l'ho visto. Però sembra davvero uscito da una rivista.

Mio fratello sbuffa. «Bene, ma questo non vuol dire che verrà con noi. Non possiamo prenotare anche per lui.»
«E perché no?» chiede Zoe a denti stretti.
«Non lo so, magari vi lasciate prima dell'estate e io non ho intenzione di pagare la sua parte di affitto, nel caso in cui prenoteremo una casa. E poi, non voglio uno sconosciuto tra i piedi.»
«Però quando siamo andati in montagna Julian ha portato Olive e tu non hai fatto storie. In quel caso non avevi paura che la mollasse, eh?» ribatte la mia amica acida.
«Beh, Julian avrebbe trovato una sostituita» si giustifica mio fratello.

Io faccio finta che quel nome non sia come una coltellata al petto e li lascio litigare. Quando cominciano a volare i vaffanculo, sono stufa marcia e, dopo aver salutato cercando di sovrastare la voce di quei due, mi scollego.
Non so se voglio fare questo viaggio, però ho bisogno di staccare il cervello. Dopo averci riflettuto, decido di mandare al diavolo quei tre. Se ci saranno o meno, non mi importa. Andrò in vacanza con i miei amici e mi divertirò.
Tanto Aaron non verrà e, se sono fortunata, non ci saranno nemmeno Noah e Julian.
Mi servirebbe proprio, una bella vacanza.

Stuck in the snow. Bloccati nella neve 🔞 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora