Capitolo 15

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Sentì il sangue defluire dal suo corpo. Un ruggito attraversò la stanza. Il tavolo dei Serpeverde scoppiò. Corvonero e Tassorosso erano visibilmente sorpresi. I Grifondoro rimasero in silenzio e quando guardò Harry, le si spezzò il cuore. Sembrava devastato. Il suo viso era pallido e la fissava. Gli occhi di Ginny erano spalancati dallo shock ma cercò di dare a Hermione un sorriso incoraggiante. Ron non si era nemmeno girato a guardarla.

Tutta la paura e l'adrenalina di un minuto prima era stata rimpiazzata dallo shock. Non poteva crederci. Era sempre stata una Grifondoro. Per un momento tutto quello che riuscì a sentire erano il suo respiro e il suo battito.

Poi vide il sorriso trionfante di Malfoy. Non era mai sembrato così soddisfatto di sé. Era ancora seduto mentre Theo, Blaise e addirittura Pansy erano in piedi ad applaudire. Ma Malfoy si crogiolava nella gloria del momento. Trasformare la ragazza d'oro di Grifondoro in una Serpeverde era la vittoria più grande che potesse immaginare su Harry. Il sorriso compiaciuto sul suo volto le disse tutto quello che doveva sapere.

"Congratulazioni," disse Piton con la sua voce monotono mentre si alzava e le strinse la mano. Poi le porse la nuova divisa. Fissò il colore verde e tutto le sembrò un sogno. Da un momento all'altro si sarebbe svegliata.

"Prendi posto al tuo tavolo," disse la McGranitt.

Il suo tavolo. Guardò i Serpeverde, incapace di comprendere che ora apparteneva a loro. Lentamente si diresse verso il tavolo e le sembrò di essere in trance. Non sembrava reale. Sembrava sbagliato.

"Abbiamo la ragazza d'oro," cantarono alcuni Serpeverde. "Abbiamo la ragazza d'oro."

Gli occhi argentati di Malfoy erano ancora puntati su di lei con diabolico piacere. Come se avesse appena vinto un grosso premio. Lui amava tutto questo e lei voleva ucciderlo.

Di proposito, si sedette all'altro capo del tavolo rispetto a lui, accanto a un gruppo che non sembrava urlare così forte.

"Benvenuta, Granger," disse un ragazzo.

"Piacere di averti con noi," disse la ragazza accanto a lui.

"Finalmente sei dalla parte giusta," disse un altro.

Lei fece un sorriso, aggrappandosi alla vestaglia tra le mani. Incontrò lo sguardo di Harry, che sembrava ancora aver visto un fantasma, ma si era ripreso abbastanza da sorriderle e da farle un cenno come per dire: Va tutto bene.

"Fate tutti silenzio," disse la McGranitt.

Hermione non riuscì nemmeno a sentire il resto. Era strano stare seduti da quel lato della Sala Grande. L'aveva sempre vista dal tavolo dei Grifondoro.

Improvvisamente tutti di alzarono e lei realizzò che la McGranitt aveva finito il discorso. Si fece strada tra la folla il più velocemente possibile.

"Stai bene?" Chiese Ginny cercando di stare al passo con l'andatura veloce di Hermione. Harry era proprio accanto a lei.

"Non lo so," disse sinceramente Hermione. "E' solo che non me l'aspettavo."

"Non ha importanza," disse Harry. "E' solo una casa."

"Solo una casa?" Chiese lei. "Grifondoro è tutta la tua identità."

Harry si grattò il retro del collo. "È stato un meccanismo di difesa per me da bambino. Non ho mai avuto una famiglia e sentivo Grifondoro come la mia nuova famiglia. Ma solo grazie a te e Ron. Non siamo più bambini. I colori della casa non contano."

Aveva ragione, ma allo stesso tempo, sapeva che lui non credeva davvero fosse quello il caso. Forse voleva convincersene, ma non aveva mai incontrato qualcuno con più orgoglio Grifondoro di Harry. E forse nemmeno con un tale disprezzo per i Serpeverde. A parte forse Ron. Se fosse diventata una Corvonero o Tassorosso sarebbe stato diverso.

Damaged Goods | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora