Note:
Storia in cui la guerra è durata più a lungo e non si è conclusa con la Battaglia di Hogwarts. Di conseguenza, i personaggi hanno circa venticinque anni quando tornano a Hogwarts, che in questa storia offre anche un'istruzione superiore.
Trigger Warning: Hogwarts presenta diversi elementi AU come un posto dove prendere il caffè (perché ho pensato che anche i maghi hanno bisogno di caffeina). È menzionato solo un paio di volte all'inizio, ma siete stati avvertiti che questa fic presenta alcune cose che sono diverse dalla realtà ☺️Attenzione: Il capitolo 1 è piccante. Si legge come un one shot.
🌶️🌶️🌶️🌶️🌶️ / 5
Il resto della storia:
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L'odore dei vecchi libri era sempre confortante per lei. Dopo la giornata trascorsa, il silenzio della biblioteca dopo l'orario di lavoro era un gradito rifugio sicuro. Era facile intrufolarsi. Conosceva questo posto come le sue tasche. Tornare a Hogwarts per l'istruzione superiore a venticinque anni non era quello che si aspettava. Avrebbe dovuto essere familiare, come tornare a casa. Ma Hermione si sentiva come un oggetto estraneo. La guerra l'aveva cambiata.
Ron non riusciva ad accettarlo, non lo capiva. Voleva che tutto tornasse come prima di Voldemort. Non era più la ragazza d'oro. La cicatrice sul braccio, Mezzosangue, le prudeva quasi in risposta.
Quando Ron aveva chiuso la storia una settimana fa, lei aveva provato solo sollievo. Era rimasta troppo a lungo in quella relazione, ma era quasi come se fosse l'unica cosa che la legava ancora alla vecchia Hermione. Quella che era ancora integra. Ora era merce danneggiata.Si concentrava sui suoi studi per evitare di avere a che fare con il resto del mondo. Oggi non riusciva nemmeno in quello. Le ronzavano in testa pensieri oscuri. Spense le luci e si sedette al buio, circondata dai libri, bevendo un sorso dalla bottiglia di Whiskey Incendiario che aveva preso di nascosto. Il liquore le bruciava in gola. Quando aveva iniziato a frequentare Hogwarts, non aveva mai immaginato che sarebbe stata seduta in biblioteca dopo l'orario di lavoro, ubriacandosi da sola.
Aveva questi incubi ricorrenti. Bellatrix la torturava. Lo stesso momento si ripeteva all'infinito. A distanza di tanti anni, quel giorno non sembrava volerla lasciare andare. Andare a dormire la spaventava, perché non voleva tornare in quella stanza, sentendo la magia oscura squarciarle il braccio. Bevve un altro sorso dalla bottiglia.
Nell'oscurità, notò un raggio di luce. Avvicinandosi vide una crepa nel vecchio muro. Non lo aveva mai notato prima. Portava forse a un'altra stanza? Quando guardò attraverso la crepa, quasi le cadde la bottiglia.
Theo e Pansy erano in un ripostiglio e si baciavano appassionatamente. Sapeva che erano tornati a Hogwarts insieme ad altri Serpeverde, ma non aveva più rapporti con loro.Le mani di Theo afferrarono il sedere nudo di Pansy sotto la gonna e lo strinsero mentre continuavano a baciarsi. Le sue labbra percorsero il collo di Pansy e lui le aprì la camicetta, scostando il reggiseno, e le leccò i capezzoli.
Non avrebbe dovuto guardare, ma quando la mano di lui si infilò tra le gambe di Pansy, Hermione sentì il calore crescere dentro di lei. Theo le spostò la gonna, scostando le mutandine, e spinse un dito dentro di lei.
Hermione deglutì a fatica e sentì quel palpito tra le gambe, immaginando la mano di Theo lì. Posando la bottiglia sul ripiano accanto a lei, infilò le dita nelle mutandine. Mordendosi il labbro inferiore, si rese conto di essere già bagnata.
Era ipnotizzata dalla coppia di fronte a lei. Theo si slacciò la cintura e tirò fuori il cazzo. Gli occhi di Pansy si spalancarono di fronte alle sue dimensioni. Pansy si inginocchiò con un sorriso e lo prese in mano. Cazzo! Era così eccitante. Voleva che fosse lei. Voleva essere usata. Scopata con forza. Dimenticare tutto per un momento.
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Damaged Goods | Traduzione in ITALIANO
FanficHermione, ora nel pieno dei suoi 20 anni, è tornata a Hogwarts per proseguire studi di livello superiore. Cercando di dimenticare i traumi che la guerra le ha inferto, passa una notte di lussuria con un certo Purosangue. Ma quella notte porta con se...