Capitolo 50

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Hermione armeggiava con il cappotto, aggiustandolo nervosamente, mentre si trovavano davanti alla casetta in mezzo al bosco. La neve era alta fino alle ginocchia e, sebbene fosse pieno giorno, il sole non era ancora sorto.

Draco le sorrise. "Non c'è motivo di essere nervosi."
Facile da dire per lui. Non avrebbe mai incontrato i suoi genitori.

"Non sono nervosa."

Una palese bugia.

Lui rise. "Ti adorerà."

Questo rendeva solo le cose peggiori perché se non fosse così?

"Pronta?" Chiese lui. "O vuoi aggiustarti di nuovo il cappotto?"

Lei gli lanciò un'occhiata arrabbiata e questo non fece che aumentare il sorriso sul suo volto. Le mise un braccio intorno alle spalle e le diede un bacio sulla testa.

"Credimi, è più che emozionata di incontrarti." La rassicurò lui.

Poi lui bussò alla porta. Narcissa era esattamente come se la ricordava. Indossava uno spesso maglione di lana e i suoi capelli bianchi e neri erano elegantemente legati.

"Buon Natale, madre," disse Draco ma Narcissa non gli prestò attenzione.

Fissava Hermione e per un attimo lei fu terrorizzata da cosa significasse.

Era inorridita dal fatto che una strega nata babbana uscisse con il suo unico figlio?

Le lacrime cominciarono a riempire gli occhi di Narcissa, mentre tirava Hermione in un abbraccio e la stringeva forte.

"Grazie", sussurrò. "Grazie per averlo salvato".

Draco rimase in silenzio, come se non volesse interrompere il momento.

Quando Narcissa la lasciò andare, prese il viso di Hermione tra le mani.

"Lasciati guardare," disse lei con le lacrime che scendevano sulle guance. "Che meravigliosa giovane strega che sei diventata. Sono così grata che Draco ti abbia portata qui finalmente. Iniziavo a pensare che ti stesse nascondendo da me. Ma dove sono le mie buone maniere? Vieni dentro. Qui fuori si gela".

La piccola capanna era l'opposto della Tenuta Malfoy. Era accogliente con un sacco di luce calda, profumo di caminetto e mele candite. Anche negli spazi piccoli, Narcissa era riuscita ad arredare tutto elegantemente.

Mentre Draco portava i loro bagagli dentro, Narcissa fece fare a Hermione un tour della casa, che finì nella cucina. Prima che Hermione potesse dire qualcosa, si ritrovò con un drink in mano.

"Whisky incendiario con sidro di mele e cannella," disse Narcissa mentre sorseggiava il suo drink. "Non so cucinare per niente al mondo, ma almeno so come preparare dei buoni drink".

Hermione ridacchiò e bevve un sorso, che era sorprendentemente delizioso.

"Non preoccuparti," disse Narcissa. "Ho ordinato la cena. Non ho intenzione di sottoporti alla mia cucina".

Al contrario del servizio di consegna babbano, il cibo arrivò magicamente al tavolo intorno alle 20. Era un banchetto e un po' troppo per tutti e tre. Narcissa le chiese del suo lavoro con le pozioni e fu particolarmente affascinata dal suo lavoro per rimuovere il Marchio Nero. Ridevano, bevevano e mangiavano troppo e Hermione si sorprese di quanto fosse facile parlare con Narcissa.

"È stato delizioso, signora Malfoy." Disse Hermione.

"Per favore, chiamami Narcissa. Ho sempre voluto una figlia e sento che fai già parte della famiglia."

Hermione deglutì, come se avesse toccato un nervo scoperto, perché i suoi genitori non si sarebbero mai ricordati di lei. Non ci sarebbe mai stato un Natale con loro.

Damaged Goods | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora