Capitolo 45

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Quando si risvegliò, sentì Harry e Ginny accanto al suo letto.

"Ancora nessuna novità su Malfoy?" Chiese Ginny a Harry.

"Nulla. È scomparso."

"Piton ha detto che ha chiesto ogni giorno aggiornamenti su Hermione."

Harry si schernì. "Si merita tutte le sofferenze che gli procura questa vicenda. Se c'è un cuore in quel suo petto vuoto".

Malfoy. Un litigio. Lui l'aveva drogata. Poi obbligata a dimenticare.

"Hermione," disse Ginny quando si accorse che era sveglia. Si affrettò accanto a lei e le prese la mano. "Come stai?"

"Mi sento come se mi avesse colpito un camion. Quanto ho dormito questa volta?"

"Solo per oggi," disse Harry. "Piton ha detto che ha dovuto sedarti perché era tutto troppo per te, quindi andiamoci piano".

"Vado a chiamare Piton," disse Ginny stringendo la mano di Hermione prima di andarsene.

Harry le sorrise mentre spingeva una sedia vicino al suo letto e le prese la mano.

"Harry, credo che mi stia sfuggendo qualcosa. Qualcosa di importante".

Lui annuì. "Si, ti ha cancellato la memoria, quindi, è una sensazione abbastanza normale da provare, temo."

Lei scosse la testa. "Sento di aver fatto qualcosa."

"No, Hermione. Ha fatto tutto lui. Tu avevi..." Le mani di Harry si strinsero in un pugno ed espirò prima di rispondere. "... Segni di lividi da dove Malfoy ti ha soffocato mentre ti cancellava la memoria. E poi il codardo se n'è andato".

"Ma parla con Piton?"

Sembrò sorpreso. "L'hai sentito? Si, non molto. Solo tramite pergamene. Non dice nemmeno a Piton dove si trova."

Piton si smaterializzò accanto al suo letto e lanciò un incantesimo diagnostico senza dire una parola.

"Quando ha sentito l'ultima volta Malfoy?" Chiese lei.

Gli occhi di Piton si posarono sui suoi con sospetto. "Circa due giorni fa. Da allora le mie pergamene non gli arrivano più".

Il giorno dopo si sentiva costantemente sul punto di dover fare qualcosa. Come una parola che si trova sulla lingua ma che non si riesce a raggiungere.

Tutta la sua testa si sentiva come se fosse in una nuvola. Avvolta da una bolla di sapone. Niente sembrava del tutto reale. Poiché l'incantesimo di memoria non era andato come previsto, Piton non fu sorpreso dagli insoliti effetti collaterali.

Quando fu dimessa dall'infermeria, Ginny la accompagnò al suo dormitorio.

"Ok, darai di matto ma posso spiegare," disse Ginny.

Hermione non era sicura di cosa il suo dormitorio potesse riservarle di sconvolgente, ma quando aprì la porta di una stanza tutta verde, rimase a bocca aperta.

"Ho frequentato un Serpeverde e ho deciso di farne la mia intera personalità?". Chiese mortificata.

"Non esattamente," sospirò Ginny. "Sei una Serpeverde adesso."

Ad ogni rivelazione sembrava che Hermione non sapesse più chi fosse. Harry e Ginny le ripercorsero lentamente i momenti salienti degli ultimi mesi. Un'indagine per omicidio. Aveva ucciso il Ministro della Magia, che possedeva la bacchetta di Voldemort. Aveva trovato un modo per interrompere il legame con Bellatrix e l'aveva uccisa.

Hermione imparò a non fare troppe domande sul come e sul perché, e a cogliere piuttosto la visione d'insieme. Era come se stesse studiando per un esame di storia, ma si trattava della sua stessa vita.

Damaged Goods | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora