Hermione rimase lì a guardare la ragazza Serpeverde, sempre fredda e composta, singhiozzare violentemente.
Tirò Pansy in un abbraccio. "Mi dispiace tanto".
Non poteva fare a meno di sentirsi in colpa. Colpevole di essere parte del motivo per cui lui se n'era andato. Colpevole di non aver provato di più alla notizia della sua morte. Aveva una relazione con lui da mesi, eppure la notizia della sua morte era come se avesse saputo che un lontano conoscente era morto.
"Eravamo preoccupati di questo," disse Pansy tra i singhiozzi.
"Di cosa?"
"Era così distrutto per quello che ti aveva fatto." Scosse la testa e prese un fazzoletto verde di seta e si asciugò le lacrime. "Non siamo riusciti a farlo ragionare. Non voleva stare con nessuno. Era ancora più autodistruttivo del normale".
Distrutto. Per Hermione. L'aveva davvero amata allora. Non era stato uno stupido gioco per lui. Sembrava inconcepibile che Malfoy si fosse innamorato di lei. Forse, se non l'avesse drogata, l'avrebbe amato anche lei? Questo sconosciuto, che lei non conosceva.
Ripensò al ragazzo sedicenne che ricordava. Quello che non ha mai avuto scelta, e sentì una fitta di tristezza in lei.
Hermione si girò di nuovo verso il dipinto. "Quando ti ha dato il testamento?"
"Circa una settimana fa."
Proprio quando le pergamene di Piton avevano smesso di arrivare a Draco.
"È stato qui di persona?"
Morpheus scosse la testa. "È arrivato via Metropolvere. È di sopra adesso, nello studio."
Hermione si sentì quasi in trance quando salì le scale. Ora aveva senso che si sentisse così a suo agio in questa villa. La casa si era adattata a lei. La pergamena era poggiata su una scrivania nello studio. Un nastro verde scuro era legato intorno ad essa. Senza parole, la prese e tornarono a Hogwarts.
Pansy stava piangendo quando lo disse a Nott e il suo volto impallidì quando la strinse in un abbraccio. Zabini si sedette e il suo viso cadde tra le mani.
Hermione era l'unica strana. Quella che non stava piangendo. Durante la guerra, si era sempre preoccupata di leggere il suo nome sulla lista dei caduti al fronte, anche se era stato il nemico. Ora sentiva quell'amaro pungiglione nel cuore, piangendo il ragazzo che conosceva. Ma non era mai stata così vicina a lui. Almeno, non che ricordasse. Decise di dare spazio ai suoi amici per piangere la perdita di Draco.
** **
Mostrò la pergamena a Piton, che aveva già aperto, e lesse le parole che non avevano un senso per lei.
In caso di sua sopravvivenza, Hermione Granger sarà l'unica erede dell'intera fortuna dei Malfoy e di tutte le sue proprietà, compresa Malfoy Manor.
Gli occhi neri di Piton passarono dalla pergamena e poi di nuovo verso lei. "Congratulazioni, signorina Granger," disse lui con disinteresse. "Sembra che ora lei sia una donna molto ricca".
"Cosa significa? Perché l'avrebbe fatto?"
"Una domanda che sarebbe meglio porgere a chi ha scritto questo testamento, piuttosto che a me, temo."
"Il nuovo testamento è stato depositato una settimana fa."
Le sopracciglia di Piton si alzarono. "E' quando le mie pergamene hanno smesso di arrivare."
"Significa che è davvero morto?"
"Probabilmente."
Perché un giovane mago dovrebbe improvvisamente morire? Puntò alla firma illeggibile di Malfoy sul fondo della pergamena.

STAI LEGGENDO
Damaged Goods | Traduzione in ITALIANO
FanfictionHermione, ora nel pieno dei suoi 20 anni, è tornata a Hogwarts per proseguire studi di livello superiore. Cercando di dimenticare i traumi che la guerra le ha inferto, passa una notte di lussuria con un certo Purosangue. Ma quella notte porta con se...