Capitolo 49

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Per un attimo, fu come se il mondo si fosse fermato mentre Hermione fissava il corpo senza vita di Draco, accasciato contro il muro.

Si affrettò da lui, sentendo il polso ma non c'era battito e la sua pelle era fredda.

"No," disse tra i singhiozzi.

I polmoni le si erano bloccati e bruciavano. La sua vista era annebbiata. Si era preparata a un attacco di panico. Con le mani tremanti, estrasse la pozione calmante dal suo kit medico.

Respira—comandò a sé stessa, ma servì solo ad accendere un ricordo di lei che aveva un attacco di panico in Italia e lui l'aveva tenuta tra le braccia e le aveva detto: "Respira, Granger. Ci sono io. Sei al sicuro."

Ma adesso, lui non la stava abbracciando; non era in grado di dirle che andava tutto bene. E lei non c'era stata per lui nei suoi ultimi momenti agonizzante per la magia nera che lo stava avvelenando.

Delicatamente, spostò la sua testa sul pavimento così che il corpo fosse tutto disteso.

Se solo avesse potuto far battere di nuovo il suo cuore. Chi poteva sapere quanto tempo era passato?

Cercò di non guardare il suo volto. Cercò di fingere che fosse solo un altro paziente che doveva cercare di salvare durante la guerra e non Draco. Il suo Draco.

Afferrò la bacchetta e usò incantesimi di scarica elettrica, caricandoli sempre di più. Ogni volta il suo corpo si sollevava per poi crollare di nuovo senza vita.

"Andiamo, non puoi lasciarmi," disse mentre caricava ancora.

Niente. Tutto il suo corpo tremava violentemente mentre provava altri incantesimi oscuri. Aggiungeva adrenalina. Ma lui rimase senza vita.

Se si fosse trovata in un quadrante di guarigione, sapeva cosa sarebbe successo. In questo momento, un altro guaritore si sarebbe avvicinato a lei, mettendole una mano sulla spalla e dicendole quello che lei non poteva dire: Ora del decesso, 7:24.

In quel momento si accasciò sul suo petto e il silenzio contro il suo orecchio, dove prima c'era il battito del cuore, fu il vuoto più forte che avesse mai sentito.

"Ti prego," urlò in lacrime. "Non lasciarmi."

Nemmeno tutte le pozioni calmanti del mondo avrebbero potuto far sparire il suo panico. Si aggrappò a lui disperata.

"Ti ho ritrovato. Non posso perderti."

Stava piangendo violentemente, sentendo il dolore che l'attraversava.

"So come aiutarti," abbracciò il suo petto più forte. "So come salvarti. Ti prego. Non andare dove non posso seguirti."

Tutto divenne freddo. Il mondo sembrò aver perso tutto il suo calore di colpo. Si sentì annegare, sprofondare sotto la superficie e non essere più in grado di risalire.

Urlò il suo nome, sperando che se avesse potuto sentirla fino all'aldilà, si sarebbe voltato.

"Me l'hai promesso...hai promesso che saresti sempre tornato da me."

Ansimava, ma non arrivava aria ai suoi polmoni in fiamme.

"Non è stata colpa tua," singhiozzò contro il suo corpo senza vita. "Ho preso una pozione. Non sei tu il motivo per cui sono finita in coma. Per favore, torna da me."

La parte razionale del suo cervello di guaritrice le disse che non c'era più nulla da fare.

Draco Malfoy era morto a causa delle rune. Avevano lentamente avvelenato il suo corpo finché la sua magia non aveva più potuto tenere a bada l'oscurità.

Damaged Goods | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora