Capitolo 1

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14 Settembre

Era il primo giorno di scuola. Il mio ultimo primo di giorno di scuola.
Ero in ritardo di 10 minuti, così presi il mio caffè e cominciai a correre velocemente per arrivare in tempo.
Arrivata, trovai subito Alex ad aspettarmi.
Neanche il tempo di arrivare che subito lo abbracciai.
«Ehi! Finalmente sei qui» mi disse.
«Oggi ho proprio perso la cognizione del tempo. Mia madre non poteva accompagnarmi così sono venuta a piedi» risposi.
«Sembra così strano essere già arrivati all'ultimo anno».
«Già! Sembra passato solamente qualche giorno da quando sono arrivata qui con così tanta paura di non ambientarmi...e invece eccomi qua».
Il primo anno era stato difficile per me perchè non conoscevo nessuno e pensavo di non riuscire ad inserirmi facilmente; per fortuna con me c'era Alex, il mio migliore amico, il quale, nonostante andassimo in scuole diverse, decise di accompagnarmi per non farmi stare da sola.
Lui amava le materie scientifiche mentre io le lingue; così, dopo aver fatto elementari e medie nella stessa classe, ci dovemmo separare.
Fortunatamente le scuole che avevamo scelto erano molto vicine, così ogni mattina ci incontravamo per stare insieme prima del suono della campana.
Io e Alex ci conoscevamo fin da bambini.
Lui e la sua famiglia si erano trasferiti vicino casa nostra quando avevo 5 anni.
Iniziò tutto il giorno dopo, quando, un bambino di 5 anni, venne a bussare alla mia porta chiedendomi di andare a giocare insieme al parco.
Così, iniziammo a trascorrere pomeriggi interi insieme.
A 11 anni creammo una casa sull'albero e, da quel giorno, diventò il posto dove incontrarci.
Trascorrevamo giornate intere su quella casa e, la notte, Alex mi spiegava le costellazioni.
Lui era un appassionato di astrologia, così osservare le stelle, era diventato il nostro passatempo preferito.
Prima del suono della campana, lo salutai e  rimasi ad aspettare Alice, la mia migliore amica.
Lei era la mia compagna di banco e la prima persona con cui avevo legato in classe.
Aveva dimenticato la merenda a casa così mi avvicinai per darle una parte della mia.
Da quel giorno cominciammo a conoscerci meglio fino a creare il rapporto che abbiamo adesso.
Quel giorno, aveva raccolto i suoi capelli biondi in due trecce decorate con dei fiori e indossava una maglietta azzurra e un paio di jeans.
Ci salutammo ed entrammo in classe.
«Buongiorno ragazzi» disse la professoressa di italiano entrando in classe.
«Buongiorno» rispondemmo in coro.
«Avete passato una buona estate?» ci chiese e, a turno, ognuno raccontò le proprie vacanze; ma io non sentii nulla perché mi persi tra i miei pensieri, dei quali Alex era il protagonista.

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