Capitolo 5

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5 anni fa

«Lily, qual è la risposta corretta all'ultima domanda?» mi chiese Alex sussurrando.
«La lettera c» risposi.
Quel giorno facemmo una verifica di inglese e sapevo bene quanto Alex avesse bisogno di aiuto.
Lui non era bravo nelle lingue così cercai di passargli tutte le risposte corrette.
Per me non era un problema perché lui faceva lo stesso con me in matematica.
Cercavamo sempre di aiutarci, a volte anche rischiando di essere scoperti.
Dopo aver consegnato la verifica, uscimmo dalla classe e ci avviammo verso casa.
«Oggi pomeriggio ti porto in un posto» mi disse Alex ad un tratto.
«Dove?» chiesi.
«Lo vedrai» rispose.
Odiavo quando faceva così, sapeva bene quanto fossi curiosa.
Dopo pochi minuti arrivai a casa, corsi in camera mia, presi il telefono e chiamai Emma.
L'avevo conosciuta qualche anno prima ad una festa a casa di mia cugina.
Aveva i capelli rossi legati in una treccia e un vestito bianco con dei disegni azzurri.
Era seduta da sola in un divano così mi avvicinai.
Cominciammo a parlare e ci scambiammo i numeri di telefono per rimanere in contatto.
Diventammo molto amiche e parlavamo spesso per aggiornarci su ciò che ci accadeva.
Emma rispose subito.
«Ehi Emma» dissi appena vidi che rispose.
«Ehi Lily, che bello sentirti. Dimmi tutto» disse.
Sapeva già che dovevo dirle qualcosa, lo aveva capito dal modo in cui avevo pronunciato il suo nome.
«Ti ricordi Alex?» le chiesi.
«Ovvio, mi hai parlato tanto di lui» disse e si mise a ridere.
«Mi ha invitata ad uscire ma non ha voluto dirmi dove mi porterà».
«AAAAAAAAAAA CHE BELLOOOOOO» urlò Emma.
«Sapevo che  sarebbe successo. Secondo me gli piaci» disse ad un tratto.
«Ma cosa dici? Io e Alex siamo solo amici» risposi ma ultimamente non sapevo neanche io cosa fossimo.
Dentro di me sentivo che fosse cambiato qualcosa tra noi, ma cercavo di ignorare questa sensazione.
«Un giorno lo capirai anche tu» disse ridendo.
Lily, a tavolaa! Scendi
Salutai Emma e scesi.
«Com'è andata a scuola?» mi chiese mia madre.
«Tutto bene. Oggi pomeriggio devo uscire, Alex vuole portarmi in un posto» risposi
«Va bene» disse e, dopo una pausa, continuò «sono contenta che tu abbia trovato un amico come lui, si vede che ci tiene davvero a te» disse mia madre.
Sorrisi e, appena finimmo di mangiare, salii in camera mia.
Cercai nell'armadio qualcosa di adatto, ma non trovai nulla.
Dopo un'ora, trovai un top bianco, un paio di jeans e una giacca blu.
Mentre mi preparavo, mi arrivò un messaggio da parte di Alex.
Sono sotto casa tua, ti aspetto”.
“Va bene, arrivo”.
Presi velocemente le chiavi e uscii di casa.
«Ehi, pronta?» mi disse.
Annuii.
Salii sulla moto e mi strinsi a lui.
Dopo qualche minuto si fermò davanti ad un luna park.
«Che ci facciamo qui?» chiesi.
«Divertiamoci un po'» disse e mi prese per mano.
Io sorrisi ed entrammo.
La prima giostra che vidi fu l'autoscontro.
«Andiamo lì» dissi e lui annuii.
Io salii in una macchina blu mentre Alex in una rossa.
Quando lo attivarono, cominciai a scappare da Alex che cominciò ad inseguirmi.
Sbattemmo molte volte. Mi divertii tantissimo.
Finito il giro, scendemmo e andammo a comprare un gelato.
Io mi sedetti su una panchina mentre Alex andò a prenderlo.
Mentre lo aspettavo, trovai un messaggio da parte di Emma
Ehi Lily, come va con Alex? Poi raccontami tutto”
“Ehi Emma, benissimo. Siamo al luna park, dopo ti racconto” risposi.
Dopo qualche minuto Alex arrivò con due coni in mano: uno nocciola e l'altro fragola.
«Ecco qui» disse passandomi il mio.
«Grazie» risposi.
Quando finimmo di mangiare, Alex andò al tiro a segno con la pistola.
Bisognava far cadere i bicchieri e, a seconda del numero, si vinceva un peluche.
Ci provò quattro volte e, alla fine, ci riuscì.
Aveva fatto cadere tutti i bicchieri e vinse l'orsetto.
Si avvicinò, mi diede il peluche e disse «tieni, questo è per te».
«Grazie» dissi prendendo il peluche e lo abbracciai.
«Vuoi andare lì?» chiese indicando la ruota panoramica.
Io annuii e ci avviammo.
Salimmo e aspettammo che attivassero la ruota.
Questa fu una delle mie parti preferite perché, da lì, potevo vedere la città dall'alto.
Alex mi avvolse le spalle con il suo braccio ed io poggiai la testa sulla sua spalla.
Quando il giro finì, andammo sulla moto per tornare a casa.
Quando si fermò davanti casa mia scesi, lo salutai ed entrai in casa.
Salii in camera mia, mi stesi sul letto e presi il telefono per raccontare tutto ad Emma.
Ehi, sono tornata adesso a casa. Mi sono divertita tanto. Alex ha vinto un peluche per me” scrissi sorridendo.
Lei rispose subito.
Che belloooo” e mi chiese cosa avessimo fatto.
Io le raccontai tutto ma, dopo mezz'ora, le dissi che ci saremmo sentite l'indomani perché ero molto stanca.
Dopo qualche ora mi arrivò un messaggio da parte di Alex.
Grazie per essere venuta, è così bello vederti felice”.
Sorrisi, risposi “grazie a te per l'orsetto“  e gli inviai una foto mia con il mio nuovo peluche.
In risposta mi mandò un cuore.
Buonanotte Alex“
”Buonanotte Lily
Spensi il telefono e mi addormentai con l'orsetto accanto.










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