Capitolo 3

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14 Settembre

Suonò la campanella della ricreazione così ci alzammo e ci avviammo verso il cortile.
«Vado a comprare un panino» disse Alice.
«Va bene, ti aspetto qui» risposi.
Presi il telefono e trovai un messaggio da parte di Alex.
Ehi Lily, ti aspetto davanti al cancello tra 2 ore. Ti porto in un posto”
Sorrisi e risposi “va bene, non vedo l'ora”.
Alice tornò con il panino.
«Ecco qui, ne vuoi un pezzo?» mi chiese Alice indicando il panino appena comprato.
«Si grazie, sto morendo di fame» risposi.
Mentre me lo passava le dissi del messaggio di Alex e, in risposta, lei cominciò a saltellare dalla felicità.
Da circa 3 anni era convinta che Alex fosse innamorato di me così, ogni volta che ne parlavo con lei, pensava di avere ragione.
Ed io le rispondevo sempre che fosse impossibile perché per Alex ero solamente la sua migliore amica.
Finita la ricreazione, rientrammo in classe per aspettare il professore di scienze.
Non prestai molta attenzione alla lezione perchè la mia testa era ancora ferma al messaggio di Alex.
Dove voleva portarmi? Non vedevo l'ora di scoprirlo.
Finalmente finì anche l'ultima ora, così salutai Alice e scesi velocemente le scale.
Appena uscii, trovai subito Alex ad aspettarmi.
Gli andai incontro e lo abbracciai.
«Ehi Lily» mi salutò e, dopo una breve pausa, continuò «sei pronta?».
Annuii.
Mi porse il casco della moto e lo misi prima di salire.
Mi posizionai dietro di lui.
«Tieniti forte» mi disse.
Allora mi strinsi a lui mentre sfrecciava tra le luci della città.
Dopo qualche minuto si fermò davanti al Planetario di Padova.
Istintivamente sorrisi.
Alex, vedendo la mia espressione, disse «allora, ti piace?» ed io annuii.
«Forza, entriamo allora».
Alex mi prese per mano ed entrammo.
Una volta dentro rimasi incantata dal planetario; è formato da una stanza abbastanza grande con tante poltrone vicine e una cupola emisferica (dove avrebbero riprodotto il cielo stellato).
Alex aveva prenotato i posti al centro e, secondo me, aveva fatto una buona scelta perché da lì si aveva una visione migliore della cupola.
Ci sedemmo e aspettammo l'ingresso di tutte le altre persone.
Appena la sala si riempì, spensero le luci e attivarono la cupola.
Rimasi incantata dalla bellezza della riproduzione delle galassie, dei corpi celesti ed dei fenomeni astronomici.
Era tutto così realistico.
Istintivamente mi avvicinai ad Alex e lui portò il suo braccio intorno alle mie spalle per attirarmi a sé.
Dopo un'ora riaccesero le luci ed io e Alex ci avviammo verso l'uscita.
«Grazie, è stato bellissimo» gli dissi.
Lui mi sorrise e mi abbracciò.
Lo strinsi forte a me e il suo profumo dolce rendeva tutto più magico. Non c'era più nessuno intorno, c'eravamo solamente noi due.
Dopo qualche secondo Alex si staccò e mi guardò negli occhi.
Stavo così bene insieme a lui e avrei voluto che questa cosa non cambiasse mai.
«È ora di andare, si sta facendo buio» disse ad un tratto.
«Va bene, andiamo» risposi.
Salimmo sulla moto e tornammo a casa.
Quella sera non andammo nella casa sull'albero, quindi scrissi ad Alex.
“Grazie per questa giornata. Non la dimenticherò mai”
“È solo grazie a te se questa giornata è stata bella”
Rilessi il messaggio e sorrisi.
Istintivamente portai il telefono vicino al petto e lo abbracciai.
Spensi il telefono e andai a dormire.
È solo grazie a te se questa giornata è stata bella.
Ogni volta mi stupiva sempre di più con le sue sorprese e con le sue parole.

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