Capitolo 16

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5 anni fa

Quel giorno Nathan, un nostro compagno di classe, faceva il compleanno ed io e Alex eravamo stati invitati.
Lui non voleva andarci perchè non andava molto d'accordo con i ragazzi della classe.
Così, ero a casa sua per fargli cambiare idea.
«Alex, dai vieni! Ci divertiremo» dissi tirandolo per il braccio per farlo alzare dalla sedia.
«Tu vai, io ti aspetto qui» rispose restando seduto.
«Allora rimango qui con te» continuai sedendomi a terra.
«No, tu vai» insistette.
«Senza di te non vado da nessuna parte».
«Va bene, andiamo» disse dopo qualche minuto.
«Siii! Vedrai che ci divertiremo» risposi alzandomi.
Uscimmo dalla sua stanza per andare da Massimo.
«Papà ci accompagni al compleanno di Nathan?» chiese Alex.
«Certo, andiamo» rispose.
«Dove lo festeggia» chiese.
«Al luna park» risposi.
Uscimmo e salimmo in macchina.
Quando arrivammo trovammo alcuni nostri compagni già lì.
Dopo qualche secondo arrivò anche Nathan.
«Vieni Alex, andiamo a fargli gli auguri» dissi prendendolo per mano.
«Ehi Nathan, auguri» dicemmo in coro.
«Ciao ragazzi, grazie» rispose e poi, rivolto a tutti, disse «forza, andiamo a giocare».
Io e Alex andammo sull'autoscontro mentre i nostri compagni entrarono nella casa stregata.
«Fai come se fossimo venuti solo tu ed io» gli dissi e lui sorrise.
Quando il giro finì notai che vicino all'autoscontro c'era un signore che vendeva lo zucchero filato.
«Ti va un po' di zucchero filato?» chiesi ad Alex.
«Sii, non lo mangio da qualche anno» rispose.
Gli passai il mio telefono e dissi «rimani qui, torno tra 5 minuti».
«Va bene» rispose prendendo il telefono.
Quando arrivai, mi misi in fila ed aspettai.
Dopo 15 minuti finalmente era arrivato il mio turno, così ordinai due zuccheri filati.
Dopo 2 minuti li presi e tornai da Alex.
«Eccomi» dissi avvicinandomi all'autoscontro ma poi mi bloccai.
Dov'era Alex?
Vidi Nathan insieme a Leonardo ed Ethan, così provai a chiedere a loro.
«Ehi ragazzi, avete visto Alex?» chiesi preoccupata.
«No» dissero in coro e scoppiarono a ridere.
Si allontanò e capì che gli avevano fatto qualcosa.
Non sapendo come fare per avvertire sua madre andai dalla madre di Nathan.
«Signora, scusi se la disturbo. Alex è scomparso e non posso chiamare mia madre per tornare a casa perché il mio telefono l'ha lui. Potrebbe darmi un passaggio?» le chiesi.
«Certo, seguimi» disse.

                                      ***

«Grazie» dissi quando si fermò davanti casa mia.
«Figurati, ciao Lily» rispose sorridendo.
«Arrivederci» dissi.
Quando entrai, andai subito da mia madre.
«Mamma, hai visto Alex? Ero andata a comprare lo zucchero filato e non l'ho più trovato» dissi preoccupata.
«No, non l'ho visto puoi provare a vedere nella casa sull'albero» propose.
«Hai ragione, grazie mamma» dissi abbracciandola.
«Ah Lily, aspetta! Come sei tornata?» chiese.
«Mi ha accompagnato la madre di Nathan» risposi e lei annui.
Uscii e andai nella casa sull'albero.
Quando entrai, vidi Alex seduto al pianoforte che suonava una dolce melodia.
«Ehi, che ci fai qui?» chiesi avvicinandomi.
«Ehi» rispose e quando si girò vidi che stava piangendo.
«Che succede? Sono stati Nathan, Leonardo ed Ethan, vero?» chiesi guardandolo negli occhi.
Lui si limitò ad annuire.
Lo sapevo, l'avevo intuito subito.
«Ti va di parlarne?».
«Non te l'ho mai detto perché non volevo che ti preoccupassi per me, ma quei tre mi hanno sempre preso in giro. All'inizio la situazione era sopportabile, mi limitavo ad ignorare i loro commenti sulla mia altezza o il mio fisico.
Dopo però, cominciarono a farmi di tutto: mi tiravano per lo zaino, mi minacciavano, mi tiravano addosso degli aeroplani di carta.
Sono andato alla festa solo per te, e mi sono promesso di ignorarli.
Ma quando sei andata a prendere lo zucchero filato, loro si sono avvicinati e hanno cominciato a prendermi in giro.
La prima cosa che mi è passata per la mente è stato scappare».
«Sono solo invidiosi di te. Devi lasciarli stare, ci sono io con te» dissi abbracciandolo.
«Grazie Lily» rispose sorridendo.
«Che stavi facendo?» chiesi vedendo che stava registrando un video.
«Mi stavo registrando mentre suonavo le tue canzoni preferite così che possa ascoltarmi anche quando non saremo insieme» disse e arrossì.
«Grazie Alex, sei tanto dolce» risposi e lo abbracciai di nuovo.
«Che ne dici di farmi ascoltare qualcosa adesso?».
Lui annuì e suonò una melodia dolce e malinconica allo stesso tempo.
Dopo qualche minuto si fermò, disse «suona con me» e mi prese la mano.
La posò delicatamente sopra la mia, fece una leggera pressione sopra le mie dita e creammo una melodia lenta e dolce.
«Ti piace?» chiese tenendo sempre la sua mano sulla mia.
«Molto» risposi.
Quando si fermò, mi guardò e disse «grazie per essere venuta».
«Sei il mio migliore amico, non sarei mai rimasta lì senza di te» risposi sorridendo.
Dopo qualche minuto, sentii il mio telefono squillare.
Era mia madre.
«Ehi mamma» dissi.
«Ehi, era nella casa sull'albero?» chiese capendo subito che avevo trovato Alex.
«Si» risposi.
«Scendi adesso, devi aiutarmi a preparare la cena» disse.
«Va bene, arrivo».
Chiusi e scesi insieme ad Alex.
«Ci vediamo domani» gli dissi sorridendo.
«A domani» rispose.
Quella sera andai a dormire subito dopo cena, dimenticandomi del video di Alex.

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