7 Ottobre
Dopo quella notte, io e Alex non parlammo più.
Cercai in tutti i modi di evitarlo.
La mattina, quando andavo a scuola, uscivo da casa 5 minuti prima per non incontrarlo; non andavo più nella casa sull'albero.
Alice mi è stata molto vicina in questi giorni; è venuta spesso a casa mia e cercava in tutti i modi di non lasciarmi mai sola.
Io le dicevo di non preoccuparsi perché stavo bene ma, ovviamente, lei non mi credeva.
Il suono del telefono, interruppe i miei pensieri. Era James.
«Pronto?» dissi.
Cercai di nascondere la voce spezzata dal pianto, ma non ci riuscii.
«Ciao Lily, stai piangendo?» chiese preoccupato.
«Vediamoci al parco» continuò senza aspettare una risposta.
«Va bene» dissi.
Chiusi la chiamata, mi vestii ed uscii.
James era già lì.
Appena mi vide, mi corse incontro e mi abbracciò.
«Ci sono io con te» disse.
«Sediamoci qui» disse indicando una panchina vicino a noi.
Feci un respiro profondo per calmarmi.
«Che succede?» chiese.
«Ho litigato con Alex, il mio migliore amico. Non parliamo da 4 giorni» dissi.
«Come mai?»
Non ero sicura di dirglielo, in fondo lo conoscevo da poco tempo.
Come se avesse intuito i miei pensieri, sussurò «puoi fidarti di me» e allora glielo dissi.
Iniziai dal principio; il giorno in cui ci siamo conosciuti, quello che provavo per lui, della sera a casa sua e del giorno nella casa sull'albero.
«Mi dispiace, Lily. Non doveva trattarti così» disse quando finii.
Per la prima volta capii che Alice aveva ragione, James era un ottimo amico.
«Non pensare a lui. Vieni, ti porto in un posto» disse alzandosi dalla panchina e porgendomi la mano per farmi alzare.
L'afferrai e mi tirai su.
Mi passò il casco e salimmo sulla moto.
Mi strinsi forte a lui e poggiai la testa sulla sua schiena.
Quando si fermò, vidi che mi aveva portato in spiaggia.
Era la spiaggia della Boschettona, l'unica spiaggia di Padova.
Da piccola venivo spesso qui con i miei genitori.
Scendemmo dalla moto e andammo in spiaggia.
«Perché mi hai portata qui?» chiesi.
«Da quando mia nonna non sta bene vengo qui spesso per passeggiare e cercare di non pensare a nulla. Il mare è sempre stato uno dei miei posti preferiti, ma i miei genitori erano troppo impegnati per portarmici.
Adesso che sto qui, posso venirci quando voglio dato che non è molto distante da dove abita mia nonna» rispose.
Annuii.
Dopo aver camminato per 10 minuti mi chiese «hai fame? So che lì fanno degli ottimi panini».
«Si, stamattina non ho neanche fatto colazione» ammisi.
«Andiamo allora» disse e mi prese per mano.
Io presi un cartoccio mentre James uno con le patatine.
Li prendemmo e ci sedemmo sulla sabbia per mangiarli.
«Qui, i miei genitori mi hanno organizzato la mia prima festa a sorpresa» dissi.
«Mi avevano lasciato a casa di Alex e loro vennero qui per organizzare tutto. Poi chiamarono Massimo, il padre di Alex, per dirgli che avevano finito. Salii in macchina insieme a loro e mi portarono qui. Quando arrivai, trovai la mia famiglia e i miei amici che tenevano dei fogli con scritto “buon compleanno Lily”. Prendemmo i panini qui e stemmo tutta la sera in spiaggia a cantare e ballare» dissi.
Quello fu uno dei compleanni più belli e uno dei primi che festeggiai con Alex.
«Che bello! Avrei tanto voluto che anche i miei genitori fossero stati così presenti nella mia vita» affermò amaramente.
«Sicuramente ti vogliono bene, solo che non hanno saputo dimostrarlo» dissi.
«Grazie per avermi portato qui, ne avevo bisogno».
Lui sorrise.
«Non sei così male come credevo» dissi ed entrambi scoppiammo a ridere.
Dopo qualche ora, salimmo sulla moto e tornammo a casa.
«Grazie» dissi scendendo dalla moto.
«È stato un piacere» rispose sorridendo.
Accese la moto e andò via, mentre io rimasi lì ad osservarlo.
Quando salii in camera vidi un biglietto sopra il mio letto.
“Domani alle 21 nella casa sull'albero. Non mancare”
Lo lessi e lo poggiai sulla scrivania.
Avrei rivisto Alex e non sapevo come comportarmi.
Ma cercai di non pensarci, adesso dovevo solamente dormire.
A questo, avrei pensato domani.
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ChickLitLily e Alex ✨️ Cosa aspetti? Corri subito a leggere la storiaa