Capitolo 19

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20 Novembre

Era passato quasi un mese da quando io ed Alex parlavamo di nuovo, ed io ero così felice.
Ci vedevamo ogni giorno e, ogni volta, rimanevo sempre sorpresa nel vedere che avesse sempre il mio bracciale.
Ero così felice che gli piacesse.
«Lily, ci sei?» chiese Alex passando una mano davanti ai miei occhi.
«Si, sono qui» risposi ridendo e rise anche lui.
«Cosa stavi dicendo?» chiesi poi.
«Che devi studiare, sennò non passerai la verifica di matematica» rispose avvicinandosi al libro per copiare un esercizio.
Quel giorno era venuto a casa mia per aiutarmi a studiare.
«Lo so, ma non riesco a concentrarmi. Facciamo una pausa» proposi.
«Ma l'abbiamo fatta 10 minuti fa» protestò.
«Va bene, continuiamo» dissi sbuffando.
Lui sorrise e iniziò a spiegare l'esercizio ma smisi di ascoltarlo perché mi persi ad osservare le sue lentiggini.
Le avevo sempre amate perché mi ricordavano il cielo stellato che osservavamo tutte le sere.
Da piccolo le odiava perché tutti i suoi compagni lo prendevano in giro ma, ogni volta, gli dicevo che io le amavo e lui arrossiva.
Crescendo, ne sono comparse altre fino a coprirgli interamente il viso.
Risalii con lo sguardo fino ai suoi occhi e rimasi a fissarli per parecchi minuti.
Quando se ne accorse disse «tutto bene? Ho qualcosa in faccia?».
«No, stavo solo pensando» risposi.
«A cosa?» chiese incuriosito.
Cosa mi sarei inventata?
Non potevo dirgli che lo stavo fissando perché amavo i suoi occhi o perché adoravo le sue lentiggini.
Dopo quella notte avevo cercato di non fargli capire i miei veri sentimenti nei suoi confronti.
«Alle stelle» dissi.
«Wow, a cosa in particolare?» chiese guardandomi.
Non sapendo cosa inventarmi dissi «non dovevamo studiare?».
Lui scoppiò a ridere e rispose «si, hai ragione».
Dopo qualche ora avevo finito tutti gli esercizi.
«Grazie Alex, non ci sarei mai riuscita senza di te» dissi mettendo il libro nello zaino.
«Figurati, chiamami quando vuoi» rispose.
«Adesso devo andare, mio padre mi aspetta per andare al supermercato» disse alzandosi dalla sedia.
«Va bene, ci vediamo domani» risposi sorridendo.
«Se finisco in tempo, ci vediamo stasera nella casa sull'albero» propose.
«Va bene, allora ci sentiamo dopo» risposi.
«Certo, ciao Lily» disse abbracciandomi.
«Ciao Alex».
Quando uscii, mi sdraiai sul letto e chiamai Alice.
«Ehi Ali, possiamo parlare?».
«Certo, aspetta un attimo che salgo in camera mia».
«Va bene» risposi e aspettai.
«Ok, dimmi tutto».
«Non so più cosa fare, ogni volta che sto con Alex penso di innamorarmi sempre di più. Oggi mi stava spiegando matematica ma non sono riuscita ad ascoltare perché mi ero persa nei suoi occhi e ad osservare le sue lentiggini» dissi portando la testa indietro.
«E lui se n'è accorto?» chiese ridendo.
«Si. Ho detto che fossi distratta perché stavo pensando alle stelle, non potevo dirgli la verità».
«Ma perché non ci provi? Magari anche lui è innamorato di te».
«Cooosa? Ti devo ricordare cosa è successo l'ultima volta?» dissi quasi urlando.
«Lo ricordo bene, ma magari era solo spaventato di non essere ricambiato» propose.
«Non credo, per lui sono solamente la sua migliore amica ed io non voglio rovinare tutto».
«Prova a passare del tempo con James. Magari riuscirai a cambiare i tuoi sentimenti per Alex e capirai che siete solo amici. Passate molto tempo insieme, è normale che tu sia confusa» disse.
«Hai ragione! Magari ho solamente scambiato l'amore con l'amicizia. Grazie Ali, sei la migliore».
«Lo so» rispose ridendo e risi anche io.
«Adesso devo andare, ci vediamo domani» disse.
«Va bene, a domani» risposi e chiusi.
Come se ci avesse sentito, James mi mandò un messaggio.
“Ehi Lily, come va?”
“Ehi James, tutto bene. Tu come stai?”
“Tutto bene, sono solo un po' stanco”
“Ti va di uscire stasera?”
“Certo, dove andiamo?” chiesi incuriosita.
“Lo scoprirai. Ti passo a prendere alle 20”
“Va bene, ci vediamo dopo allora”
“A dopo”
Scrissi subito ad Alice.
“Stasera esco con James!!!”
“Siii!! Poi fammi sapere come va”
“Certoo, a dopo♡”
“Ciaoo♡”
Posai il telefono e andai da mia madre.
«Ehi mamma, stasera esco con James» dissi.
«Va bene, a che ora passa a prenderti?» chiese mentre preparava dei biscotti al cioccolato.
«Verso le 20» risposi.
«Allora, quando arriva, portagli qualche biscotto» propose dividendo l'impasto in modo da formare delle palline.
«Certo, sono sicura che gli piaceranno! Adora i biscotti al cioccolato».
«Allora ho fatto bene bene a preparare proprio questi» disse ridendo e risi anche io.
Dovevo anche dirlo ad Alex per informarlo che, quella sera, non saremmo andati nella casa sull'albero.
Salii in camera e presi il telefono.
Ehi, James mi ha chiesto di uscire quindi stasera non ci sarò”
Avrei preferito passare del tempo con lui, lo ammetto, ma dovevo seguire il consiglio di Alice.
“Ah, va bene. Allora ci vediamo domani♡”
“A domani♡”
Tirai il telefono sul letto e mi avvicinai all'armadio per vedere cosa mettermi.
Presi un vestito giallo con i bottoni al centro ma lo scartai subito.
Continuai prendendo una gonna nera e un maglione bianco.
Mi piacevano molto, soprattutto il maglione perché all'altezza delle spalle c'erano degli strass che lo rendevano più elegante.
Questi, li posai sul letto; erano una buona opzione.
Dopo vari tentativi trovai un vestito blu a manica lunga, con lo scollo a V e con uno spacco sulla gamba destra.
Mi piaceva molto, ma forse era troppo elegante per quella sera.
Indecisa, li presi entrambi e andai da mia madre.
«Aiutami, non so quale scegliere» dissi avvicinandomi al divano dove era seduta.
«Indossali e fammi vedere come ti stanno» rispose posando il telefono per osservare i vestiti che le avevo portato.
«Va bene» dissi e andai a mettermi il vestito blu.
Quando tornai disse «molto bello, ma forse un purtroppo elegante. Dove hai detto che andate?».
«Non lo so, mi ha detto solo che passa a prendermi alle 20» risposi.
«Prova l'altro» continuò.
Annuii e me ne andai.
Quando tornai le dissi «questo come ti sembra?».
«Perfetto! Elegante al punto giusto» rispose sorridendo.
«Allora metterò questo, grazie mamma» dissi abbracciandola e risalii in camera mia.
Erano le 19.20.
Feci la doccia, mi truccai, mi vestii e misi il bracciale che mi aveva regalato e una collana con una stella.
Verso le 19.55 mi arrivò un suo messaggio.
“Sei pronta? Sono appena arrivato”
“Si, arrivo”
Scesi e dissi a mia madre «è arrivato. Dove sono i biscotti?».
Lei mi passò una scatola e rispose «ecco, divertiti. Mi raccomando, non fare tardi!».
«Va bene, ciao mamma» dissi ed uscii.
Quando mi vide, James scese dalla macchina e si avvicinò per abbracciarmi.
«Ehi Lily, sei bellissima» disse.
«Grazie» risposi sorridendo e continuai «tieni, questi sono per te. Mia madre ha preparato dei biscotti e me ne ha dato qualcuno da portarti».
«Grazie, ringrazia tua madre da parte mia» rispose sorridendo e poi continuò «andiamo?».
Annuii e salimmo in macchina.
Dopo mezz'ora si fermò davanti ad un ristorante.
Si chiamava Tola Rasa;  non c'ero mai stata ma sembrava un posto molto elegante.
Scese dalla macchina e aprì la mia portiera/ il mio sportello per farmi scendere.
«Entriamo» disse prendendomi la mano.
Una cameriera ci guidò fino al nostro tavolo ed io rimasi incantata nel vedere i fiori presenti sul nostro tavolo.
Quando ci sedemmo, posai la borsa, li presi e dissi «li hai portati tu?».
«Si, ti piacciono?» rispose arrossendo.
«Molto» dissi sorridendo.
Dopo qualche minuto portarono l'antipasto: insalata di mare e un cocktail di gamberi.
Li assaggiai e dissi «è tutto molto buono. Non ero mai stata in questo ristorante».
«Sono contento che ti piaccia. Venivo qui da piccolo, insieme a mia nonna» rispose.
Quando finimmo sentii arrivare un messaggio così mi alzai per andare in bagno e vedere chi fosse.
Alloraa?? Dove ti ha portato?”
“Al Tola Rasa. L'esterno è molto elegante e il pesce è davvero buono. Abbiamo appena finito l'antipasto”
“AAAA! Qualcosa mi dice che avevo ragione; JAMES È INNAMORATO DI TE”
Forse aveva ragione, sennò perché mi avrebbe portato in un posto così elegante? Decisi, però, di non dire ad Alice che stavo cominciando a valutare anche io questa sua ipotesi e mi limitai a rispondere “è solo un'uscita tra amici. Anzi adesso devo proprio tornare da lui, si starà chiedendo che fine abbia fatto”
“Ecco, torna da lui! Noi ci sentiamo dopo”
“A dopo”
Quando tornai dissi «scusami, ero andata a sistemarmi il trucco».
«Non preoccuparti, hanno appena portato il primo» rispose quando mi vide entrare.
Erano dei ravioli aperti con gamberi rossi, calamari e burrata.
L'assaggiai e dissi «molto buona! Non l'avevo mai mangiata».
«Neanche io, di solito prendo sempre un secondo» rispose.
Quando finimmo, il cameriere si riportò i piatti e aspettammo il secondo.
«Come sta tua nonna?» chiesi cercando un argomento di cui parlare.
«Bene, il dottore le ha dato una cura da seguire per due settimane e poi dobbiamo prenotare una visita di controllo» rispose.
Io annuii e bevvi un sorso d'acqua.
Stemmo in silenzio fino all'arrivo del cameriere con il secondo: triglia con il contorno d'insalata. 
Non mi piaceva molto e James lo notò perché disse «non ti piace?».
«Non l'ho mai mangiata, ma adesso la assaggio» risposi mentendo.
«Se non ti piace posso farti portare un'altra cosa» propose.
«No, va bene così» dissi.
Mi aveva portato qui e non volevo sembrare scortese nei suoi confronti né fare i capricci per un piatto.
Lui annuii e mangiammo.
Alla fine mi piacque.
Finito anche il secondo mi chiese «vuoi ordinare il dolce?».
«Non c'è bisogno, sono già piena» risposi.
«Possiamo prenderne uno e dividerlo» propose.
«Se tu lo vuoi, facciamo così» risposi.
«Il parfait di mandorle ti piace?» chiese quando arrivò il cameriere per ordinarlo.
«Si! È uno dei miei dolci preferiti» risposi.
«Un parfait di mandorle allora» disse rivolto al cameriere.
«Va bene, arriva subito» rispose lui e si allontanò.
Dopo qualche minuto tornò con due piattini, il parfait e la cioccolata calda.
James la mise sopra e divise il parfait nei due piattini.
Lo assaggiai e dissi «è buonissimo, si sente molto il sapore della mandorla».
Lui annuii e continuò a mangiare.
Quando finimmo si alzò per andare a pagare ed io presi la borsa e mi alzai.
Uscì fuori ed io feci lo stesso.
«Vuoi fare una passeggiata?» chiese camminando sul marciapiede.
Annuii e lo seguii.
C'erano delle bancarelle con dei bracciali tutti colorati e alcune collane.
Ripensai a quanto mi piacesse crearli da piccola e a quanto la mia famiglia fosse felice di riceverli per i loro compleanni.
Non sapendo cosa dire, continuai a guardarli così da non sentire quell'imbarazzo che si stava creando tra noi.
«Grazie per essere venuta, è bello passare del tempo insieme» disse James continuando a camminare ma girando la testa così da guardarmi negli occhi.
«Anche a me piace passare del tempo con te» risposi.
Si avvicinò, prendendo entrambe le mie mani, e disse «Lily, è da qualche giorno che vorrei dirti una cosa e credo di aver finalmente trovato il momento giusto».
A quelle parole una paura dentro di me si svegliò.
Cosa stava per dirmi?
Decisi di non interromperlo così che continuasse.
Lui, avendo capito le mie intenzioni, fece un respiro profondo e disse «io...credo di essermi innamorato di te».
Cosa? James si era innamorato di me? Com'era potuto accadere?
Alice mi aveva avvertito e so di averlo pensato anche io per un momento, ma credevo che fosse tutto nella mia testa.
James era innamorato di me.
James era innamorato di me.
JAMES ERA INNAMORATO DI ME?
Ripetei questa frase in eterno nella mia testa, fino a pensare di essermi immaginata tutto ma l'espressione confusa sul suo volto mi confermò che fosse tutto reale.
Cercai di non perdere la calma e provai a dire qualcosa, ma fu inutile. Dalla mia bocca non uscì nulla, solo un espressione di stupore.
James, accorgendosi del mio lungo silenzio, disse «Lily, tutto bene?».
Non sapevo come reagire, era successo così in fretta.
La prima cosa che mi venne in mente fu correre via e così feci.
Me ne pentii subito ma non potevo tornare indietro. James non mi avrebbe più rivolto la parola e aveva ragione, non avrei dovuto reagire in questo modo.
Mi girai e vidi la sua espressione: era confuso ma anche dispiaciuto.
Notò che lo stavo guardando così si girò e se ne andò.
Non avrei mai pensato che una bella giornata come questa si sarebbe conclusa così.
Non sapendo come tornare a casa chiamai mia madre.
«Ciao mamma, puoi venirmi a prendere? Sono al Tola Rasa».
«Cosa è successo? Con mai non sei con James? Sta bene?» chiese preoccupata.
«Ti racconto tutto dopo» dissi tornando davanti l'entrata del ristorante.
«Va bene, arrivo».
Mi sedetti sul marciapiede, perché sapevo già che ci sarebbe stata molto, presi le cuffie e ascoltai la musica.
Dopo quasi un'ora sentii un clacson suonare così alzai la testa e vidi mia madre.
«Forza sali» disse ed io mi alzai e mi sedetti sul sedile vicino al suo.
«Allora cosa è successo?» chiese.
«Stava andando tutto bene fin quando James mi ha detto di essersi innamorato di me. Non sapendo come reagire sono scappata e so già che non avrei dovuto farlo ma è stata la prima cosa che mi è passata per la testa» risposi.
«Lily, pensa come ti saresti sentita al posto suo. È un bravo ragazzo, ci sarà rimasto malissimo».
«Lo so mamma, ma...».
«Cosa?» chiese non capendo il motivo per il quale avevo interrotto la frase.
Dovevo dirglielo? Si.
Sapevo già che, una volta ammesso, non sarei più potuta tornare indietro ma dovevo essere sincera con me stessa. Era inutile continuare mentirmi.
Feci un lungo respiro e continuai «ma a me piace Alex e non potevo dirglielo, lo avrei ferito ancora di più».
Ecco, l'avevo fatto.
«Cosa? Hai detto che ti piace Alex?» chiese guardandomi.
«Si» risposi in imbarazzo.
«Sospettavo che provassi qualcosa per lui ma non ne avevo mai avuto la conferma...fino ad oggi» disse contenta.
«Possiamo cambiare discorso?» chiesi arrossendo (più del dovuto).
Lei si mise a ridere e annuii.
Quando arrivammo a casa, la salutai e salii in camera mia.
Presi il telefono e trovai dei messaggi da parte di Alice.
“Come va la cena?”
“Siete ancora insieme?”
Li aprii e le raccontai quello che mi disse.
Lei rispose subito.
“Cosaaa? Lo sapevoooo"
”Cosa gli hai risposto?“
”Niente, sono scappata e, quando si è allontanato, sono tornata davanti al ristorante e ho chiamato mia madre per venirmi a prendere“
”Oh no! E lui come ha reagito?“
”Era confuso ma anche dispiaciuto. Adesso mi odierà ma è stata la prima cosa che mi è vdnuta in mente“
”Ci sarà rimasto malissimo, poverino. Ma a tua madre che hai detto?“
”Le ho raccontato tutto e poi le ho detto che mi piace Alex“
”COOSAAA??“
”Dice che lei lo sospettava già e che finalmente ne ha avuto la conferma“
”Sono sconvolta“
”AHAHAH“
”Adesso vado, buonanotte Ali“
”Buonanotte Lily“
Mi misi a letto e cercai di rilassarmi, non sapevo come avrei risolto le cose questa volta.
Posai il telefono e cercai di addormentarmi ma sapevo che quel senso di colpa mi avrebbe accompagnato per tutta la notte.

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