14 Ottobre
«Ciao Ali, adesso devo proprio scappare; James mi sta aspettando» dissi una volta uscite da scuola.
«Va bene. Ricordati di scrivermi quando torni».
Annuii e mi allontanai correndo.
Arrivai al parco dopo qualche minuto.
«Ehi» dissi quando lo vidi.
«Ciao» rispose e mi abbracciò.
«Sediamoci qui» disse indicando una panchina vicina a noi.
Annuii e ci sedemmo.
«Senti James, mi dispiace per quello che è successo. Quel giorno ero arrabbiata con Alex, ma anche con me stessa. È anche colpa mia se adesso ci troviamo in questa situazione, ma tu non c'entri nulla; non dovevo prendermela con te» dissi guardandolo negli occhi.
Lui voleva solamente essere gentile ed io lo avevo allontanato.
«Non preoccuparti, non dovevo insistere» rispose e poi continuò «facciamo finta che non sia successo nulla».
«Ho una cosa per te» disse uscendo una scatolina dalla tasca.
«Oh James! Non dovevi» risposi sorridendo.
«Quando l'ho visto ho pensato a te. Tieni, apri» continuò passandomi la scatolina.
La aprii e vidi un bracciale con la L e una stella accanto.
Lo presi e me lo misi.
«Grazie James, è bellissimo» dissi abbracciandolo.
Sorrise ed io ricambiai.
«Allora che facciamo?»
«Andiamo a prendere Max» disse alzandosi e tendendomi la mano.
L' afferrai e mi alzai.
Arrivammo davanti casa sua, lui entrò ed io lo aspettai fuori.
Dopo qualche minuto uscì insieme a Max che, appena mi vide, cominciò a correre per venirmi in contro.
«Ciao Max» lo salutai abbassandomi per accarezzarlo.
Poi James gli mise il guinzaglio ed io mi alzai.
«Vuoi andare al mare? Max adora giocare con la sabbia» propose prendendo i giochi del cane.
«Va bene» risposi.
Salimmo in macchina.
Max si mise davanti, insieme a James, ed io dietro.
Ascoltammo oxígeno di Alvaro Soler cantammo mentre Max usciva la testa dal finestrino.
Arrivammo dopo mezz'ora.
Scesi dalla macchina e aprii lo sportello per fare scendere anche Max; James prese i giochi e andammo in spiaggia.
«Cosa gli hai portato?»
Lui uscì due palline, una corda e un frisbee.
«Questo è il suo preferito» disse indicando il frisbee.
«Allora prenderò questo» risposi.
Appena Max lo vide si avvicinò subito e cominciò a saltare per prenderlo.
«Vuoi questo?» dissi muovendolo e, dopo qualche secondo, continuai «allora vai prenderlo!».
Lo lanciai e lui si mise a correre più veloce che potè per riuscire a prenderlo prima che cadesse a terra.
Quando fu molto vicino, saltò e lo afferrò con la bocca.
Me lo riportò, si sedette e lo rimise a terra.
«Bravisssimo!» dissi accarezzandolo.
Si avvicinò James e disse «hai fame? Ho portato dei panini».
Annuii e presi un telo per sederci.
Aiutai James a prendere i panini e ci sedemmo.
«Vieni Max» disse prendendo i suoi biscotti.
Lui si avvicinò e James gliene diede due.
Poi si sedette vicino a noi e cominciammo a mangiare.
Quando finimmo, facemmo una passeggiata.
«Sai già quando tua nonna potrà tornare a casa?» dissi dopo qualche minuto di silenzio.
«Credo tra due settimane» rispose.
«Che bello» dissi sorridendo.
Passeggiammo lungo tutta la riva.
Sentivo la sabbia morbida sotto i piedi e l'acqua fredda bagnarli.
«Adesso dobbiamo tornare a casa, mia madre mi aspetta» dissi dopo qualche ora.
«Va bene» rispose.
Prendemmo le nostre cose e salimmo in macchina.
Quando arrivammo davanti casa sua, parcheggiò la macchina ed entrammo.
Fece entrare Max in casa e disse «ti accompagno a casa».
«Va bene» risposi e, prima di andarcene, aprii la porta e salutai Max.
Quando arrivammo ringraziai James ed entrai in casa.
Andai in camera mia e scrissi ad Alice.
“Ehi, sono tornata adesso a casa”.
Rispose dopo qualche minuto.
“Ehii, com'è andata?”
“Tutto bene. Siamo andati a fare una passeggiata al mare insieme al suo cane e mi ha portato un regalo” scrissi e le mandai una foto.
“Che belloo. Secondo me si è innamorato di te”.
“Ma cosa dici? Siamo molto amici”.
“Pensa quello che vuoi, ma sai che ho ragione”.
“Io e James siamo solo amici e questa cosa non cambierà mai”.
“Va bene, lo so che nel tuo cuore c'è spazio solo per Alex”.
“Già, non vedo l'ora di trovare il momento giusto per far pace con lui”.
“Lasciagli subito il biglietto. Cosa stai aspettando?”.
“Voglio trovare il giorno giusto e non è questo”.
“Sbrigati a trovarlo”.
“Adesso devo andare, mio padre mi aspetta per andare a trovare mio nonno”.
“Va bene, ciao Alii♡”
“Ciao Lily♡”.
Posai il telefono e andai a farmi una doccia prima di cena.
Quando finii, misi una felpa nera e un pantalone grigio e andai in cucina.
«Che mangiamo stasera?» chiesi avvinandomi a mia madre.
«La bistecca e l'insalata» rispose.
Annuii e la aiutai ad apparecchiare.
Portò il cibo a tavola e mangiammo.
«Che hai fatto oggi?» chiese.
«Sono stata a mare con James e Max, il suo cane» risposi.
«Che bello! Invece con Alex come va? Avete chiarito?».
«Ancora no, ma ho un piano perfetto per fare pace. Devo solamente trovare il giorno giusto per applicarlo».
«Perfetto! Sono sicura che funzionerà» rispose lei contenta.
Quando finimmo di mangiare tornai in camera e mi avvicinai alla finestra.
Era da qualche giorno che non osservavo il cielo.
Mi sembrò di vedere passare qualcuno, così abbassai lo sguardo e lo vidi.
Era Alex.
Una lacrima mi sfiorò il viso.
Volevo tanto riavere il mio migliore amico.
Non mi accorsi, però, che sul davanzale della finestra mia madre aveva messo un vaso, così lo urtai.
Alex, sentendo quel rumore, alzò lo sguardo e lo puntò sulla finestra della camera.
Mi allontanai di corsa; non volevo che mi vedesse.
“Mi manchi Alex” pensai.
Non vedevo l'ora che tutto tornasse come prima.
Mi misi sul letto, presi il telefono ed entrai nella galleria.
Cominciai a scorrere foto di qualche anno fa e fu in quel momento che mi accorsi di un video che non avevo mai notato.
Era Alex.
Guardai la data: 7 Luglio 2016.
Chiusi gli occhi e ripensai a quel giorno.
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أدب نسائيLily e Alex ✨️ Cosa aspetti? Corri subito a leggere la storiaa