8

2.4K 39 3
                                    

Lorenzo Salvatore

<<Lorenzo Salvatore come siamo fighi sta sera>> dice Giorgio entrando in camera.

<<Lo so>> dico vantandomi.

Indossavo una camicia bianca, cravatta nera, giacca nera con le maniche un pó alzate che facevano notare le mie bellissime vene e poi un pantalone nero molto semplice con una cintura di Valentino.

<<Il contratto?>> mi domanda poi.

È più agitato lui di me.

<<Giorgio mi metti solo ansia così. Lo firmerà, l'ho messa alle strette>> dico allacciando l'orologio.

<<Sarà meglio così. La società se ne accorgerà che è tutto finto ed è meglio anche per lei di fingere che sia tutto perfetto>> mi dice poi.

<<Quello che è meglio per lei o no, lo so io e non tu e poi, non parlare così di lei.>> dico difendendola in qualche  modo.

Non sopporto quando parlano di lei o pensano di avere qualche controllo su Elèna.

<<Geloso?>> mi domanda.

<<No, sono solo territoriale, ciò che è mio non si tocca e tantomeno devi parlare così di lei. È in gamba e anche bella.>> dico alla fine sorridendo.

<<Come dici tu, basta che non te ne innamori troppo. Insomma abbiamo notato che lei ama Christian>>

<<Nomina di nuovo il suo nome e sta volta il primo che voglio morto sarai tu.>> dico serio.

<<Calma calma, si scherza.>> dice per poi prendere il telefono e notare che era ora di dirigersi alla festa.

<<Bene io vado, ci vediamo dentro>> mi saluta ed esce.

Quando rimasi solo non potei che non pensare al volto di Elèna coperto di lacrime...e se davvero lei lo amasse?

Bussano alla porta ed è mia madre.

<<Abbiamo un problema Lorenzo>> mi informa.

<<Che c'è?>> le domando seccato.

<<Elèna>> e appena la nomina mi giro.

<<È scomparsa>> due parole e mi infuriai.

<<Che significa che è scomparsa?!>> dico alzando il tono di voce.

<<Non c'è Lorenzo. L'hanno cercata per tutta la villa ed è scomparsa. Non vorrei le fosse capitato qualcosa di brutto>> dice mettendosi la mano davanti alla bocca.

<<Non l'hanno presa, so io dov'è andata>> dico sicuro di me stesso.

Io lo sapevo. Sapevo dove fosse. Sapevo cosa stesse facendo ed io avevo già provveduto a tutto.

<<E non fai niente?>> mi dice incredula del fatto che io ero calmo e anzi pensavo a sistemarmi i capelli.

<<Ed è qui che ti sbagli mamma, ho già pensato a tutto e secondo i miei piani dovrebbe essere arrivata con il mio bodyguard di fiducia.>> dico.

E come infatti, bussano alla porta e la vedo trattenuta dalla guardia per non scappare.

<<Madre lasciatemi da solo con lei>> dico facendo cenno anche alla guardia di lasciarla.

<<Mogliettina pensavi di fregarmi? Pensavi di essere un passo avanti? Dimmi esattamente a cosa stavi pensando?>> dico con una punta di rabbia ma cercai di rimanere calmo.

Non sarò mai tua?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora