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Elèna Petrova

<<Signorina?>> mi sveglia la governante.

Mi girai dall'altro lato del letto e mi riparai dalla luce, coprendomi con le coperte.

<<Signorina, la sta aspettando un certo Demir di sotto>> dice, aprendo le tende.

<<Che palle!>> gridai con la faccia rivolta al cuscino.

<<Avete notizie del Signor Lorenzo?>> domanda.

<<Secondo lei?>> domando scorbutica.

<<Scusate>> mi risponde lei.

Mi sentii in colpa per il tono che usai ma non era giornata.

Scesi di sotto in condizioni al quanto discutibili. Ero in pigiama e riuscii almeno a pettinarmi i capelli, che per fortuna erano rimasti lisci.

Presi gli occhiali da vista, anche se non dovevo indossarli sempre ma mi piacevano, e scesi di sotto.

<<Che vuoi?>> domando nervosa.

<<Stai bene persino in pigiama..!>> esclama, avvicinandosi a me con le mani in tasca.

Nel frattempo mi preparai un caffè.

<<Sei sordo per caso? Che vuoi?>>

<<Come siamo nervosette, ti stanno bene gli occhiali>> dice sorridendo.

<<Vattene>> dico.

<<E va bene, non ti dirò nulla allora>> dice andando verso la porta.

Gli andai appresso.

<<No aspetta..dimmi perché sei venuto>>

<<Venire? mm>> dice in modo perverso.

<<Idiota>> dico dandogli uno schiaffo al braccio.

<<So che Christian "ha" Lorenzo>> mi dice.

<<Lo so>> rispondo e vado per prendere il caffè.

<<E so anche che tu sapevi tutto>> dico arrabbiata.

Non so se ero più arrabbiata perché in tutto ciò c'entrava Demir o Christian.

<<Ti dà fastidio, vuol dire che ci tieni a me>> mi dice.

<<Mi sento presa in giro, è diverso>> dico, lasciando la tazzina sul bancone e salii sopra.

<<Nono Elèna>> mi dice prendendomi dal braccio.

<<Ascoltami>> dice accarezzandomi i capelli.

<<Non mi toccare>> dico eliminando qualsiasi forma di contatto.

<<Elèna sono io, non ti farei mai del male>> dice avvicinandosi.

<<Eppure l'hai già fatto, stando dalla parte di Christian e permettendogli di prendere Lorenzo>> dico allontanandomi.

<<Cambiati, oppure no, andiamo da Lorenzo>> dice.

<<Impossibile>> dico incredula.

<<Non perderei tempo>> dice.

Mmh...

<<Mi cambio e arrivo.>> dico e salii.

Presi un jeans e una maglia, scesi di corsa e entrai in macchina.

<<Velocissima>> dice sorridente.

Non sarò mai tua?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora