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Elèna Petrova

Arrivò una scatola con il mio nome sopra. Che fosse da parte di Lorenzo?

Lo aprii e notai che c'era un magnifico vestitino nero. Era composto da un corpetto di un tessuto vedo non vedo, mentre, la gonna era corta e raccolta in un fiocco che cadeva delicatamente lungo la gamba. Per capirci era questo:

(si lo so non sono brava in queste cose)

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(si lo so non sono brava in queste cose)

Lo indossai e per i capelli decisi di lasciarli sciolti e piastrarli.

Era ormai ora di andare e aspettai impaziente Lorenzo.

Mi squillò per una frazione di secondi il telefono: mi arrivò una notifica.

Era Demir che diceva:

Ei, spero di vederti sta sera!

Lasciai il visualizzato perché la mia attenzione fu catturata da Lorenzo. Quest'ultimo mi squadrò dalla testa ai piedi e poi sorrise.

Si, me lo avevo decisamente regalato lui.

<<Ti sta d'incanto questo vestito>> mi dice e non potei che sorridergli.

<<Graz->> ma la sua voce sovrastò la mia.

<<Non vedo l'ora di togliertelo>> mi dice avvicinandosi al mio orecchio.

Arrosii come una cretina e da quel momento sorrisi per tutto il tempo.

Arrivammo alla location ed ero molto emozionata.

<<Sta tranquilla>> mi dice lui per tranquillizzarmi.

Entrammo e vidi molta gente, i miei parenti, amici, tutta la mia vecchia vita era lì.

E poi vidi mio fratello parlare con i suoi amici, andai da lui e appena si accorse della mia presenza mi abbracciò così forte da perdere il respiro.

<<Mi sei mancata sorellina>> mi dice affettuosamente.

<<Anche tu Nicola, anche tu>> dico alla fine con la voce tremolante. Stavo piangendo, mi era mancato troppo.

<<Ei non piangere sennò farai piangere anche a me>> dice ridendo ma una lacrima rigò il suo viso. Gliela raccolsi e lo riabbracciai.

<<Ti voglio bene Elèna>> dice staccandosi da me.

<<Ti voglio bene anche io>> dico.

<<Dai ora basta piangere. Andiamo da mamma>> dico ma una persona mi fermò, era Lorenzo.

<<Ciao Nicola>> si presenta Lorenzo.

<<Salve Lorenzo>> risponde mio fratello a sua volta.

C'era tensione tra loro e per spezzarla dissi a Lorenzo di andarmi a prendere da bere e di raggiungerci da mia madre.

Non sarò mai tua?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora