Lorenzo Salvatore
Entro in casa e getto le chiavi della macchina sul tavolino vicino alla porta di ingresso.
Perché? Perché ha dovuto deludermi l'unica persona di cui mi importava veramente?
Io provavo e provo ancora sentimenti a me sconosciuti, nuovi, mai provati. E se questo è il cosidetto amore, beh, non lo voglio, toglietemelo perché fa male..troppo male.
E sento una lacrima rigarmi il viso.
Scoprire che mia moglie mi aveva tradito fa male, che le era piaciuto scopare con il mio nemico ancor di più. Ma sentire mia moglie proteggere Demir e dirmi che tiene a lui, è peggio di una coltellata al cuore.
È vero, ho sbagliato molte cose con lei. Una tra le tante è stata punirla, portarla in quella stanza e sculacciarla ma non l'ho mai tradita. Nella mia testa c'era solo lei, il mio cuore batteva solo per lei.
In una stanza con un milione di donne avrei avuto occhi solo per lei.
Io sono cambiato per lei.
Prima di sposarmi con Elèna, non mi importava di nessuno se non di me stesso. Ero un puttaniere e non mostravo mai i miei sentimenti. Ed ora penso che il karma abbia fatto il suo giro ed è toccato a me soffrire.
Per la prima volta posso dire che sono stato ferito da una donna.
Per la prima volta posso dire che ho amato ed amo una donna, quella che credevo la mia donna.
Altre lacrime scendono e vado verso la cucina versandomi della vodka nel bicchiere. Non potevo restare lucido, non riuscivo ad esserlo e pensare ora che Elèna abbia preferito aiutare Demir invece di parlare con me, fa male ancora di più.
Scuoto la testa, cercando di togliere tutti questi pensieri e queste lacrime, sembravo così ridicolo e patetico, Dio.
Sento il rumore della porta di casa aprirsi e questo significava che Elèna era tornata. Resto fermo in cucina ad annegare la mia sofferenza nell'alcool e asciugo le lacrime per non farmi vedere vulnerabile.
<<Possiamo parlare?>> mi domanda Elèna avvicinandosi a me.
Sospiro e bevo.
<<Ti prego Lorenzo>> mi dice.
<<Non ti ho mai obbligata ad amarmi perché francamente nessuno lo ha mai fatto e non mi aspettavo che tu potessi farlo. Da te però, mi aspettavo almeno rispetto e lealtà.>> dico sinceramente.
<<Mi sento una merda, okay? So che ho sbagliato, so che non ti meriti nulla di tutto ciò ma non posso controllare il mio modo di essere. Non posso controllare se con il tempo mi sono affezionata a Demir.>> dice Elèna con voce soffice e sincera.
Volevo arrabbiarmi, urlarle contro ma dalla mia bocca non uscì niente. Ero ferito e non avevo le forze di affrontare questa conversazione.
Poso il bicchiere, ormai vuoto, sul tavolo e sorpasso Elèna andando di sopra.
<<Lorenzo aspetta>> dice seguendomi.
<<Parlami>> continua.
<<E che ti devo dire?>> le domando con voce rassegnata e delusa.
<<Ti ho deluso lo so, ma voglio riconquistare la tua fiducia, voglio renderti felice, voglio essere la donna che meriti, Lorenzo>> dice e mi fermo.
Queste parole mi fecero battere il cuore ma non potevo nascondere la delusione, tristezza e rabbia che provo e rimpizzarli per quel che sembra il mio amore per lei, anche se non gliel'ho mai detto.
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Non sarò mai tua?
ChickLit⚠️in revisione⚠️ (Non è ancora finito) Contiene contenuti espliciti, linguaggio a volte volgare. È tutto frutto dell'immaginazione!! Trama: Lei è una ragazza semplice sottoposta agli scleri del padre che la picchia; Lui un ricco mafioso che vuole un...